di TIM RADFORD Science editor The Guardian (U.K.)

Gli neuro scienziati americani hanno identificato la regione del cervello coinvolta in quel glorioso “Eureka !”, il momento quando una soluzione ad un enigma appare improvvisamente dal nulla. Mark Jung-Beeman e Edward Bowden del Northwestern University e John Kounios del Drexel University hanno pubblicato il loro studio sul “Public Library of Science journal Biology” rilevando che il così detto “Ecco!” è accompagnato da uno scoppio dell’attività neurale nell’emisfero destro del cervello.

I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica per monitorare quello che è accaduto nel cervello dei volontari quando si afferrava la soluzione giusta di un problema. La maggior parte dell’attività pensante si svolge nell’emisfero sinistro del cervello, ma quando si esclama “Ecco!” si registra un aumento neurale nel lobo temporale destro.

La ricerca potrebbe gettare luce sul celebre momento quando Isaac Newton guardò una mela precipitare, o sull’esaltazione di Archimede che usci nudo dal bagno gridando “Eureka !: ho trovato !” quando comprese che il suo corpo spostò lo stesso volume di acqua e riuscì a risolvere il problema della densità. Le persone arrivano ad un vicolo cieco – spesso non sono capaci di fare alcun progresso ed hanno bisogno di reinterpretare le informazioni errate in un modo nuovo.

La mente lo fa inconsapevolmente e poi qualche volta improvvisamente questa soluzione appare nel consapevole. Alla persona, la soluzione sembra essere uscita dal nulla ed evidentemente ha ragione.

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