DI DONALD G. MCNEIL International Herald Tribune
[Grazie a Brando Crespi, lettore di SR per avermi mandato questo articolo.]
Dopo anni di esitazione, le organizzazioni che si occupano della salute in tutto il mondo sono in competizione per acquisire 100 milioni di dosi di un farmaco erboristico cinese che ha dimostrato notevoli risultati contro la malaria, una delle principali malattie killer dei poveri.
Il farmaco, “Artemisinin” è un composto basato su “qinghaosu”, o assenzio dolce. Scoperto nel 1965 da ricercatori militari cinesi, questo farmaco ha ridotto la percentuale di mortalità del 97% , in un’epidemia di malaria nel Vietnam agli inizi degli anni ‘90. Il farmaco sta sostituendo rapidamente i derivati a base di chinina ed anche tutti gli altri farmaci che la malattia ha reso inutili, sviluppando delle autodifese ai composti di base.
Questa volta, per evitare che l’Artemisinin faccia la stessa fine, sarà usato come parte di un cocktail multiplo di farmaci, nella stessa modalità usata per le terapie contro l’AIDS.
Fino a poco tempo fa gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si sono opposte all’uso su larga scala del farmaco, giustificando che era troppo costoso, che non è stato testato abbastanza sui bambini ed era utile in aree dove gli altri farmaci contro la malaria funzionavano ancora. L’Unicef e Il Fondo delle Nazioni Unite per Bambini, che procura i farmaci per i paesi più poveri del mondo, sono stati contrari al suo uso durante l’epidemia dell’anno scorso in Etiopia, affermando che le scorte del farmaco erano insufficienti e il cambio delle terapie durante l’epidemia avrebbe provocato confusione. Adesso i maggiori donatori, l’Unicef e la Banca Mondiale concordano per il suo uso.
Il nuovo Fondo Globale Per l’AIDS, Tubercolosi e Malaria ha dato la concessione a 11 paesi per comprare l’Artemisinin ed ha suggerito ad altri 34 paesi di abbandonare l’uso dei vecchi farmaci come il “chloroquine” e “sulfadoxine-pyrimethamine” e sostituirli con il nuovo. “Noi vogliamo che tutti i paesi si allineino molto rapidamente per usarlo come terapia principale”, ha detto il Dott. Vinand Nantulya, consulente sulla malaria del Fondo Globale. Il Fondo stima una cifra di 450 milioni di $ da spendere per questo farmaco nei prossimi cinque anni.
L’Organizzazione Mondiale della Salute, stima che serviranno 100 milioni di dosi entro 2005.