di MICHAEL MCCARTHY, Environment Editor The Independent (U.K.)
Bjorn Lomborg, ha già afflitto gli ambientalisti, dicendo che la condizione del mondo non è cosi grave come loro pensano che sia; professore di statistica danese, il cui libro ”L’ambientalista scettico” ha messo sulla difensiva gli altri ambientalisti con la sua prospettiva ottimistica, ha un progetto nuovo e più ambizioso, quello di indicare come i leader mondiali potrebbero migliorare la situazione.
Lui ha persuaso un gruppo di nove dei più importanti economisti al mondo, di analizzare 10 dei problemi più seri del mondo ed elencare le loro soluzioni secondo una gerarchia dei costi. A maggio, in una riunione a Copenaghen loro dibatteranno problemi globali che variano dal cambio di clima alla malattia, dalla guerra alla fame.
La loro speranza è che le Nazioni Unite, governi e filantropi come il miliardario Bill Gates ascolteranno e diventeranno ricettivi alle soluzioni proposte. La conferenza sarà ospitata dal Danish Environmental Assessment Institute del quale il professore Lomborg è il direttore, avendo contemporaneamente anche la carica di professore associato di statistica all’Università di Aarhus in Danimarca. Il professor Lomborg rese furibondi gli ambientalisti mondiali col suo libro del 2001, nel quale lui attaccò quello che era il loro dogma centrale – la condizione del mondo che si sta deteriorando.
Per quello che concerne il disboscamento e gli effetti delle piogge acide, afferma che l’allarmismo è esagerato e che la fame e la malattia nel mondo hanno una tendenza al ribasso. Comunque, lui non nega che i problemi seri esistono e per questo ha lanciato a Londra il Consenso di Copenaghen, il suo programma di iniziative per risolverli.
Lui afferma che la chiave di tutto è un sistema di priorità. “Il mondo affronta problemi seri come l’inquinamento, la fame e la malattia.
Quale problema si dovrebbe risolvere per primo? Ci sono 800 milioni di persone che stanno morendo di fame, 2.5 miliardi di persone alle quali manca l’acqua e milioni che sono colpiti dal cambio di clima.
Noi tutti desideriamo che ci siano soldi abbastanza per risolvere tutti i problemi, ma i nostri mezzi sono limitati. I politici programmano ogni giorno, ma non sempre sulle basi migliori. Noi speriamo di offrire una struttura per permetterci di fare la migliore programmazione prioritaria.”
Il suo gruppo di economisti, che include quattro apprezzati vincitori del premio Nobel, esaminerà i dieci problemi del mondo e produrrà un elenco delle migliori soluzioni, su una base di analisi di costi-benefici. “Tanti problemi fanno un buon indice di ascolto televisivo, ma non sono cosi spaventosi in realtà, come i residui di insetticidi o gli uccelli affetti dalle macchie di petrolio.
Noi abbiamo bisogno di trovare la nostra priorità. Un problema veramente importante è l’inquinamento dell’aria all’interno delle abitazioni, fatto che provoca due milioni di morti all’anno nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità”