Articolo di Geoffrey Lean, Environment Editor 18 Maggio 2008
traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella
L’uso del telefono cellulare durante la gravidanza può danneggiare seriamente il nascituro
Un esperimento condotto su 13.000 bambini dimostra il rapporto tra l’uso del telefono cellulare e conseguenti problemi comportamentali
La ricerca, basata sull’osservazione di oltre 13.000 bambini, ha dimostrato che usare il cellulare due o tre volte al giorno è sufficiente per aumentare il rischio che i figli, in età scolare, soffrano di disturbi come iperattività, difficoltà comportamentali, emotive e relazionali. Si è, inoltre, scoperto che le probabilità aumentano se sono gli stessi bambini a utilizzare il cellulare prima dei 7 anni.
Il risultato dello studio, il primo condotto in questo campo, ha colto di sorpresa gli scienziati, un risultato che rappresenta il seguito degli avvisi lanciati dal corpo di vigilanza russo per le radiazioni: tale organo mette in guardia le donne incinte e ai bambini che fanno uso dei telefoni cellulari dai rischi derivanti dall’esposizione alle radiazioni sottolineando come tali rischi per la salute dei bambini siano addirittura maggiori di quelli derivanti dal tabacco o dall’alcool.
La ricerca, condotta dalle università della California, Los Angeles (UCLA) e di Aarhus (Danimarca), sarà pubblicata a luglio sulla rivista Epidemiology ed avrà un peso particolare, proprio per il passato scetticismo da parte di uno dei suoi autori circa i rischi derivanti dall’uso dei telefoni cellulari per la salute umana.
Il Professor Leeka Keifets dell’UCLA, membro della Commissione internazione per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, l’organismo che definisce le linee guida per l’esposizione ai telefoni cellulari, in un intervento risalente a tre anni e mezzo fa sosteneva che i risultati degli studi condotti sulle persone che fanno uso dei cellulari non forniscono una prova consistente di un nesso tra l’esposizione ai campi magnetici e radiofrequenze ed eventuali danni per la salute umana”.
Lo studio ha preso in esame le madri di 13.159 bambini nati in Danimarca alla fine degli anni 90, le quali hanno risposto ad un questionario che le interrogava sull’uso del telefono in gravidanza e sul comportamento dei loro figli fino all’età di sette anni. Siccome molte di loro hanno partorito prima che i cellulari avessero una così larga diffusione, ne è risultato che circa la metà di loro avevano usato il telefono molto raramente o non lo avevano utilizzato affatto: questo dati hanno consentito di fare dei raffronti tra i dati raccolti.
È emerso che le madri che hanno usato il telefono cellulare sono esposte ad un rischio maggiore del 54% di avere figli con problemi comportamentali e la probabilità aumenta con l’esposizione alle potenziali radiazioni dei telefoni. E quando, successivamente, anche i figli usano i telefonini, aumentano per loro dell’80% le probabilità di soffrire di disturbi del comportamento, del 25% il rischio di soffrire di problemi emotivi e del 34 % la probabilità di non sapersi relazionare con i propri coetanei, del 35% la probabilità di essere iperattivo e del 49% l’inclinazione ai problemi di condotta.
Secondo gli scienziati potrebbero essere ulteriori elementi da approfondire, come ad esempio il fatto che le madri che usano frequentemente il cellulare dedicherebbero minor attenzione ai figli, sottolineando la necessità di procedere con cautela nell’interpretazione dei risultati della ricerca e che dovrebbero essere confermati da ulteriori studi. La loro conclusione, tuttavia, è che se tali risultati fossero confermati le implicazioni sulla salute pubblica sarebbero notevoli.
Il Professor Sam Milham, uno dei pionieri nel campo della ricerca, sostiene di non nutrire dubbi sulla validità dei risultati. Egli inoltre ha sottolineato che la recente ricerca canadese condotta su esemplari di topi femmina gravide ed esposte a radiazioni simili a quelle derivanti dai telefoni ha messo in evidenza cambiamenti strutturali nel cervello della progenie. Il Comitato Nazionale Russo per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti afferma che l’uso dei telefoni cellulari dovrebbe essere contenuto e limitato sia per le donne durante la gravidanza che per i bambini.
Inoltre i bambini che utilizzano il microfono a distanze troppo ravvicinate sono più esposti al rischio di soffrire di disturbi della memoria, calo di attenzione, diminuzione di apprendimento e di capacità cognitive, aumento dell’irritabilità, per quanto riguarda il breve termine, mentre a più lungo termine possono manifestarsi disturbi come la sindrome depressiva oltre che andare incontro a una degenerazione delle strutture nervose del cervello.