Tratto dal testo “Scoperte psichiche dietro la cortina di ferro Urss/Bulgaria/Cecoslovacchia” di Sheila Ostrander e Lynn Schroeder. Collana mondi sconosciuti. Ed. 1975
Appendice A
1. La ricerca sui campi di forza in Russia
Le ricerche sui rivelatori di campi di forza vengono condotte a Leningrado dal Laboratorio di Cibernetica Biologica del reparto di fisiologia dell’Università.
Il gruppo di ricerca è guidato dal successore del dr. Vasiliev, Pavel Gulyaiev; vengono usati elettrodi rivelatori ad alta resistenza ed estremamente sensibili per misurare i campi di forza o “aura elettrica”, come viene chiamata.
I Sovietici riferiscono che le reazioni muscolari che accompagnano anche un solo pensiero possono essere captate e misurate e che i segnali dell’aura elettrica rivelano molte cose sulle condizioni dell’organismo. Il dr. Gulyaiev ritiene che questo campo di forza possa essere il mezzo di cui si servono i pesci, gli insetti e gli animali in genere per comunicare fra loro.
La ricerca sovietica è diretta verso l’uso di rivelatori dei campi di forza per la diagnosi medica e la PK. I segnali generati da un pensiero potrebbero essere captati a distanza, amplificati ed usati per muovere oggetti.
Il dispositivo per “elettroauragramma” del dr. Gulyaiev è così sensibile che può misurare il campo elettrico di un nervo; i nervi di una rana, ad esempio, hanno un campo elettrico di ventiquattro centimetri. Le emanazioni elettriche intorno al corpo variano a seconda dello stato di salute, dell’umore, del carattere. La distanza a cui questo campo può essere misuratori dipende dalla tensione generata.
2. I rivelatori di Sergeyev
I rivelatori di Sergeyev apparentemente misurano il campo di forza umano alla distanza di tre metri e mezzo dal corpo. Sebbene ci fosse stato detto che i dati costruttivi dei rivelatori di Sergeyev non erano disponibili perché rientravano fra i segreti militari, notizie recenti pervenute dai Paesi d’oltrecortina indicano che alcuni dettagli sono stati pubblicati dall’Accademia Sovietica delle Scienze. Un esperto spaziale americano ha suggerito che i rivelatori di Sergeyev potrebbero assomigliare al misuratore Cristofv di intensità di campo o dispositivo Cristofv “antifatica” (Product Engineering, 4 luglio 1966 e 13 febbraio 1967), oppure essere simili ai rivelatori di campi magnetici usati nelle ricerche spaziali (vedere: “Further Developments of the Field Effect Monitor”, di W. Schaefer; Life Sciences, Convair Division of General Dynamics, Report A67-41582 pagg. 125-6; e Journal of Paraphysics, Vol. 6 N. 1, 1972).
2A. Rivelatori di campi di forza
All’Università di Saskatchewan, Canada, sono in corso le ricerche sulla misurazione dei campi di forza imani a distanza. Il gruppo canadese, diretto dai famosi dr. Abram Hoffer e dr. Harold Kelm, lavora con un rivelatore (inventato dall’americano David Thomson) che consiste in due piastre condensatrici, un pre-amplificatore, ed un registratore lineare simile a quello di un elettrocardiografo. Il rivelatore registra a distanza l’aura elettrica invisibile del corpo. Ad esempio, nel momento stesso in cui un paziente entra in una stanza l’apparecchio determina a distanza se il suo livello di ansietà sia alto, medio o basso.
L’inventore Thomson, assistito dal dr. Jack Ward di Trenton, News Jersey, scoprì che il campo di forze di una persona registra la frequenza dei campi di forza di altre persone a distanza e ne viene influenzato. Thomson dice: “I campi di forza delle persone avvertono immediatamente la paura, l’aggressività, il panico o la disposizione amichevole delle altre persone.” Per dimostrare la sua teoria, costruì un trasmettitore che emanava “onde di ansia”, un campo elettromagnetico simile a quello di una persona molto ansiosa. Le reazioni delle sue “cavie” furono immediate: Thomson costruì anche trasmettitori di onde “calme” che raddoppiano il campo di forza di una persona calma e rilassata; l’inventore ritiene che questo apparecchio possa essere usato per tranquillizzare i bambini impauriti o i pazienti nervosi. (Vedere la rivista Maclean’s, settembre 1968).
