dallo SchwartzReport del 26 luglio 2010
Finalmente sta emergendo una politica razionale su questo argomento. Prendete nota degli altri prodotti naturali per la gestione del dolore descritti in questo articolo, uno di loro potrebbe tornarvi utile.
Il Dipartimento americano dei Veterani ha deciso di rivedere una linea politica per permettere ai reduci di guerra residenti negli stati dove l’uso della marijuana medica è legalmente consentita di utilizzare l’antidolorifico naturale per la gestione del dolore.
Ben 14 stati consentono la marijuana a scopo terapeutico, ma il governo federale ne vieta l’utilizzo, creando una situazione in cui i residenti che seguono la legge del proprio stato e utilizzano l’antidolorifico naturale rischierebbero di dover affrontare una possibile persecuzione federale.
La nuova normativa entrerà in vigore la settimana prossima, secondo il New York Times.
Secondo le attuali norme del ministero, ai veterani trovati ad utilizzare droghe illegali possono venir negati anche gli antidolorifici prescrivibili, e non esiste alcuna eccezione scritta per la marijuana a scopo medico, che si è dimostrata molto efficace nel combattere alcuni tipi di dolore come quello sperimentato da pazienti sofferenti di HIV/AIDS e di cancro.
I nuovi decreti ancora non permettono ai veterani che risiedono negli stati che non consentono l’utilizzo della marijuana a scopo terapeutico di fare uso dell’antidolorifico naturale. E i medici possono ancora rifiutarsi di prescrivere antidolorifici ai veterani se utilizzano marijuana, ritenendo comunque gli antidolorifici senza obbligo di ricetta la migliore soluzione per i pazienti.
Di fatto sono disponibili molti antidolorifici naturali, anche se non tutti possono essere efficaci quanto la marijuana. Qui di seguito ci sono alcuni rimedi alternativi per il trattamento del dolore, che pazienti in diverse condizioni di salute possono considerare di utilizzare se scelgono di non usare analgesici con obbligo di prescrizione, alcuni dei quali, se non tutti, sono stati collegati a un aumentato rischio cardiaco.
La capsaicina, componente del peperoncino, efficace per l’artrite, l’herpes zoster (o fuoco di Sant’Antonio), o le neuropatie
Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford afferma che la capsaicina può temporaneamente desensibilizzare i recettori nervosi della pelle, chiamati “fibre C”, che rilevano il dolore. Quasi il 40 per cento dei pazienti affetti da artrite ha rilevato una riduzione del dolore del 50 per cento dopo l’uso di una crema topica a base di capsaicina per un mese, mentre per il 60 per cento dei pazienti neuropatici la stessa cosa è avvenuta dopo due mesi.
Gli effetti antidolorifici della capsaicina sono stati collegati ad un lipido chiamato PIP2 che si trova nella membrana cellulare: quando applicata sulla pelle, la capsaicina provoca un riduzione del PIP2.
Lo zenzero come antidolorifico naturale
Una ricerca durata 11 giorni consecutivi ha scoperto che una dose di due grammi di zenzero fresco o cotto ha contribuito a ridurre il dolore provocato dall’attività fisica del 25% entro 24 ore. Alcuni componenti dello zenzero come i gingeroli, gli shogaoli e gli zingeroni possiedono capacità anti-infiammatorie ed analgesiche simili a quelle dei farmaci non-steroidei con le stesse proprietà, o NSAID.
L’InflaThera™ o Zyflamend™ per l’artrite
Questi integratori contengono zenzero, curcuma e basilico sacro, tutti con proprietà anti-infiammatorie. La curcuma, un ingrediente del curry, è stata trovata particolarmente efficace nel sollievo delle condizioni infiammatorie come l’artrite reumatoide e la psoriasi. Ma questi prodotti possono essere venduti solo mediante prescrizione medica.
SAM-e o S adenosilmetionina per l’osteoartrite
Questo prodotto è fatto con un aminoacido che si presenta in natura ed è venduto in capsule. Non è chiaro come allevi il dolore, ma studi hanno rilevato che SAM-e si è dimostrato efficace quanto alcuni NSAID nella riduzione del dolore della steoartrite. Un ulteriore beneficio è dato dal fatto che non aumenta i rischi cardiovascolari come alcuni farmaci prescrivibili.
L’olio di pesce per i dolori alle articolazioni dovuti all’artrite o a malattie autoimmuni
Una ricerca ha dimostrato che circa il 40 percento dei pazienti con artrite reumatoide che ha assunto olio di fegato di merluzzo giornalmente, è stato in grado di ridurre di un terzo l’uso di NSAID. L’olio di pesce ha funzionato meglio per i dolori nelle zone del collo e della schiena. Dopo 10 settimane, due terzi dei pazienti hanno potuto smettere di usare NSAID.
L’agopuntura per tutti i tipi di dolore
L’agopuntura stimola le funzioni di difesa naturali del corpo contro il dolore.
La marijuana a scopo terapeutico ora è consentita ai veterani negli stati dove è legale. Ma non hai bisogno di essere un reduce di guerra per usare questi prodotti alternativi per il trattamento del tuo dolore.