774_Nadia

Buon pomeriggio,
il mio nome è Nadia e sto per raccontarvi quello che mi è accaduto un paio di giorni fa. Erano le 3:30 am. Mi sveglio bruscamente e sento una presenza accanto a me che piano piano si fa sempre più forte, fino a materializzarsi in una persona, letteralmente sdraiata su di me. Ero sicura si trattasse di un uomo, con i capelli corti e una felpa grigia. In camera ho delle persiane in legno, da cui filtra sempre un po’ di luce, quindi ho potuto distinguere, in parte, i colori di ciò che indossava. Non ho visto il suo volto, perché era premuto contro il mio collo. Le sue braccia avvolgevano il mio busto. Le sue dita toccavano la mia pelle nuda, facendomi il solletico. Mi ritrassi. Lui non fece che stringersi a me ancora più forte, iniziando a cullarsi. Ero stretta nella sua morsa. Avevo paura perché non sapevo chi fosse, cosa volesse da me e per qualche motivo non mi lasciasse andare. Ero spaventata ma con una certa consapevolezza: non voleva farmi alcun male. Però volevo che sparisse. Ho girato la testa verso sinistra per non guardalo. Ho chiuso gli occhi. Li ho riaperti. Ho urlato “mamma!”, con la speranza che quella “persona” sparisse. È fu così. Era sparito.