Florida State University/Newswise

Avete una buona opinione di voi stessi ?

Se è cosi, va bene, ma questo però non vuol dire necessariamente che siete più intelligenti, più sani o avete più successo di altri e forse a certe persone non piacete molto proprio per questo.

Dopo quasi due decenni che gli insegnanti, i genitori e i terapeuti hanno concentrato i loro sforzi sull’aumento dell’autostima dei propri figli, una squadra di psicologi condotta dal Professore Roy Baumeister del Florida State University Francis Eppes, non ha trovato alcuna evidenza che i programmi scolastici o gli interventi terapeutici di questo tipo possano portare a conseguenze positive.

I ricercatori affermano, che l’aumento dell’autostima non farà si che i giovani abbiano risultati migliori a scuola, rispettino la legge, stiano lontano dai guai, migliorino il rapporto con gli altri o rispettino i diritti altrui.

La conclusione di questo studio è che l’autostima non è la chiave del successo. Un approccio migliore, dicono i ricercatori, sarebbe aumentare l’autostima come una ricompensa per un comportamento etico e i risultati conseguenti.

L’autostima vista come una ricompensa piuttosto che un diritto sembra molto più adatto. Questa scoperta, accentua un problema intrinseco allo studio dell’autostima. Baumeister ha notato che l’autostima è una percezione piuttosto che una realtà.

Nel gruppo delle persone con un’alta autostima si includono sia quelli che onestamente accettano le loro buone qualità, sia gli individui narcisistici, difensivi e presuntuosi che esagerano i loro successi e le loro buone qualità.

Comunque, ci sono anche dei benefici potenziali dell’aumento di autostima nel ridurre la bulimia delle ragazze e delle donne e nell’aiutare le persone a sentirsi felici e nell’agire di propria iniziativa.

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