Dott. Hal Puthoff
Traduzione a cura di: Abbati Emilio
Dal Stanford Research Institute (SRI) al Zero Point Energy (ZPE)
Il dott. Hal Puthoff conduce da oltre 25 anni ricerche scientifiche ai limiti delle attuali conoscenze.
Nel 1972, mentre Hal Puthoff insieme con il collega Russell Targ stavano conducendo all’Istituto di ricerche di Stanford delle ricerche sui laser, Edgar Mitchell chiese loro di verificare le abilità psichiche di Uri Geller. Quando la rivista scientifica Nature pubblicò i loro resoconti si scatenò un putiferio.
Successivamente Puthoff fu incaricato di predisporre e dirigere il discusso programma del Governo Americano sulla RV (Visione Remota), che sarebbe proseguito per oltre 20 anni prima di essere reso pubblico nel 1995.
Oggi Puthoff è impegnato nella ricerca sul ZPE (Zero Point Energy), una fonte energetica potenzialmente illimitata, priva di inquinamento, che potrebbe cambiare la nostra vita sulla terra e dare la possibilità al genere umano di spingersi verso lo spazio remoto.
Può descrivere, in modo semplice, la sua attività corrente di ricerca sullo “Zero Point Energy”.
I fisici riconoscono che il così detto spazio vuoto, anche il vuoto nello spazio celeste, non e’ veramente vuoto, ma è il luogo dove avvengono i processi sui campi energetici, qualcosa di simile all’equivalente elettromagnetico della schiuma alla base di una cascata. (Semplificando “zero-point energy” e’ l’energia presente nell’universo se fosse raffreddato alla temperatura dello zero assoluto, dove tutti gli effetti dell’agitazione termica sarebbero congelati). Ciò che non e’ conosciuto altrettanto bene, anche tra i fisici esperti, sono i fenomeni che avvengono in queste condizioni. Comunque, c’e’ un gruppo di fisici, tra cui io, che stiamo esaminando questa materia. Noi ci chiediamo se si possa estrarre questa riserva di energia per essere usata come una fonte di energia alternativa, o se questa energia di sottofondo possa essere causa dell’inerzia e della gravità. Queste domande sono importanti perché questo tipo di energia può essere manipolata, ed inoltre c’e’ la possibilità che il controllo di questa energia, oltre alla inerzia e gravità, possa condurre a soluzioni pratiche. Alcuni progressi sono stati effettuati in alcune sperimentazioni di questi campi (cavity quantum electrodynamics) con particolare attenzione al controllo del rapporto di emissione di atomi eccitati e molecole, di interesse in molte ricerche tra cui sul laser.
Quanto pensi di essere vicino con la tua ricerca ai primi risultati?
Predire quando si otterranno i primi risultati in ambiente scientifico è difficile. L’unica cosa che può essere detta con certezza è che non avverrà se non si lavora al problema. Si spera che in un decennio o due saranno effettuati alcuni progressi significativi, anche se non definitivi.
Oltre ai viaggi nello spazio, a quali applicazioni la tua ricerca potrebbe essere impiegata?
Considerando la “zero-point energy”, se fosse individuato la possibilità di generare energia in modo significativo, allora le applicazioni in primo piano sarebbero quelle dei problemi della terra. A causa della sempre maggiore scarsità di acqua in varie parti del mondo, se la produzione di energia attraverso la tecnologia ZPE fosse competitiva, la desalinizzazione dell’acqua diventerebbe la maggiore applicazione.
La possibilità di usare ZPE per ridurre l’inquinamento dei combustibili fossili per il trasporto sarebbe interessante, sempre se economicamente conveniente.
Hai avuto qualche richiesta dalle compagnie che producono combustibili fossili sul tuo lavoro? Stai facendo qualche richiesta in questa area?
Ho avuto l’opportunità di informare i Presidenti ed i Direttori degli uffici ricerche di molte delle maggiori compagnie petrolifere sulle potenziali aspettative del ZPE come fonte alternativa di energia.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, le compagnie petrolifere hanno mostrato interesse su possibili inversioni di tendenze nell’impiego dei combustibili fossili, perché l’uso di queste fonti energetiche per le automobili e per il riscaldamento ha un margine di profitto molto più basso se comparato con quello sulla produzione di materie plastiche, farmaceutiche, ecc. E’ come se si riscaldasse la nostra casa bruciando tele di Picasso e van Gogh.
