Per gentile concessione della Sperling & Kupfer editori s.p.a.
Parapsicologia. La scienza contestata. Di RICHARD BROUGHTON
I parapsicologi non hanno nulla da temere dalla critica responsabile. Sfortunatamente nel decennio passato si è vista la crescita di una forma di fondamentalismo scientifico che minaccia di minare la produttiva, anche se non sempre amichevole, relazione fra la parapsicologia e la sua critica. Questo movimento, caratterizzato dall’accettazione indubitabile dell’autorità dell’esistente visione scientifica e la sua radicale condanna di ogni deviazione dall’ortodossia, ha dato origine a The Humanist, una rivista filosofica conosciuta soprattutto per il suo atteggiamento critico nei confronti di ogni religione. L’editore, il dottor Paul Kurtz, un filosofo della State University di New York, a Buffalo, ha organizzato diverse campagne contro gli “pseudo-scienziati”, soprattutto noti astrologi.
Nel ’76 Kurtz, con il dottor Marcello Truzzi – un sociologo con un lungo curriculum di ricercatore accademico con interessi nella teoria e pratica occulta – unitamente a diversi altri scienziati e accademici, organizzò un Comitato per l’Indagine Scientifica sulle Asserzioni del Paranormale (CSICOP). Gli obiettivi dello CSICOP, “l’indagine critica del paranormale e delle asserzioni delle scienze affini da un punto di vista responsabile e scientifico nonché la divulgazione di informazioni fattive sui risultati di tali indagini alla comunità scientifica e al pubblico”, erano in realtà lodevoli. Nessuno scienziato poteva creare dei problemi con obiettivi tali, e CSICOP fu rapidamente in grado di attrarre membri da un vasto spettro di discipline accademiche e scientifiche.
Fu subito chiaro che i piani di Kurtz per lo CSICOP erano differenti dagli obiettivi inizialmente dichiarati. Dopo un anno Truzzi, che lo affiancava come co-presidente diede le dimissioni. Truzzi si sentiva a disagio per l’estremo ardore e l’approccio inquisitorio verso le anomalie, che sostituì rapidamente il rigore accademico e scientifico inizialmente previsto. Molti altri accademici diedero le dimissioni per ragioni similari. Truzzi era anche responsabile di The Zetetic, la rivista che avrebbe dovuto ospitare il dibattito accademico, ma dopo le sue dimissioni Kurtz lo rimpiazzò con Kendrick Frazier, nominato altresì direttore di un’altra rivista dello CSICOP, Skeptical Inquirer. Sotto la direzione di Frazier questa rivista abbandonò qualsiasi pretesa accademica e divenne un organo propagandistico che ospitava perlopiù malignità gratuite e che divenne un veicolo a disposizione di individui convinti che lo studio di una vasta gamma di anomalie non aveva nulla da offrire alla scienza. Coadiuvato da una campagna aggressiva di marketing, Skeptical Inquirer ha raggiunto un’ampia circolazione in pochi anni *.
Ecco due esempi che dimostrano i metodi di indagine seguiti dai membri dello
CSICOP nel loro approccio. Uno degli accademici più critici nei confronti
della parapsicologia è lo psicologo britannico prof. C. E. M. Hansel. Anche se i suoi attacchi critici alla parapsicologia sono precedenti alla costituzione dello CSICOP, egli è stato uno dei primi ad aderirvi, e la casa editrice dello CSICOP, la Prometheus Press, già nel ’66 aveva pubblicato una disamina di Hansel sulla parapsicologia intitolata ESP and Parapsycology: A Critical Reevalutation. HanseI non fa mistero dei suoi pregiudizi: l’ESP è impossibile, quindi indagare un esperimento significa cercare il trucco e scoprire dov’è la magagna. La sua strategia è quella di fornire “ricostruzioni razionali” di come un dato esperimento ha avuto luogo e di conseguenza suggerire come la frode è stata perpetrata.