Il dr. Hoffer ci scrisse che i risultati ottenuti dall’Università di Saskatchewan sono “molto incoraggianti”. Anche l’Ente Nazionale Aeronautico e Spaziale (Nasa) sta studiando i campi di forza.
In parapsicologia questi rivelatori e trasmettitori di campi di forze potrebbero dare un grande contributo all’aumento della forza psi o dell’abilità rabdomantica di una persona. La ricerca ha inoltre permesso di raccogliere nuove prove scientifiche che i campi di forza degli osservatori e dei ricercatori possono influire profondamente sui soggetti psichici ed alterare i risultati delle prove di abilità psichica.
3. Osservazioni sulle prove PK condotte dal dr. Genady Sergeyev con Nelya Mikhailova
Prove condotte in camera EEG; apparecchi di registrazione: EEG, elettrocardiografo, rivelatori di campi di forza a tre metri e mezzo dal soggetto. Esiste un rapporto molto alto fra le caratteristiche elettriche della parte anteriore del cervello della Mikhailova e la parte posteriore (cinquanta ad uno), mentre nelle altre persone questo rapporto è in media di quattro a uno. Il campo di forza normale intorno al corpo della Mikhailova è dieci volte più debole del campo magnetico della terra.
Durante la PK, il polso sale a 240 al minuto. Si nota un’attivazione dei livelli più profondi del lobo occipitale e della formazione reticolare. Secondo Sergeyev, queste alterazioni accentuano la polarizzazione cerebrale fra la parte anteriore e quella posteriore. Quando la differenza di emanazioni elettriche fra le due parti suddette del cervello raggiunge un certo livello ed il lobo occipitale è in stato di massima attività, la radiazione dei campi elettrostatici ed elettromagnetici viene captata dai rivelatori a tre metri e mezzo dal corpo. Le perturbazioni dei campi magnetici durante la PK hanno un carattere stocastico, con risonanza parametrica su una frequenza di cinque cicli.
Le pulsazioni, le onde cerebrali e le fluttuazioni dei campi di forza sono proporzionali a tali alterazioni. I campi intorno alla medium PK sono più forti lontano dalla testa, invece che vicino. Sembra che la Mikhailova concentri queste onde del campo di forza in un’area specifica.
Le onde del campo di forza fluttuante del medium, secondo Sergeyev, possono influire sull’attività molecolare delle sostanze ed anche sull’attività del cervello stesso. Le onde magnetiche esistono separatamente dalle onde elettrostatiche e potrebbero essere queste a ridurre l’attrito fra l’oggetto ed il piano del tavolo durante la PK. In presenza di onde magnetiche, anche il materiale non magnetico potrebbe diventarlo. (Questi effetti furono dimostrati dieci anni fa da Zelin, dice Sergeyev. La teoria dell’interazione magnetica è discussa nel libro Spin Waves di Akeezer ed altri).
Il momento più favorevole a questi fenomeni si ha in corrispondenza delle perturbazioni magnetiche della terra.
4. La teoria della PK
Sergeyev basa la sua teoria dela PK sull’idea di un campo di plasma non omogeneo nel corpo, che è stato fotografato e misurato dai Kirlian e che ora viene studiato all’Università di Stato del Kazakistan dal dr. V. Inyushin ed altri. Secondo i biologi del Kazakistan, questo bioplasma genera alcuni dei campi biologici intorno al corpo, che vengono captati dai rivelatori Sergeyev. La mente e le emozioni hanno un notevole effetto sul bioplasma, e quindi sul campo di forza. Sergeyev prospetta l’ipotesi che in determinate condizioni il bioplasma possa essere la causa dei fenomeni psicocinetici. In un recente studio scientifico, elenca in quali condizioni le varianti del bioplasma appaiono e scompaiono. (“Fuoco Invisibile”, in Telepatia e Chiaroveggenza, ed. Z. Rejdak, Praga, Edizioni di Stato, Svoboda, 1969-70).
