SchwartzReport del 06-11-2007
Traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella
Studio a Princeton: gli esemplari adulti sono in grado di mappare l’intero territorio degli Usa
ROMA – Gli uccelli migratori riescono a «mappare» un intero continente e anche se spostati di migliaia di chilometri ritrovano la strada. È il risultato di uno studio dell’università americana di Princeton, pubblicata dai Proceedings of the National Academy of Science (Pnas), che ha dimostrato anche che i piccoli non hanno questa capacità, e sanno solo in che direzione devono volare.
L’ESPERIMENTO – I passeri dal collare d’inverno migrano dall’Alaska al Messico occidentale seguendo una linea retta che passa per l’ovest degli Stati Uniti. I ricercatori ne hanno catturati 30, 15 adulti e 15 giovani, e li hanno portati a Princeton, sulla costa est, a circa quattromila chilometri dalla via giusta. Gli uccelli sono stati dotati di un generatore di radiofrequenze e seguiti, una volta rilasciati, con un piccolo aereo.
«Il comportamento di adulti e giovani è stato molto diverso – scrivono gli autori – i passeri maturi sono volati subito verso le zone dove sono soliti svernare, mentre i giovani si sono limitati ad andare verso sud. Questo vuol dire che mentre gli adulti con le successive migrazioni riescono a ricostruire una mappa completa degli Usa, sapendo sempre da che parte è la loro meta, i piccoli hanno solo un comando innato che impone loro di andare verso sud».
IL CAMPO MAGNETICO – Lo studio non chiarisce però quale sia il metodo utilizzato dagli uccelli per mappare un intero continente:«Fino a questo momento la variazione del campo magnetico sembra il metodo più probabile – spiega Kasper Thorup, uno degli autori – ma fra le due coste degli Usa l’intensità geomagnetica non cambia di molto. Serviranno studi più approfonditi per scoprirlo».