Tipico dell’approccio di Hansel è l’analisi dei famosi esperimenti ESP di Pearce e Pratt condotti alla Duke University nei tardi anni trenta, raccontati nel capitolo precedente. Prima della visita di Hansell alla Duke University, vent’anni dopo gli esperimenti, nessuno coltivava il minimo dubbio di frode. Hansel considerò l’ubicazione dei due luoghi usati e conseguentemente asserì di aver capito come Pearce, il soggetto, aveva probabilmente ingannato tutti. Pearce avrebbe ovviamente lasciato il posto a lui assegnato e sarebbe tornato al posto dove Prat, lo sperimentatore, stava registrando alla scrivania le carte ESP come da programma prestabilito, salendo per le transenne oppure accedendo all’attico passando attraverso una botola nel soffitto.
Quasi al termine della sessione, Pearce sarebbe tornato di nascosto alla posizione a lui assegnata e avrebbe sistemato le proprie carte nella modalità spiata. (Naturalmente Pearce avrebbe dovuto ripetere questa prestazione più di trenta volte, senza essere mai scoperto, e attuarla nonostante Rhine fosse presente a molte sessioni). Non preoccupava Hansel l’assenza di una minima traccia di evidenza relativa a questo traffico né lo disturbava il fatto che l’ubicazione delle stanze sulle quali aveva basato il suo scenario fosse stata sostanzialmente modificata dal tempo dell’esperimento.
Nemmeno la scoperta delle mappe originarie che dimostravano che quel via vai era semplicemente impossibile non frenò Hansel dall’insistere sulle sue accuse, che confermò nella seconda edizione del suo libro. Dal punto di vista di Hansel, l’evidenza non è necessaria.
È sufficiente dimostrare la mera possibilità di frode per permettere a qualcuno di smentire l’esperimento. Comunque, altri critici severi della parapsicologia, come lo psicologo dell’università dell’Oregon, il dottor Ray Hyman, hanno affermato che l’approccio di Hansel nella ricerca delle frodi non è ne scientifico né utile. (12)
Probabilmente uno dei più forti estimatori dello CSICOP è il prestigiatore James Randi.
Nato in Canada, Randall James Zwinge, detto Randi, assunse alla notorietà nazionale attraverso i suoi sforzi volti a ridimensionare l’israeliano Uri Geller. Randi è sempre stato profondamente critico riguardo questo parapsicologo, che procurava aleatori effetti psicocinetici quali movimenti di oggetti o piegamento di metalli ottenendo per le sue spettacolari prestazioni grosse somme di denaro. Oggi i parapsicologi hanno alle spalle una lunga tradizione di collaborazione con prestigiatori e illusionisti per la ricerca delle frodi, e si può senz’altro dire che lo spirito critico di Randi è servito quale salutare sollecitazione per la più recente generazione di ricercatori. Nel’79 e nell’80, attuando quello che in codice fu definito Progetto Alfa, Randi fece in modo che due prestigiatori si facessero passare come “elementi psichici”, burlandosi così di due ricercatori del McDonnell Laboratory for Psychical Research della Washington University di St. Louis, Missouri, da poco istituito. Per diverse volte nel corso di diciotto mesi i due giovani furono utilizzati nelle sessioni di ricerca presso il laboratorio. Tutto questo lavoro fu classificato come esplorativo e attuato in condizioni relativamente serene. A un convegno che si tenne nel ‘81 a cura della Parapsychological Association, i ricercatori del McDonnell Laboratory presentarono un video su alcune di queste sessioni esplorative nelle quali pensavano di aver colto alcuni fenomeni originali. I ricercatori specificarono chiaramente che non facevano asserzioni di alcun genere e che stavano realmente cercando consigli dai colleghi su come procedere.
Il video fu impietosamente fischiato dai colleghi parapsicologi che videro numerose debolezze nella messa a punto degli esperimenti.
