La critica sociologica n. 200

È appena uscito il n. 200 de «La critica sociologica», rivista trimestrale fondata nel 1967 da Franco Ferrarotti e da lui tuttora diretta. Un numero speciale, quindi. Un caso tanto più interessante, di tenuta, di lunga durata, in quanto questa non è stata mai una rivista strettamente accademica, pur pubblicando sempre prestigiosi nomi di studiosi, di regola docenti universitari.

Il direttore si interroga, nel suo corsivo introduttivo, su: Da dove veniamo. Dove andiamo. Poi, brevi interventi di studiosi che da anni sono in contatto con la rivista. Sociologi come Michel Maffesoli, docente a Paris 5, la Sorbona; come E. Doyle McCarthy, della NYU; come Arta Musaraj, editorin Chief di «Academicus International Scientific Journal», oggi vice Rettore per le Relazioni Internazionali e la Ricerca Scientifica dell’università “Learasi” di Tirana. Ancora, compare Gaston Pineau, con il quale da anni sono aperti confronti sul tema della memoria. Sono presenti anche noti studiosi e compagni di strada di altre discipline, come i filosofi Giuliano Campioni, noto studioso di Nietzsche, e come Carlo Sini. E, ancora, intervengono i sociologi italiani Enzo Pace (Università di Padova), Enzo Mingione (Milano Bicocca), Enrico Pugliese (Sapienza), amici da anni del trimestrale..

Si trovano in questo numero articoli che per la maggior parte ricordano il ruolo storico della rivista (Musaraj), i temi principali trattati (Mingione, Pugliese). Il pensiero di Franco Ferrarotti (Pineau, Sini). A volte, articoli con dedica speciale a Franco Ferrarotti (Campioni).
Non solo: sono qui pubblicati i Sommari di tutti i numeri precedenti, a partire dal N. 1, Primavera 1967: il numero di pagine dedicato ai Sommari, da 77 a 167, concorre a far comprendere il grande lavoro svolto, negli anni, da questa rivista.
In copertina, una foto a vividi colori del campo profughi Darashakran, nel Kurdistan iracheno, di Emanuela del Re.

Se la sociologia vuol essere la partecipazione critica dell’umano all’umano, deve unire analisi rigorosa e attenzione all’attualità, anche la più slabbrata. Non per mettersi al rimorchio della cronaca, ma per cogliere nel dato empirico il suo senso profondo, il collegamento con la totalità. In questo senso, «La critica sociologica», il cui primo numero data al 1967, è una rivista trimestrale politicamente impegnata ma nello stesso tempo scientificamente rigorosa. Pubblica saggi ed interventi di sociologi accreditati e di giovani studiosi su temi attinenti alla teoria e alla ricerca sociale, avvalendosi inoltre della collaborazione di antropologi culturali, esperti in comunicazione, storici, scienziati sociali di varie discipline. Gli argomenti trattati vanno dall’analisi delle forme di potere allo studio della struttura della società, dall’indagine sui fenomeni migratori e sulla nuova società multietnica e multiculturale allo studio dei modelli economici.

Cfr. www.libraweb.net/periodonline.php

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