5. Relazione cecoslovacca su Nelya Mikhailova di Zdenek Rejdak e Ottokar Kurz
Dalla Pradva cecoslovacca, 14 e 21 giugno 1968. Parzialmente tradotta su Paraphysics Journal, Vol. 2, n.3.
“Dopo gli esperimenti PK, la signora Mikhailova era esausta, il polso quasi impercettibile, scarsa mobilità, un’espressione generale di depressione sul viso. Secondo il rapporto del dr. Zverev, la perdita di peso dopo trenta minuti di PK è di circa 800-1000 grammi. L’EEG mostrava una intensa eccitazione emotiva. L’elettrocardiogramma presentava una spiccata aritmia; era impossibile distinguere le onde P e T ed i complessi della cavità cardiaca QRS.
Nel sangue si trovava un’alta percentuale di glucosio. I sintomi nel loro complesso esano quelli di una reazione ansiosa alla fatica ma la sequenza in cui si presentavano tutte queste alterazioni nella signora Mikhailova non è quella tipica. La funzione del sistema endocrino era disturbata; i rilievi fisiologici mostravano un indebolimento generale dell’organismo. Si ebbe una diminuzione della capacità di distinguere i sapori, sonno agitato, dolori muscolari alle braccia ed alle gambe, vertigini e difficoltà nel coordinamento dei movimenti”.
“Esperimenti in laboratorio: i fenomeni PK ebbero luogo in una camera elettroencefalografica isolata; la signora Mikhailova riuscì a spostare oggetti leggeri di materiale plastico e metallo, di peso variante da dieci a cinquanta grammi. Al momento del verificarsi del fenomeno, le registrazioni furono eseguite per mezzo di diversi elettrodi, collegati ad apparecchi EEG ed elettrocardiografici; furono anche eseguite registrazioni mediante un apparecchio a distanza, senza contatto diretto, che indica la presenza di un campo elettrostatico fluttuante; questo campo fu rilevato nel momento della tensione cerebrale.”
“Un’analisi dei segnali elettrici sulla superficie del cranio indicò che il livello di energia di tali segnali era notevolmente più basso di quello delle oscillazioni del campo elettrostatico registrate a distanza. Contemporaneamente, però fu notata una correlazione significativa, entro il 5%, fra i parametri della bioturbolenza elettrica e la turbolenza elettrostatica.
Fu evidente, al momento del fenomeno PK, la marcata correlazione fra queste caratteristiche; nello sesso tempo ci fu una concentrazione di energia nella direzione in cui si fissava lo sguardo del soggetto. In queste condizioni, la frequenza del polso aumentava fino a quattro volte. Il ritmo di modulazione del campo elettrostatico intermittente aumentava in progressione geometrica con le frequenze cardiaca e cerebrale, facendo supporre che il cuore possa influire sulla frequenza-funzione del modulatore di tempo-spazio..”.
“Abbiamo descritto solo molto frammentariamente i risultati delle ricerche del dr. Sergeyev, che dimostrano che l’apparecchio può captare e registrare il carattere straordinario di questi fenomeni basati sull’organismo umano”.
6. Altri riferimenti a Nelya Mikhailova
Articoli su Nelya Mikhailova (Ninel Kulagina) sono apparsi su: Neingrad Pradva del 21 gennaio, 23 febbraio e 15 marzo 1964; Izvestia del 28 novembre del 1964 e Smena del 24 gennaio 1964.