Avviliti da tale esperienza i ricercatori tornarono a St.Louis e ristrutturarono i loro esperimenti seguendo i consigli di Randi (che si offrì spontaneamente) e di altri parapsicologi. In condizioni di maggior rigore, i due giovani non furono in grado di produrre effetti psichici e riportarono tale mancanza di risultati al convegno dell’anno seguente. In seguito smisero di lavorare con i due soggetti. Quando fu ovvio che nessun tipo di lavoro poteva essere fatto oltre con i suoi “agenti” Randi indisse una conferenza stampa (sponsorizzata dalla rivista Discover) nella quale annunciò al mondo che egli aveva condotto un “esperimento sociologico” per testare quanto i parapsicologi siano in grado di individuare le frodi. Anche se privatamente Randi aveva confidato ai ricercatori che avevano “superato il test” e che i suoi due prestigiatori non erano stati capaci di ingannarli dopo essere stati sottoposti a condizioni più rigorose, alla conferenza stampa e in tutte le comunicazioni seguenti, Randi accusò e ridicolizzo il loro lavoro. Passò del tutto inosservato che i ricercatori del McDonnell non avevano mai fatto alcuna asserzione formale che i due sedicenti psichici producessero fenomeni psi. In seguito, alcuni noti commentatori scientifici, come William Broad del New York Times, osservarono che avendo agito Randi come psicologo, il suo burlesco esperimento l’avrebbe probabilmente portato ad avere problemi con il comitato etico dell’American Psychological Association.
Al convegno della Parapsichological Association nell’83 il Progetto Alpha fu aspramente condannato da alcuni colleghi di Randi che partecipavano per discutere come i prestigiatori potessero collaborare con i parapsicologi. Nonostante il contrastante giudizio etico, il Progetto Alpha viene ostentato dai membri dello CSICOP come uno dei suoi maggiori successi.** Naturalmente la reale funzione dello CSICOP era la costituzione di una lobby che portasse avanti un punto di vista preciso. Certamente un organizzazione del genere ha una sua efficacia visto che pochi potrebbero negare che vi è spesso bisogno di contrastare la pubblica credulità. Ma qualcosa nella linea CSICOP abbandonò l’oggettivo spirito critico della scienza e adottò un approccio di “blocco ad ogni costo” rispetto a qualsiasi tematica innovativa sui limiti della scienza. Fortunatamente la controversia scientifica sulla parapsicologia non verrà risolta nelle conferenze stampa o attraverso i mezzi di comunicazione, ma esclusivamente nelle sedi deputate a tale scopo.
La scienza è un meraviglioso sistema auto correttivo. Se vi sono errori o cattiva qualità scientifica, ciò verrà svelato durante il corso delle cose. La scienza non ha bisogno di guardiani Che veglino i cancelli. I parapsicologi non chiedono altro che i loro esperimenti, i loro metodi, i loro dati vengano esaminati senza distorsioni o malintendimenti, senza pregiudizi o preconcetti.
Il lavoro che esamineremo nella Parte Seconda rappresenta la più vasta raccolta di recenti ricerche parapsicologiche. Per ogni area considereremo l’evidenza ed esamineremo ciò di cui la critica ragionevole terrebbe conto. In alcune aree vedremo che i risultati sono carenti, ma questo non significa che tutto debba venire rinnegato o rifiutato.
In altre aree l’evidenza dei fenomeni psi è molto forte e gli scienziati incominciano a vedere reali progressi. Quando farete le vostre valutazioni dei dati, cercate di resistere alla tentazione di dividere ciò che è “vero” da ciò che “non è vero”; la sola questione è quella di stabilire se l’indagine scientifica è valida.
