138_Christian

Due tipologie di esperienze in particolare sono quelle che vorrei riportare come primo approccio. So che “non è un caso” che adesso mi ritrovo a scrivere, consapevole del fatto che l’unica cosa che non so è cosa possa suscitare a chiunque legga, e l’esito che questa mia esperienza possa portare a chi vi pone attenzione, ma noterò anche cosa potrà portare a me. Non che debba accadere qualcosa di particolare, ma il mio stesso scrivere su questa tag è il mio esperimento più semplice a portata di mano. In quello che non definirei “sogno” è accaduto più di una volta che fossi ben cosciente di quello che stava succedendo. La prima cosa che avverto è paura, paura per qualcosa che non so perchè accada e dove voglia portarmi ma mi rendo conto che in questo dormire, quasi sul punto di svegliarmi ma senza riuscire a farlo provandoci con tutte le forze, mi succede di sapere cosa sta per accadere ma senza che ciò abbia un nome o spiegazione in quel momento, lo sento e basta ma ho la consapevolezza di quello che vivo in quei istanti. Con la pelle d’oca di una forte emozione, che avverto anche adesso mentre scrivo, sento che devo scegliere se sorpassare una linea che so, in quel momento, che mi porterà a contatto con l’habitat popolato da persone defunte. Le prime volte ho rifiutato di varcare quella linea ma poi una notte ho scelto di passarla, pronunciando un “si”. I suoni che ho udito dopo è come se fossero state le mie orecchie a percepirli quasi mi trovassi in un’altro posto che non fosse il mio letto, lo stesso suono che si può udire prima dei grandi concerti di musica classica ovvero una grande folla di gente che parla ad alta voce creando il classico suono di mormorii di un posto affollato, come se fosse al chiuso, prima dei tocchi della bacchetta del direttore. Si faceva sempre più forte ma così come scelsi di passare non volli andare più avanti riuscii a svegliarmi. Non so se questa esperienza possa essere frutto della mia mente o possa essere collegato alla mia vita in qualche modo avendo vissuto altri tipi di contatti. L’altra mi sta capitando in questi giorni. Faccio la strada che mi porta verso casa della mia ragazza e con lei affianco in auto mi è capitato più di una volta, ma l’ultima è stata quella che mi ha sorpreso di più. Sono concentrato nella guida e pochi istanti prima noto che ho già vissuto l’esperienza che mi si sta per porre davanti. In quel preciso istante rivedo qualcosa di già vissuto in strada e non è la prima volta ma so di avere la consapevolezza di prevedere cosa accadrà prima di constatare con i miei occhi. Mi trovo difronte alla stessa macchina che veniva in senso contrario e sapevo ancor prima che arrivasse di quale macchina fosse ma con l’aggiunta che mi giro alla mia sinistra perchè so, come nella scena di un film già visto, che sta per attraversare un’uomo ben prima che accada. Sia la macchina che l’uomo sono qualcosa che avevo già previsto. Concludo ringraziandovi dell’attenzione e spero, se contano, di poter riparlare di queste e di altre mie esperienze.