Da un liquore tradizionale cinese un aiuto per le cellule
Traduzione a cura della redazione – Marisa Menna
16 agosto 2021
Da un liquore tradizionale cinese a base di erbe i ricercatori dell’Università di Osaka hanno scoperto che la quercetina dell’estratto di grano saraceno tartaro contenuto può favorire la distruzione degli aggregati proteici dannosi nelle cellule.
I risultati ottenuti possono avere implicazioni importanti per il trattamento di malattie associate all’aggregazione proteica, come l’epatopatia alcolica e il morbo di Alzheimer.
Quinoa, amaranto e grano saraceno ultimamente hanno avuto un forte momento di tendenza, in realtà nella cucina tradizionale sono utilizzati da secoli.
Nello studio pubblicato il mese scorso su Antioxidants, i ricercatori dell’Università di Osaka hanno rivelato che un ingrediente nel liquore di grano saraceno cinese, che contiene vari estratti di erbe medicinali, può indurre l’autofagia, un processo che le cellule usano per ripulire le proteine danneggiate o non più necessarie.
L’autofagia svolge un ruolo importante in malattie come il cancro e il morbo di Alzheimer, quindi trovare un modo per incoraggiare questo processo è un argomento di notevole interesse. Le sostanze vegetali sono una potenziale fonte intrigante di composti che potrebbero essere utilizzati in questo tipo di trattamento.
“Sapevamo già che il liquore di grano saraceno tartaro, che viene utilizzato nella medicina tradizionale cinese, può ridurre gli antiossidanti nei topi e che ha alcuni effetti antibatterici”, spiega l’autore principale dello studio Sumiko Ikari. “Quello che volevamo scoprire in questo studio è se influisce anche sull’autofagia”.
Per esplorare questa possibilità, i ricercatori hanno trattato le cellule epiteliali della pelle e le cellule del fegato con estratto di grano saraceno tartaro e hanno osservato come hanno risposto i diversi marcatori fluorescenti dell’autofagia.
“I risultati hanno mostrato chiaramente che il grano saraceno tartarico induce l’autofagia nelle cellule epiteliali”, afferma Takeshi Noda, autore senior. “Abbiamo scoperto che il trattamento delle cellule con l’estratto ha stimolato la formazione di autofagasomi, strutture cellulari specializzate che svolgono l’autofagia e ha anche alterato la posizione delle proteine coinvolte nella regolazione dell’autofagia”.
Quando i ricercatori hanno esaminato più da vicino i componenti specifici dell’estratto di grano saraceno tartaro, hanno scoperto che un suo componente, la quercetina, aveva gli stessi effetti dell’estratto. Inoltre, sia l’estratto di grano saraceno tartaro che la quercetina hanno spinto le cellule del fegato a ripulire gli aggregati proteici attraverso un processo noto come aggrefagia.
“I nostri risultati suggeriscono che l’estratto di grano saraceno tartaro e la quercetina inducono non solo l’autofagia, ma anche l’aggrefagia”, afferma Ikari.
Dato che gli aggregati proteici nelle cellule epatiche sono strettamente legati alla malattia epatica causata dall’alcol, questi risultati suggeriscono che la quercetina potrebbe essere un trattamento utile per i pazienti in questa condizione. Potrebbe anche essere incoraggiante per il trattamento di altre malattie associate all’aggregazione proteica, come l’Alzheimer.
Fonte: https://www.sciencedaily.com e https://resou.osaka-u.ac.jp
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Materials provided by Osaka University. Note: Content may be edited for style and length.
Journal Reference:
1. Sumiko Ikari, Qiang Yang, Shiou-Ling Lu, Yuancai Liu, Feike Hao, Guoqiang Tong, Shiguang Lu, Takeshi Noda. Quercetin in Tartary Buckwheat Induces Autophagy against Protein Aggregations. Antioxidants, 2021; 10 (8): 1217 DOI: 10.3390/antiox10081217
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