Visione Remota (RV) & lo Stanford Research Institute (SRI)
Nella tua carriera ti sei mosso su temi al limite della ricerca (così al limite che qualcuno può considerarla scienza di frontiera) nel ESP, chiaroveggenza/visione remota ed altre aree della parapsicologia mentre allo Stanford Research Institute, il tuo lavoro attuale è in un’altra area ai confini della conoscenza. Perché, pensi sei particolarmente attratto da queste tematiche? Pensi che richiedano un approccio differente rispetto alle scienze “convenzionali”?
Io penso tu intenda dire che ho una personalità investigativa. Una volta che ho raccolto quello che si conosce su di una materia, mi piace vedere per cercare cosa c’è di nuovo.
Contrariamente alle persone scettiche, che pensano che questi interessi di avanguardia sono illegittimi, io direi che i più scettici non sono scettici abbastanza – infatti tendono ad accettare il pensiero comune senza nessuna discussione. Io discuto ogni cosa, guardo ovunque per vedere se il punto di vista possa essere di interesse o utilità. E’ sorprendente cosa tu trovi comportandoti in questo modo.
Sei sempre coinvolto con qualche ricerca su Remote Vision/PSI?
No. Sono troppo coinvolto con le attuali ricerche sull’energia, gravitazione ed inerzia.
Hai intravisto qualche conclusione dalle tue ricerche in queste aree? Pensi che RV e le facoltà PSI possano essere sviluppate da ognuno, o solo alcune persone sono dotate dalla nascita?
Le nostre ricerche indicano che queste capacità sono largamente diffuse, più o meno come le abilità musicali. Ad un estremo della scala trovi il virtuoso ed all’altro lo stonato, ma la maggior parte della popolazione ha una abilità media. La nostra società occidentale non incoraggia lo sviluppo di questo tipo di talento.
Quale tipo di attività pensi che potrebbe essere necessario per massimizzare il potenziale psichico latente dell’uomo?
Semplicemente riducendo il pregiudizio culturale negativo contro di esso, e favorendo l’attitudine verso l’esplorazione.
Perché hai deciso di cambiare ricerca?
Ho visto che altre persone potevano portare avanti l’attività, mentre la potenzialità nell’area di cui mi sto interessando adesso, non sono state sviluppate così intensamente come sarebbe necessario. Visto che i potenziali risultati nel campo della fisica sono così importanti per la nostra società, io penso che sarebbe importante tentare di contribuire allo sviluppo in questa area per cercare di ottenere sostanziali progressi.
Pensi ancora che ci siano applicazioni potenziali per RV nelle attività di intelligence/military, o in altre aree?
Si, specialmente se si identificano i fattori che influenzano il raggiungimento di un buon risultato. Negli ultimi anni, ad esempio, i dati hanno indicato una correlazione tra i risultati ed il tempo siderale, un indicazione potenzialmente molto importante.
Ti riferisci alle ricerche di James Spottiswoode ?
Certo, mi riferisco alle ricerche di Spottiswoode, che sembrano mostrare correlazione tra le prove positive e l’orientamento relativo rispetto al cosmo. Il motivo di ciò non e’ attualmente completamente chiaro, ma costituisce uno stimolo per gli studi successivi.
Sei a conoscenza dell’attività’ del governo USA (o di altri) nell’ambito del RV? C’e’ ancora interesse da parte dei governi?
Attualmente seguo l’argomento da lontano. Di tanto in tanto vengono effettuati studi sull’efficacia di questo fenomeno, ed in passato sono stato intervistato per la mia attività.
Hai mai considerato che le ricerche condotte su queste importanti facoltà umane possano essere impiegate per danneggiare altre persone?