Un rapporto sulle ricerche del dr. Vasiliev intitolato “Nella sala delle conferenze di Mosca” è apparso su Smena del 16 gennaio 1964. I primi rapporti sulle sue capacità PK sono apparsi su Pravda di Mosca il 17 marzo 1968: “When apples fall”di Lev Koloday (tradotto su Journal of Paraphysics, vol. 2, n.4, Dowtown, Wiltshire, Inghilterra), “Phenomenon of PSI” di Vadim Marin, Moscow Kowsomolets, 7 aprile 1968. “Miracle in a Sieve” di V.Chijov, Pravda, 24 giugno 1968 (tradotto su Journal of Paraphysics, vol. 2, n.4); Veneing Leningrad, 16 aprile 1968. The international Herald Tribune del 25 marzo 1968 pubblicò un articolo su Nelya Mikhailova.
Gli scienziati cecoslovacchi dr. Ottokar Kurz e dr. Zdenek Rejdak discussero le prove eseguite con Nelya Mikhailova su “About Telekinesis” sulla Pravda cecoslovacca del 14 giugno 1968; un articolo dal titolo “Telekinesis or Fraud?” del dr. Rejdak è apparso sul Journal of Paraphysics, vol. 2, n. 3, 1968. Vedere anche “The Kulagina Ciné films” di Rejdak Journal of Paraphysics, vol.3, n. 3, 1969; “Notes on the Kulagina Films” di B. Herbert, vol. 3, nn.3 e 4, 1969. I numeri successivi contengono altri rapporti.
Un articolo sulla PK con materiali radioattivi: “Isotopes at the service of parapsicology”, Knowledge is Power, n.9, 1967.
Tre rapporti scientifici del dr. Sergeyev, che comprendono il suo lavoro con la Mikhailova, sono apparsi su Telepathy, Telegnosis, Dowsing an Pk, Praga, Edizioni di Stato, Svoboda, 1969-70.
Interessanti anche i due libri di Sergeyev e Pavlova: Statistical Method of Research on the Human EEG, Leningrado, Accademia Sovietica delle Scienze, 1968, e Questions of the Applied Analysis of Chance Processes, Mosca, Edizioni Radio Sovietica, 1968.
7. Emozioni e bioplasma
Il dr. Inyushin descrive l’effetto delle emozioni sul bioplasma umano, osservato col metodo Kirlian dei campi ad alta frequenza. I conigli, in stato di allarme, mostrarono alterazioni radicali nella radiazione bioplasmica, nel senso che ci fu una generazione di bioplasma condensato. Le radiazioni emanate dal bioplasma erano scure, con intense fiamme di colore purpureo. In condizioni normali, le fiamme sono bluastre e la densità del bioplasma è distribuita uniformemente, in una configurazione complicata.
Inyushin, sostiene che le tecniche Kirlian potrebbero altro ve trovare applicazione in parapsicologia per determinare lo stato psichico di un soggetto appurare se esistano o meno condizioni favorevoli agli esperimenti psi. Vedasi “Biological Plasma of Human Organisms and Animals”, di V. M. Inyushin, in Telepaty, Telegnosis, Dowsing and PK, a cura di Z. Rejdak, Praga, Edizioni di Stato Svoboda, 1969-70.
8. Radiazione mitogenetica
“Tutte le cellule viventi producono una radiazione invisibile!” fu l’annuncio dato negli anni 30 dallo scienziato russo dr. Alexander Gurvitch, che sbalordì il mondo. Gurvitch rivelò che le sue ricerche indicavano l’esistenza di una specie di PK fra le piante.
Scelse la radice di una cipolla appena spuntata come “trasmittente” e la montò su un tubo come una specie di “cannone biologico”. Orientò poi la punta della radice su un’altra radice, il “ricevente”, pure montata su un tubo e con una zona spellata. Dopo tre ore Gurvitch contò il numero di cellule nell’area esposta del “ricevente” ed il numero nella zona coperta: il numero di cellule era più alto di un quarto nella parte esposta al “cannone biologico”. La radice di cipolla sembrava emanare una specie di energia!
