(Schwartzreport del 16.09.2007)
Traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella
PEGGY PECK, Editore esecutivo – Medical News Today
Fonte principale: Journal of Clinical Pathology Fonte di riferimento: Chia JKS e la “Sindrome da stanchezza cronica è associata all’infezione cronica enterovirale dello stomaco” J Clin Pathol 2007;: 10.1136/jcp.2007.050054.
LOMITA, Calif. – Secondo i ricercatori, l’enterovirus, un comune patogeno che può causare acute infezioni respiratorie o gastrointestinali, può essere uno dei fattori della sindrome da stanchezza cronica.
Punti d’azione:
* Spiegare ai pazienti interessati che tale studio suggerisce una relazione tra un’infezione comunemente virale e la sindrome da stanchezza cronica, ma che queste ipotesi necessitano di conferme.
* Spiegare ai pazienti che non sono state stabilite in modo definitivo cause microbiologiche della sindrome da stanchezza cronica.
L’82% dei campioni di biopsia allo stomaco tra i 165 pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica (CFS) sono risultati positivi all’infezione enterovirale rispetto al 7% dei controlli (P<0.001), John K.S. Chia, M.D., e Andrew Chia, della EV Med Research, contenuto nel Journal of Clinical Pathology.
Il Dr. Chia ha dichiarato che “la scoperta della proteina enterovirus [proteina del capside virale 1] nell’82% dei campioni di biopsia allo stomaco sembra essere in relazione con l’elevata percentuale di pazienti affetti dalla sindrome da stanchezza cronica”.
Sembra inoltre evidente che l’infezione enterovirale sia un aspetto cronico nei pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica. In coppie di biopsie relative a 6 pazienti, (la prima delle quali fatta al momento dell’insorgere dell’infezione gastrointestinale e le successive da 2 a 8 anni dopo la persistenza dei sintomi) sono emersi gli stessi risultati di colorazione virale.
Sono state tali coppie di biopsie a dimostrare con evidenza il “forte collegamento esistente tra infezione/persistenza dell’infezione enterovirale e la sindrome da stanchezza cronica.”
Tutti i 165 pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica presentavano come tratto ricorrente disturbi gastrointestinali. Tutti furono sottoposti a endoscopia gastrointestinale e biopsia. La colorazione immunoperossidasi fu rappresentata utilizzando un anticorpo monoclinale specificamente enterovirale o un anticorpo monoclinale specifico per citomegalovirus. I campioni furono confrontati con i campioni di stomaco di 22 volontari in buona salute.
In questi pazienti non emerse alcun segno di infezione da citomegalovirus.
* Ci fu prova al microscopio di un’infiammazione mediamente cronica in 157 dei 165 pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica. * 8 dei 165 pazienti mostrarono presenza di H. pylori. * Il 27% dei pazienti con un valore di colorazione enterovirale 2+ riuscivano a svolgere un lavoro sedentario da 6 a 8 ore al giorno rispetto al 54% dei pazienti con un valore di colorazione pari a 1+ (P=0.016). *
Gli studi pubblicati hanno messo in collegamento le infezioni enterovirali con disturbi come “miocardite cronica, diabete di tipo 1e disturbi neuromuscolari” ma gli autori hanno aggiunto che “non è ancora chiaro il concetto di persistenza enterovirale.”
Tuttavia hanno concluso che se le loro scoperte verranno confermate “la biopsia allo stomaco potrebbe essere utilizzata come esame per verificare la persistenza virale e come metodo per approfondire la terapia antivirale.”
Lo studio è stato finanziato da Gilead Sciences.