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I lampi tranquilli della mente

I lampi tranquilli della mente, di Pier Luigi Luisi, Gianni Iuculano Editore, Pavia, 2000.

Il meccanismo di formazione delle immagini asignificative – immagini che si formano d’improvviso nella mente senza un’attinenza diretta con il momento attuale – rappresenta il campo di indagine di Marcel, un ricercatore di neuroscienza, un razionalista convinto che vive e si muove in una Zurigo influenzata dalla psicologia di Jung. Qui conosce Anna, una musicista con la quale assapora finalmente una relazione piena. Anna e il suo mondo – la musica, l’arte, la meditazione buddista – comunicano però a Marcel i primi dubbi sulle sue teorie razionalistiche dei processi della mente.
La sua irrequietezza si accresce a causa di un’immagine asignificativa che si forma sempre più frequentemente nella sua mente: un volto bruno e bello di donna latina, che lui riconosce essere quello di una ragazza conosciuta in Messico 25 anni prima, un amore mai vissuto a causa di circostanze fortuite avverse.
Chissà se la misteriosa donna messicana incontrata per caso a Zurigo sia davvero quella ragazzina messicana di 25 anni prima? Decide, Marcel, e non sa nemmeno lui perché, di partire per il Messico per rivivere quella relazione mancata, con il pericolo di perdere quello che ha. Un viaggio assurdo che però lo porta a riscoprire parti importanti di se stesso, pezzi di un’identità che aveva perduto – forse suo figlio.
Ritroverà alla fine la donna messicana? Oppure ritroverà se stesso, e Anna?

«…feci allora un passo indietro per osservarla di spalle, con il morbido mantello di pelo di cammello intorno al corpo ancora giovanile e snello, il collo sottile, i capelli bruni, il cappello bianco. Intenso fu in me il desiderio di accarezzarla e me ne sorpresi. Era veramente un giorno strano quello, e forse bello…»