Gurvitch mise delle lamine di quarzo fra la cipolla trasmittente e quella ricevente, e la strana energia continuò a passare. La percentuale di crescita dei germogli aumentò del 30%, così la crescita dei batteri.
Negli esseri umani Gurvitch trovò che il tessuto muscolare, la cornea dell’occhio, il sangue ed i nervi, erano trasmittenti di ciò che lui chiamò “radiazione mitogenetica”.
I tessuti cancerosi emettevano la stessa radiazione, ma non il sangue dei malati di cancro. Gli ospedali in Europa cominciarono ad usare questo esame del sangue a scopo diagnostico. Scoprirono che la malattia influiva sulla radiazione; quando un malato teneva in mano una coltura di lievito per qualche minuto, era sufficiente ad uccidere le cellule vitali.
A New York, Harper’s Magazine del luglio 1934 salutò così la scoperta di Gurvitch: “La vita, azionata dalla luce, può anche essere un generatore di luce. Questo è il concetto strabiliante emerso da una serie di esperimenti in un laboratorio russo”.
Gurvitch non riuscì a vedere la radiazione dagli organismi viventi, riuscì solo a registrarne gli effetti. Nessun altro riuscì a vedere ciò che Gurvitch aveva visto o a comprendere che cosa facesse cambiare i risultati. Gurvitch elaborò una teoria dei campi di forza biologici, ma fu presto dimenticato.
Anni dopo, i Kirlian orientarono il loro apparecchio ad alta frequenza sulle piante, e tutti riuscirono a vedere strani raggi e piume di luce emanate dai vegetali. Oggi gli scienziati dell’Università Kirov in Kazakistan stanno riconsiderando la scoperta di Gurvitch; come dicono i biologi, “esistono ora nuove possibilità di verificare le idee di A.G. Gurvitch, basate sul concetto del plasma come mezzo in cui si espande la forza di questo campo”.
La fotografia Kirlian può essere la dimostrazione che esiste una radiazione dalle cose viventi che influisce su altre cose viventi.
La scoperta di Gurvitch pone molti interrogativi anche in altri campi: l’energia viene emanata da piante, frutta fresca, verdure di cui ci cibiamo. Questa energia costituisce forse il valore reale dei nostri cibi, ed i nostri prodotti chimici, fertilizzanti, irroranti, additivi la distruggono?
La fotografia Kirlian potrebbe essere di valido aiuto nella scienza della nutrizione, in agricoltura, orticoltura e campi collegati.
Appendice B
Teorie sovietiche sulla Psi
Il dottor Ippolit Kogan ha applicato in svariati modi la sua preparazione matematica alla parapsicologia, ad esempio trovando logaritmi che possono determinare il grado di “precisione” nella ricezione di una immagine telepatica. Il ricevente può anche non dire “una pentola” rossa, ma “metallico, larghezza 18 cm, rosso” e le diverse caratteristiche concorrono a formare il grado di precisione.
Per superare le obiezioni dei teorici di elettromagnetica – cioè il fatto che la telepatia con la distanza – Kogan considera la telepatia in termini di informazioni piuttosto che di energia.
Un’analogia: se si usa la luce come energia per esporre una pellicola fotografica, ad esempio con una lampadina a flash, bisogna essere abbastanza vicini alla sorgente di luce; mentre invece se lo scopo è puramente informativo, cioè lo stesso che si ottiene da una boa luminosa, allora non ha importanza avere un lampo accecante oppure solo una debole luce a miglia di distanza.
Lo stesso concetto si applica alla telepatia per spiegare perché sembri non diminuire con la distanza. Kogan ha dimostrato matematicamente che, teoricamente, la telepatia può viaggiare su onde straordinariamente lunghe (oltre un miglio).
Paradossalmente, ammette anche in questo modo si spiegherebbe solo la telepatia fra persone molto vicine, non a grande distanza, e non esclude neppure che ci possa essere l’intervento di altre forze elettromagnetiche.
