Scettici gli scienziati

Un britannico di 25 anni che tre anni fa era stato dichiarato sieropositivo sarebbe la prima persona al mondo ad aver sconfitto spontaneamente il virus dell’Aids. Lo scrive il settimanale News of the world che ricostruisce la vicenda di Andrew Stimpson. Nell’agosto del 2002 l’uomo si era sottoposto a test che avevano rivelato la sua sieropositività. Una nuova serie di esami, effettuata 14 mesi più tardi, ha mostrato che il virus Hiv dell’Aids era completamente sparito da suo organismo, nonostante egli non avesse preso alcuna medicina. I medici del giovane, che vive presso Glasgow, sono categorici nell’escludere qualsiasi scambio di campioni o confusione di cartelle cliniche, come invece è avvenuto in due precedenti casi di presunta guarigione spontanea, nei quali è stato impossibile provare che i test positivi e negativi provenissero dalla stessa persona.

Dopo quella prima serie di analisi i medici hanno avuto la certezza che si trattasse davvero di una guarigione naturale e il mese scorso il giovane ha ricevuto una lettera dell’ospedale che lo informava che, dopo i test sul Dna, i campioni di sangue erano i suoi in entrambi i casi. Ora Stimpson, un venditore di panini omosessuale che aveva sospeso ogni rapporto con il suo compagno di 44 anni anch’egli sieropositivo, ha accettato di diventare un soggetto da studiare per aiutare i ricercatori a trovare un modo di lottare contro il virus.

Il giovane si era sottoposto a esami nel maggio del 2002, che sulle prime erano risultati negativi, perché si sentiva debole e febbricitante. Tre mesi più tardi, lasso di tempo normale perché il virus potesse apparire nel sangue, i test avevano mostrato che l’uomo era sieropositivo. In seguito a questo, poiché si trattava di un primo stadio della malattia, i medici non avevano prescritto a Stimpson alcuna medicina che il giovane non ha comunque mai preso, nemmeno in seguito. Nell’ottobre del 2003 Stimpson è stato sottoposto a nuovi esami perché i medici avevano riscontrato segni di un miglioramento; è stato allora che, ai sanitari sorpresi, è apparso il risultato più confortante: non c’era più traccia del virus nel sangue del giovane.

Fonte: GiornaleTecnologico del 16/11/2005 alle ore 16:19:05

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo all’articolo
pubblicato sempre su questo sito “La verità sull’AIDS

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