114_Alessandro
1998. Unico mio caso di OBE. Mi infilo nell’ascensore del mio condominio. Allo specchio dell’ascensore mi guardo profondamente negli occhi e mi dico, a voce bassa: “esci fuori”. Poi mi volto, dando le spalle allo specchio, e mi sento risucchiato, davanti a me, come da una zona di vuoto, grande quanto la mia persona. E’ una energia strana, di una natura che non ho mai conosciuto prima. Soprattutto sento assorbimento, concentrazione, risucchiamento dalla testa e dal petto. Spaventato mi volto e mi aggrappo alla balustra posta sotto lo specchio. Poi, il NERO. Un attimo dopo, una luce tiepida, bianca ma non abbagliante. Non capisco. Non sento nemmeno piu’ “la voce” del mio pensiero. Poi scorgo un tubo luminoso. Molto ravvicinato. E’ lui che emette tepore. E’ il tubo al neon della cabina dell’ascensore. Realizzo in un attimo che sto guardando una parte del soffitto della cabina ascensore. Ma e’ a 2mt e 15 da terra. Io sono alto 173 cm, normalmente non lo posso vedere, nemmeno in punta di piedi. Guardo in basso e MI VEDO!!!! “Sono in folle”, appoggiato alla balaustra, che ancora sorrido. Vedo la mia faccia riflessa nello specchio, vedo due macchie marroni (come la PIXELATURA che si adopera per proteggere l’identita’ di persone intervistate ma che non vogliono farsi riconoscere), due macchie marroni in movimento che ricoprono l’immagine dei miei occhi. HO SPAVENTO.SONO PERVASO DA GRANDE ENERGIA E BENESSERE. L’ascensore scende e conclude la sua corsa. IO DESIDERO RIENTRARE NEL MIO CORPO. E qui accade la cosa piu’ PAZZESCA: rientro LENTAMENTE nel mio corpo, SEMPRE a COSCIENZA normale, vale a dire non in stato di dormiveglia, ma DA SVEGLIO.Esco dalla cabina che stento a camminare, VEDO SDOPPIATO, come se avessi 4 occhi, i miei due e due sopra la testa, fuori dal capo. Non mi sento a posto. Non percepisco correttamente le mie braccia, quasi le mie vere braccia fossero spostate da quelle che ho.L’impressione piu’ spaventosa e’ quella delle mie gambe, DEI MIEI POLPACCI E DEI MIEI PIEDI. Li vedo, MA NON LI SENTO COME MIEI.E’ una sensazione che non dimentichero’ mai piu’. Piano piano finisco di rientrare in me, e poi tutto si “normalizza”. Durata breve, in totale due-tre minuti in tutto. A.G.