Il fisico matematico Igor Shishkin di Leningrado che ha definito Kogan “il più qualificato sostenitore del punto di vista elettromagnetico”, è un rappresentante tipico di quel vasto gruppo di Sovietici che guardano oltre lo spettro elettromagnetico. Alcuni ritengono che il “meccanismo” della PSI sia da ricercarsi nell’energia dell’atomo, ma molti altri pensano a qualcosa di universale, simile alla forza di gravità, una forza o campo sconosciuto, come ha detto Vasiliev. Come molti suoi colleghi sovietici Shishkin lavora ad una teoria delle fluttuazioni.
Applicando le teorie delle fluttuazioni alla PSI, Shishkin si rifà al lavoro del fisico Terletsky, di De Broglie e altri, per arrivare a questa ipotesi: la telepatia viaggia a velocità superiore a quella della luce mediante fluttuazione in un campo teorico.
Appendice C
Ecco il Manifesto cecoslovacco presentato alla Conferenza presentato alla Conferenza di Parapsicologia di Mosca nel 1968:
Psicotronica
Recentemente in Cecoslovacchia un gruppo di ricercatori teorici e pratici nel campo della Parapsicologia ha coniato la nuova parola Psicotronica per sostituire Parapsicologia.
Il primo ad usare questo termine fu Fernand Clerc, francese; in una relazione pubblicata su una rivista tecnica Clerc prospettò la possibilità di far scorrere a destra o a sinistra una goccia d’acqua lasciata cadere sul filo di un rasoio con la forza della volontà. L’esperimento tuttavia non è stato approfondito.
Scegliendo di usare il nuovo termine, gli studiosi affermano quanto segue:
1. Il termine “Parapsicologia” sembra ormai improprio ed inadeguato per una disciplina scientifica;
2. Il termine “Psicotronica” indica che si tratta di un fenomeno connesso all’aspetto psichico e del sistema nervoso dell’uomo e di altri esseri viventi, da una parte, e di un fenomeno di carattere energetico vero e proprio, dall’altra.
E’ proprio questa categoria che viene chiamata in causa quando determinati fenomeni fisici o biofisici sfuggono ad ogni spiegazione basata sulle forme di energia a noi familiari. Sembra che si tratti di un’energia molto più sottile delle onde elettromagnetiche, che si ricollega sempre alla componente psichica ed ai suoi impulsi. Sembra anche che non si debbano escludere a priori diverse trasformazioni e trasmutazioni di questa energia in forme in-forme di energia normali. Poiché probabilmente questa energia è superiore a quelle finora conosciute, per le leggi della trasformazione potrebbe essere convertita in forme d’energia inferiori, esattamente come l’energia elettromagnetica si trasforma in corpuscolare quando un raggio gamma attraversa un forte campo nucleare.
3. Il nuovo termine “Psicotronica” è sufficientemente generico da includere tutti i fenomeni pertinenti, oggetto di ricerca presente e futura.
4. I termine non appropriati, come “Parabiologico” e “Paraneurofisiologico” possono essere eliminati.
5. In Cecoslovacchia e, spesso nel resto del Mondo, è tuttora diffusa nel pubblico l’opinione che occuparsi di Parapsicologia sia il mestiere degli occultisti. Questo punto di vista spesso scoraggia gli scienziati seri dal collaborare con coloro che studiano la telepatia, Tegnosi, Telecinesi e fenomeni simili.
Una definizione approssimativa del nuovo termine potrebbe essere:
Psicotronica significa bionica dell’uomo. Il suo scopo principale è di completare l’insieme di leggi che governano il mondo animato ed inanimato con nuove nozioni fisiche, psichiche e biologiche derivanti da manifestazioni straordinarie della psiche umana. Inoltre, si prefigge di studiare le conseguenze pratiche dei fenomeni, sia usando l’uomo come intermediario, sia eliminando l’uomo e arrivandoci per sintesi artificiale, cioè costruendo un “generatore” dell’energia usata dall’uomo nella comunicazione telepatica, quando siano state raccolte prove certe che nessuna delle forme normali di energia – elettromagnetica, gravitazionale od altra – sia coinvolta nel fenomeno. Ecco perché uno degli obiettivi principali della Psicotronica è ricercare le caratteristiche di questa nuova forma di energia chiamata “Energia psicotronica”, con unità “psicotrone”, quando sia stata raggiunta la prova in sede di esperimento che tale forza esista. Ulteriore scopo della Psicotronica è trasferire le nozioni così acquisite ad altre discipline, come la psicologia, fisica, medicina, filosofia, ecc, per contribuire a creare una conoscenza scientifica il più possibile completa.
