La mano che indovina. L’arte di cercare acqua, minerali e altre risorse naturali o qualunque altra cosa smarrita, mancante o di cui si abbia bisogno. Bird Christopher, Armenia Editore
La rabdomanzia ieri e oggi: magia, paranormalità o fenomeno fisico?
Come si praticava ieri e come si pratica oggi e quali sono i risultati concreti dei ricercatori?
«La rabdomanzia», dice l’autore di questo saggio, «è la facoltà di cercare con l’aiuto di semplici strumenti tenuti in mano, come uno stecco a forcella, o un pendolino in fondo a un filo, qualsiasi cosa: vene d’acqua che scorrono in strette fessure sotterranee, giacimenti di petrolio, giacimenti di minerali, tubature o canali interrati, cavi elettrici, un aeroplano atterrato su una montagna deserta una persona smarrita o, forse, un tesoro nascosto».
Christopher Bird ha arricchito quest’opera enciclopedica, la più completa tra quante sono state pubblicate fino a oggi su questo argomento, di storie inconsuete ed eccitanti, illustrate e documentate da fotografie rare e diagrammi. Sono le testimonianze di rabdomanti famosi o, addirittura, entrati nella leggenda, di cui l’autore ha ricostruito la storia o raccolto di persona la testimonianza. Fra queste, vale la pena di ricordarne alcune tra le più curiose, come la vicenda di Martine De Bertereau che, verso la metà del 1600, ha dato un enorme contributo alle ricchezze minerarie della Francia applicando con successo la rabdomanzia nella ricerca di 150 miniere (e ne fu ricompensata…con la prigione a vita inflittale dall’Inquisizione). Il sacerdote francese Abbè Mermet che, nel XIX secolo, trovò acqua per i monaci, in Colombia, su una mappa dei territori del monastero. Un noto rabdomante che, nel 1963, ha diagnosticato correttamente una grave malattia vertebrale in una bambina di 2 anni, dopo che il suo medico curante, aiutato da analisi di laboratorio e raggi X, aveva fallito nell’identificare la malattia. E poi, il capitano Vo-Sum della marina sudvietnamita che, praticando la rabdomanzia con un pendolino, nel gennaio del 1974 riuscì a localizzare nel mare della Cina meridionale una scialuppa di dispersi dopo una battaglia navale.
Fra storie, aneddoti, testimonianze interessantissime, sui molti modi di praticare la rabdomanzia e su tutte le sue possibili applicazioni, questo volume propone una storia completa di questa antichissima arte nel mondo, attraverso i secoli (inclusi gli affascinanti sviluppi di questi ultimi anni in Unione Sovietica); l’autore analizza inoltre, nei minimi particolari, tutte le teorie attuali cercando di dare una spiegazione a questo straordinario fenomeno e per ogni suo aspetto fornisce una lunga, dettagliata spiegazione.
La Mano che Indovina è un invito per ricercatori seri che desiderino sperimentare la rabdomanzia, una facoltà che, data la richiesta sempre crescente di risorse naturali e il progressivo scarseggiare di tutto ciò che proviene dal nostro pianeta, un giorno, praticata su basi scientifiche, potrebbe forse rivelarsi uno straordinario dono per l’umanità.