BBC News Online science staff
Oggetti rituali elaborati e maschere intagliate, sono stati scoperti sotto le rovine di una città in Guatemala.
L’esplorazione del sito vecchio di 2000 anni, ha fatto mettere in dubbio la cronologia stabilita dell’enigmatica civiltà Maya. La città di Cival, ha prosperato in quello che è generalmente considerato il periodo “pre-classico”- portando comunque il marchio di garanzia del periodo “classico” più avanzato. Gli scavi sono stati finanziati dalla National Geographic Society. La cartografia dell’antica città di Cival, nella regione di Peten in Guatemala fu per la prima volta fatta dall’esploratore Ian Graham nel 1984.
Fin dal 2001, la città è stata l’oggetto di una campagna di scavi, condotta da Francisco Estrada-Belli dell’Università di Vanderbilt in Tennessee, Stati Uniti.
Le scoperte della sua squadra hanno incluso due maschere monumentali intagliate, 120 pezzi di giada levigata, un centro cerimoniale lungo 800m e una lastra di pietra con un’iscrizione datata 300 AC. Divinità Maya A Cival sono state scoperte delle piramidi ed un grande complesso che circonda una piazza centrale. Gli edifici sono posizionati attentamente in modo che si affaccino verso il sorgere del sole nell’equinozio. Secondo il Professor Estrada-Belli, questo suggerisce che erano usati per misurare il tempo. “Il complesso aveva un’importante funzione astronomica. Non è una coincidenza che l’asse centrale degli edifici principali e la piazza siano direzionate in questo modo” disse lui.
L’archeologo afferma che la sua scoperta più eccitante è stata fatta in un tunnel umido scavato nel lato di una piramide. Mentre lui stava ispezionando il tunnel, giunse ad una fessura nel muro – e trovò un pezzo curvo di stucco.
Scavando dall’altro lato, trovò la faccia gigantesca e ben conservata di una divinità Maya. La maschera è di grosse dimensioni 4.5m /3m, fatta di stucco ed ha un occhio visibile e la bocca a quadrato, con zanne di serpente al suo centro.
Lo stato di conservazione della maschera è sbalorditivo, quasi come se qualcuno l’avesse fatta ieri, afferma il Professore.