I suddetti scienziati ritengono inoltre che, stabilendo e definendo la nuova forma di energia – energia psicotronica – la concezione “dualistica” dell’elettrone di De Broglie (che può esistere sia come materia sua come onda) possa essere allargata fino a diventare un concetto “triadico” che esprima il mondo della materia, animato ed inanimato, in movimento nella sua totalità. Si arriverebbe quindi a riconoscimento della “trialità” cosmica come legge suprema di natura e dell’esistenza dell’uomo.
Stabilendo i parametri della nuova forma di energia, il concetto di materia e movimento acquisterà un terzo aspetto; la definizione di materia in movimento sarà determinata da leggi assai più complesse di quelle attuali. Ancora una volta è importante tenere a mente il fatto che l’introduzione del nuovo termine “Psicotronica” e la sua definizione possono dimostrarsi assai utili per interessare quegli scienziati che finora sono stati scettici verso la parapsicologia tradizionale.
APPENDICE D
Parapsicologia in altri paesi comunisti europei
Romania: Forse la persona più nota che lavora nel campo della parapsicologia è il dr. V.A Gheorghin, specialista di ipnosi sperimentale presso l’Istituto Psicologico di Bucarest. Il dr. Gheorghin ha visitato i centri psi in Russia e in Germania Orientale ed ha presentato una relazione al Seminario Internazionale di Parapsicologia di Mosca nel 1966, in cui descrive alcuni insoliti esperimenti: “Parapsicologia ed Ipnosi: come si ricollegano”.
Polonia: Dalla fine del diciannovesimo secolo alla Seconda Guerra Mondiale, la ricerca psichica polacca, iniziata dal celebre Julius Ochorovicz, fu fra le più attive ed avanzate in Europa, con cinque centri di ricerca principali. Questa fioritura di studi si fermò con la guerra e le varie vicende politiche. In seguito, la sola persona che si sia occupata ufficialmente di tale argomento è il dr. Stefan Manczarski, capo della delegazione polacca dell’Anno Geofisico Internazionale 1957. Ultimamente, pare che si stia verificando un ritorno alla psi.
Alla nostra richiesta di informazioni sulle ricerche attuali, il dr. Franciszek Chmielewski, Presidente dell’Associazione Copernicana dei Naturalisti Polacchi, ha risposto:
“Abbiamo la sezione di Bio-Elettronica della nostra Associazione di Naturalisti, la cui attività si orienta ora su: (1) fenomeni elettrici negli organismi viventi; (2) attività nervosa a livello superiore in concomitanza con fenomeni parapsicologici ed ipnosi; (3) influenza di tutte le radiazioni cosmiche e terrestri sugli organismi viventi”.
“Fra i membri della nostra associazioni si contano diversi specialisti in radiestesia, ipnosi e chiaroveggenza. Al di fuori della nostra associazione, esistono in Polonia molti scienziati che si interessano attivamente di radiestesia, ad esempio il sacerdote Jan Podbielski, e molti altri studiosi di parapsicologia, come il professor Stefan Manczarski”.
Il dr. Chmielewski ci fornì questo elenco di relazioni scientifiche:
S. Manczarski:
1. “Questions of Telepathy in Radiotechnical Studies”, Telecommunication Review, numeri 10,11/12, 1964; numeri 1,2,3, 1947.
2. “Application of Cybernetics and Radiophysics in Parapsicology”, Telecommunication Review, n.11, 1961.