C’è un modo di dire scherzoso che se ognuno dovesse inventare la goccia d’acqua, ci sarebbe sempre qualcuno che calcolerebbe quante ne occorrono per annegare qualcuno. Comunque, non ho mai partecipato a nessun programma le cui finalità fossero di utilizzare queste facoltà contro qualcuno. Inoltre con lo sviluppo di queste facoltà, ci si integra con una realtà più ampia e non c’e’ il desiderio di “avvelenare la propria acqua da bere”.
Quanto è ampia questa realtà?! Hai mai avuto paura di ciò che puoi incontrare?
Se si accettano le domande dei mistici, la realtà può essere percepita teoricamente senza limiti, o almeno così lontano quanto la nostra capacità di ragionamento può essere impiegata. Sebbene all’inizio io non avessi pregiudizi su PSI, confrontando le scoperte di ogni giorno mi sono convinto di integrare questa possibilità ad un livello più profondo di quello solamente intellettuale, ad esempio olisticamente, organicamente. Se si sta con i piedi per terra la paura sembra diminuire piuttosto che incoraggiarla.
Alcuni scrittori hanno suggerito che il test SRI su Uri Geller fu deliberatamente bocciato dalla CIA.
No. Noi facemmo il nostro meglio, e trovammo delle evidenze per la visione remota, ma non per la psicocinesi, e facemmo rapporto su ciò che trovammo.
Quale fu la tua impressione su Geller? Sei ancora in contatto con lui?
Noi facevamo sempre attenzione a possibili trucchi, ma (al contrario di ciò che affermano i detrattori) fummo in grado di condurre le sperimentazioni in condizioni abbastanza controllate, ed ancora oggi dopo tutti questi anni non abbiamo trovato un trucco che possa essere stato realmente impiegato. Da quando ho cambiato campo di ricerca, ci sentiamo raramente con Geller.
Cosa pensi dell’interruzione del programma di RV dell’esercito USA e le conseguenze avute da alcune persone impegnate nelle sperimentazioni su RV quali Ed Dames, Joeseph McMoneagle, David Moorhouse, ecc? Alcuni di loro sembrano aver fatto un “RV troppo lontano” e sono venuti fuori con materiale poco probabile. La ricerca su RV può provocare danni alla vostra salute mentale?
Certamente, una parte del materiale prodotto negli esperimenti che noi consideravamo di buona qualità e’ stato contestato. Ma non c’era nulla di perfetto, in condizioni normali potevamo solo fornire delle misure statistiche, e occasionalmente risultati drammatici. Non mi risulta che RV possa danneggiare la salute mentale più di altre attività mentali come la meditazione ecc.
C’e’ qualche libro sul “Remote Viewing programme” che tu raccomanderesti?
Sul programma governativo io raccomanderei il libro di Schnabel “Remote Viewers”, di cui di seguito il link di un estratto. Altri libri da consigliare sono il primo libro di Joe McMoneagle “Mind Trek” ed il secondo libro di Dale Graff’s “River Dreams”.
Le tue ricerche su PSI o Zero Point Energies hanno mai trovato collegamenti con il mistero degli UFO? Hai mai effettuato altre ricerche in questa area? Se si, quali sono stati i risultati?
Non direttamente. Se la ZPE divenisse una nuova fonte di energia, o la perturbazione dello spazio tempo potesse essere verificate e riprodotte in laboratorio, allora forse si potrebbe discutere se questi fenomeni possono essere legati agli UFO, oppure al verificarsi di condizioni atmosferiche anomale che potrebbero produrre fenomeni simili.
Pensi che la scienza possa e voglia spiegare tutti i misteri che ci circondano?
Non totalmente, io sospetto, ma come le scienze si espandono in nuovi settori, mi aspetto di vedere una continua crescita delle spiegazioni fornite dalla scienza su argomenti conosciuti ma attualmente non compresi; ma vedo anche in prospettiva il fascino di scoprire nuove cose che ci spingeranno ad andare ulteriormente avanti.
Se non stessi studiando lo ZPE, quali altri argomenti ti piacerebbe affrontare?
Oltre la mia ricerca attuale, sono interessato nell’esplorazione sul destino dell’umanità, sul suo sviluppo biologico e spirituale, se noi siamo soli nell’Universo o parte dell’intreccio cosmico della vita.
Fonte: Fortean Times