* Nell’89 sul Journal of Scientific Exploration (vol. 3 n. 1). il prof. Henry H. Bauer del politecnico della Virginia e dell’università statale, riporta uno scambio di corrispondenza con Frazier nella quale l’editore di SkepticaI Inqirer argomenta che “l’obiettivo della rivista non è di considerare quali evidenze possano essere palesate dalle anomalie, ma di contraddirle”. La frase è di Bauer.
** Qualcuno potrebbe chiedersi se lo CSICOP fosse in grado di condurre una qualsiasi “indagine scientifica” come implica la sua stessa denominazione. La risposta sembrerebbe nettamente negativa. Lo CSICOP ha condotto un’unica indagine programmata su ciò che potrebbe essere definito un’asserzione paranormale: le osservazioni dei medici francesi Michel e Fancoise Guaquelin relative al fatto che la nascita dei campioni sportivi sembrasse coincidere inusualmente, ma regolarmente, con un regolare posizionamento del pianeta Marte nel cielo. Nel ’77 lo CSICOP riesumò questa controversia su The Humanist, e Kurtz organizzò un comitato composto da lui stesso e da due altri membri con conoscenze astronomiche e statistiche per condurre certi test di controllo in risposta al lavoro dei due medici francesi. Una Serie di interventi di Skeptical Inqiurer negò il legame ipotizzato. Dopo la pubblicazione di questi articoli, Dennis Rawlins (che era un membro del comitato esecutivo dello CSICOP) pubblicò una dura denuncia delle manipolazioni delle indagini da parte dello CSICOP. Rawlins asserì che non solo Kurtz e i suoi soci manipolarono i dati ma dimostravano grande incompetenza. Quando Rawlins cercò di portare la questione a conoscenza degli altri membri del CSICOP i tre elaborarono una massiccia azione a copertura del loro operato. L’indignazione che ne seguì portò a numerose defezioni da parte di membri autorevoli del comitato e a numerosi esposti di ricercatori che in precedenza erano stati membri dello stesso CSICOP. Da questo fiasco il comitato non si riebbe più, cessando di intraprendere altre indagini scientifiche. (Per una storia dello CSICOP, incluso l’affare Gauchelin vedi il capitolo “Skeptics and the New Age” nel libro Enciclopedia della New Age. di J. Gordon Melton. Jerome Clark e Aidan A. Kelly, Gail Research Detroit 1990, pag. 417-427).
Richard S. Broughton, Ph. D. è direttore di ricerca all’Institute for Parapsychology di Durham, nel North Carolina. E’ stato presidente della International Parapsychological Association, l’organizzazione internazionale che riunisce i ricercatori del settore.
L’ottanta per cento degli americani sostiene di aver avuto un esperienza di tipo parapsicologico. Ma l’esperienza ESP (percezione extrasensoriale), psicocinesi, reincarnazione ed esperienze fuori del corpo, può essere scientificamente provata? Secondo il dottor Richard S. Broughton, autore di questo illuminante libro, centinaia di prove lo confermano. E, per la prima volta, nel suo volume esse vengono riunite ed esaminate in modo rigoroso ed imparziale. Un lavoro suggestivo e documentato, che illustra la storia e l’evoluzione della parapsicologia e ne sancisce la legittimità scientifica, delimitandone l’ambito, classificando le differenti tipologie di esperienze psichiche e spiegando con chiarezza che cosa sia dimostrabile in laboratorio.
Nel nucleo centrale della trattazione, Broughton fa il punto sulle più recenti conquiste della ricerca e sulle più aggiornate tecniche per testare i fenomeni: dai classici esperimenti con le carte ESP agli approfondimenti nel campo del poltergeist. Inoltre, allarga il discorso ad altri paesi chiamando in causa anche la Russia e la Cina per verificarvi i progressi registrati dagli studiosi. Infine, analizza le possibili, molteplici applicazioni di questa disciplina nel settore terapeutico, giudiziario ed archeologico. Arricchito da un inserto illustrato, un importante, esauriente e preciso testo di riferimento. (Parapsicologia Scienza Contestata)