Uno studio ha svelato l’importanza della ghiandola nel ridurre rischi di mortalità e cancro anche in età adulta

Traduzione a cura di Alessandra Cipriani

12 Novembre 2024

Fonte: www.sciencealert.com

timoUna ricerca innovativa ha messo in discussione la convinzione comune che il timo, una piccola ghiandola adiposa situata dietro lo sterno, sia inutile nell’età adulta.

Lo studio, condotto da ricercatori statunitensi tra cui l’oncologo dell’Università di Harvard David Scadden, ha rivelato risultati sorprendenti e preoccupanti sulla rimozione di questo organo.

La ricerca ha analizzato un ampio campione di pazienti, confrontando oltre 6.000 persone che hanno subito interventi di chirurgia cardiotoracica mantenendo il timo con 1.146 pazienti a cui è stato rimosso. I risultati sono stati significativi: i pazienti sottoposti a timectomia hanno mostrato un rischio di mortalità doppio nei cinque anni successivi all’intervento, indipendentemente da fattori come età, sesso e razza.

Ancora più allarmante è stata la scoperta che questi stessi pazienti avevano anche una probabilità doppia di sviluppare forme di cancro, spesso più aggressive e resistenti al trattamento rispetto al gruppo di controllo.

Sebbene sia noto che il timo sia cruciale durante l’infanzia per lo sviluppo del sistema immunitario, producendo cellule T essenziali per combattere germi e malattie, si pensava che la sua importanza diminuisse drasticamente dopo la pubertà, quando la ghiandola si raggrinzisce. Tuttavia, questo studio suggerisce che il timo continua a svolgere un ruolo vitale anche nell’età adulta. Le analisi del sangue hanno rivelato che i pazienti senza timo mostravano una minore diversità di recettori delle cellule T, suggerendo un possibile legame con l’aumentato rischio di cancro e altre patologie.

Mentre la ricerca non può stabilire un nesso causale diretto, essendo uno studio solo basato sull’osservazione, i risultati sono sufficientemente significativi da spingere i ricercatori a raccomandare una maggiore cautela nella decisione di rimuovere il timo durante gli interventi chirurgici.

Gli autori sottolineano che, sebbene in alcuni casi la timectomia sia necessaria (come nel cancro al timo o nella miastenia grave), la preservazione di questa ghiandola dovrebbe essere considerata una priorità clinica quando possibile, dato il suo apparente ruolo continuativo nel mantenimento della salute umana adulta.

Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine.

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