3. “Today and Tomorrow of Teletransmission”, rapporto presentato al Simposio dell’Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia, 4-6 dicembre 1963.
K. Jack:
4. “Researches of Telepathy Phenomena in Connection with Hypothesis of Electro magnetic Waves”. Non pubblicato.
K. Borun:
5. “Telepathy: An Area in Science”, Almanac of Worker, 1962.
Per la Polonia, non si può fare a meno di citare Stefan Ossowiecki (1877-1944), nato in Russia da genitori polacchi; Ossowiecki scoprì ben presto di possedere un insolito talento psichico e lo sviluppò con l’aiuto di un santone russo-ebreo. Arrestato per motivi politici nel 1917, Ossowiecki fu liberato quattro anni dopo e si trasferì a Varsavia. Lavorando come ingegnere chimico ed essendo profondamente religioso, non accettò mai compensi per l’impiego dei suoi poteri psichici eccezionali. Buon telepate, era anche ottimo chiaroveggente, specialista nel leggere messaggi sigillati in doppia busta e i tubi di piombo. Oltre a molti scienziati polacchi, i grandi ricercatori dell’epoca – Richet, Osty, Geley, Dingwall, von Schrenk-Notzig-Valiev – sperimentarono con successo la telepatia e la chiaroveggenza di Ossowiecki. Si dice anche che il celebre polacco riuscisse ad influenzare telepaticamente il pensiero e l’azione degli altri ed a realizzare la “proiezione astrale”.
Quando la Polonia fu invasa dai Tedeschi, Ossowiecki ricevette un visto e fu invitato a partire: preferì rimanere. Durante la guerra, sfruttò informazioni sui dispersi e sui prigionieri. Tenendo in mano un pezzo di vestito, diceva dove fossero state giustiziate le vittime, dove fossero sepolte; esistono rapporti molto circostanziali che ricordano le sue capacità di ritrovare determinati corpi in fosse comuni piene di cadaveri. Il giorno dell’insurrezione di Varsavia, Ossowiecki disse: “Vedo che mi aspetta una morte terribile; ma ho avuto una vita meravigliosa!” Poco dopo, fu falciato da una raffica di mitra nazista. Il manoscritto del suo ultimo libro fu bruciato con il suo corpo. Ossowiecki viene ricordato come talento psichico di provata capacità, oltre che come uomo che amò profondamente i suoi simili. Presto sarà pubblicato un libro che racconterà agli Americani la sua vita straordinaria.
In Occidente intervistammo uno scienziato polacco ed altri suoi connazionali che ci parlarono delle ricerche psichiche in corso; dopo le vicende polacche del 1968, ci è stato chiesto di non divulgare il materiale fornitoci. Basta dire che in Polonia esiste un attivo interesse in tutti i campi della ricerca psichica.
Ungheria: Si lavora all’astrologia medica. Fra i molti scienziati attivi nel campo ci sono il dr. Kurt Rechnitz, professore universitario e già direttore della Clinica Ostetrica di Budapest, e il dr. Endre Magyari di Budapest. Non esistono rapporti sulle ricerche psi più recenti, anche se l’Ungheria, come la Polonia, vi era attivamente impegnata prima della guerra.
Germania Orientale: Le sole notizie ci furono fornite da altri scienziati comunisti, che ci dissero semplicemente che si lavora anche là. Jack Pollack in Croiset scrive che i Nazisti confiscarono sia i massicci archivi sia i fondi del Giornale di Parapsicologia olandese e della Società Olandese per la Ricerca Psichica. Mai restituiti, i documenti potrebbero essere sia in Germania Orientale sia in qualche altro Paese comunista, dice Pollack.
Tratto dal testo “Scoperte psichiche dietro la cortina di ferro Urss/Bulgaria/Cecoslovacchia” di Sheila Ostrander e Lynn Schroeder. Collana mondi sconosciuti. Ed. 1975
Leggi anche >> La luce del sangue. Introduzione Capitolo 1