818_Adele
Ho perso mia cara e adorata mamma cinque mesi fa’ dopo un lungo periodo di demenza e dopo giorni di agonia. Aveva 93 anni. L’ho accudita con amore e devozione e per due anni sono rimasta con lei giorno e notte, poi sono dovuta rientrare al lavoro. Purtroppo i due anni di congedo straordinario che l’azienda per cui lavoro mi aveva concesso erano finiti. Appena uscivo dal lavoro il mio primo pensiero era di andare da lei. Davo il cambio alla badante e restavo lì fino al giorno dopo . Tutto il mio tempo al di fuori del lavoro lo dedicavo ad accudire lei. Ho sacrificato persino la mia famiglia per amor suo.
Le sue condizioni dopo circa sei mesi sono improvvisamente peggiorate e dopo un mese di Ospedale è deceduta. Io ero disperatissima , per diversi mesi ogni giorno piangevo anche per ore. Mi sentivo in colpa per aver prolungato la sua sofferenza perché avevo chiesto ai medici di fare di tutto per cercare di salvarla. Per amore ed egoismo ho prolungato la sua agonia. Dopo la sua morte mi sono sentita sola, disperata e con un dolore così forte da non poter descrivere.
Poi un giorno dopo alcuni mesi mentre ero distesa sul letto e guardavo il telefonino ho sentito provenire da un diverso punto dell’appartamento la sua voce e in modo molto chiaro ha pronunciato il mio nome. La prima frase che ho pronunciato è stata “Mamma sei qui”, ma purtroppo lei non ha detto niente altro. Da quel momento qualche cosa di estremamente inspiegabile mi è accaduto, tutto quel tormento che avevo dentro se n’è andato. Ora mi sento più serena e non sento più quel bisogno impellente di piangere nonostante lei sia sempre nei miei pensieri e nel mio cuore. Sono convinta che sia venuta per aiutarmi. Ho pensato chissà se questa cosa è accaduta ad altri, mi farebbe piacere saperlo. Grazie