di Marisa Menna
La Lama X è rappresentata dalla Ruota della Fortuna chiamata anche Ruota del Destino e chiude il primo ciclo di numeri decimali.
La Ruota della Fortuna simboleggia il ciclo del destino, l’ordine, l’estensione, il tempo e la durata dell’intero giro. Nel processo circolatorio dell’opera alchemica è l’ascesa e la discesa, la sublimazione e la coagulazione, l’uno che si muove nell’altro fino alla sintesi nel centro nascosto.
La Ruota simboleggia il movimento continuo di tutte le cose. La ritroviamo anche nella tradizione celtica, in particolare attraverso l’immagine di Taranis, il “dio della ruota”, il nostro Giove. In tutte le civiltà la incontriamo sottoforma della ruota dello zodiaco.
Osservando la Lama il nostro sguardo è attratto dal centro della carta rappresentato dal fulcro di tutto il meccanismo della Ruota. Tutto ruota al centro della carta e alla manovella che mette in moto questo strano congegno della ruota.
L’obiettivo dell’essere umano è raggiungere l’unità tramite il dualismo, quindi unire gli opposti di se stesso.
Le potenzialità sviluppate sinora e il bagaglio di conoscenze acquisite permetteranno di saper attendere le occasioni fortuite, donando il giusto distacco dalle situazioni.
Il saper osservare e il saper comprendere le geometrie degli eventi induce a riconoscere i momenti in cui poter interagire con le situazioni e i momenti in cui è meglio stare fermi e semplicemente osservare.
Simbologia del numero Dieci
Il Dieci chiude il primo ciclo di numeri decimali. E’ un numero pari ed è composto da due cifre: 1 e 0. Contiene dentro di se tutte le possibili relazioni numeriche.
Secondo Pitagora è il numero perfetto e costituisce il Tetraktys che è la somma aritmetica dei primi quattro numeri posizionati a formare una piramide.
Questo numero lo troviamo nei Comandamenti, nel voto massimo a scuola, nelle dita delle mani e in tanto altro.
Indica la totalità, il compimento, il successo raggiunto, la perfezione, la pienezza e la realizzazione finale ma indica anche il cambiamento che permette all’iniziato di evolvere e farlo crescere elevandosi spiritualmente.
Il numero 10 è il risultato della somma di 5+5, nei tarocchi la Lama 5 è rappresentata dal Papa la duplicazione di questa carta simboleggia ciò che questa lama rappresenta applicata al reale.
I numeri finora analizzati sono collegati anche alle Sephirot e le dieci Sephirot corrisponderebbero ai dieci nomi segreti di Dio.
La Decima Sephiroth in particolare è Malkut, il Regno, che richiama l’intelligenza splendente, e corrisponde alla lettera ebraica JOD, collegata al segno zodiacale della vergine, raffigura simbolicamente proprio questa lama. Il profumo associato è quello del Dittamo di Creta, un’erba utilizzata sin dall’antichità per curare molti mali. Secondo le ultime ricerche infatti questa erba è ricca di antiossidanti, antibatterica, antifungina, antispasmodica e digestiva.
Malkut risolve tutti gli opposti ed è il riflesso della prima Sephirot, Kether.
Riproduce l’ultima fase dell’Alchimia, la trasformazione in oro. Il Regno Materia che rappresenta indica che è arrivato il momento di capovolgere la realtà armonizzando i contrasti per tornare all’unità. Il suono Malkut ha in sé qualcosa di oscuro e richiama la fase oscura della Grande Opera da cui è necessario per morire per rinascere a nuova forma e tramutarsi quindi in oro.
Simbologia della Carta
Ricordatevi bene,
bambini miei,
che non esiste niente di costante se non il cambiamento.
Buddha
In tutte le versioni lo sguardo di chi osserva questa carta è catturato dal suo centro, il fulcro che fa muovere l’intero meccanismo della ruota.
Il centro simbolicamente rappresenta il punto di partenza per il vero cambiamento. Si è sempre in perenne mutamento come le onde del mare anche se ci sembra di esser fermi. Comunque venga raffigurata, questa immagine ha una ruota su cui sono posizionati tre animali: il primo che tende a salire, il secondo a rimanere immobile e il terzo a scendere.
La Ruota nei tarocchi marsigliesi è rappresentata con sei raggi, bianchi o gialli verso la parte esterna, blu verso la parte interna e il perno è di color rosso. Richiamando la simbologia dei colori, per svolgere il suo ruolo deve essere pura, ricca di fermezza e di energia creativa.
Sulla Ruota si trovano tre personaggi in movimento e in fasi diversi della loro esistenza.
L’animale a destra, secondo molti studiosi è rappresentato da Anubi, ha un movimento ascendente sulla ruota. Lascia la sua parte selvaggia per raggiungere una natura umana ed è spinto verso l’alto, ispirato dallo spirito e dall’intelligenza. Il suo corpo è giallo, nudo e coperto solo da una giacca blu e rossa. Con volontà ed energia creativa cerca di trasformarsi, aiutato dal movimento della ruota.
In alto si trova la Sfinge, è posizionata su un supporto in cima alla ruota. La figura è completamente colorata di azzurro e possiede sembianze di scimmia. Ha un mantello rosso che richiama l’energia creativa. Sul capo ha una corona d’oro a 5 punte, impugna una spada bianca, simbolo della giustizia divina e vuol ricordare che il Destino è sempre pronto a colpire in modo inspiegabile.
L’animale a sinistra, Tifone, è nudo e coperto solamente da un gonnellino, scende verso il basso alla ricerca di forma di vita elementare, spinto da bassi istinti e dal movimento della ruota.
I giri della ruota e le varie posizioni degli animali raffigurati stanno a significare che nessuna posizione è quella adatta e permanente. La ruota è veloce nel suo giro e i cambiamenti provocati possono addirittura essere violenti.
Questa carta raccoglie tutte le caratteristiche in sé dei numeri da 1 a 9 per questo il 10 è considerato un numero perfetto.
Sotto il simbolo della Ruota della Fortuna si intende esprimere l’allegoria del ciclo del mese lunare, i cicli delle generazioni, la trasformazione dei 4 elementi (terra, aria, acqua e fuoco).
La Ruota rappresenta tradizionalmente l’Universo, il cosmo: contiene, racchiude e include il Tutto. Non ha inizio e fine, è come il cerchio, per questo è il simbolo della totalità.
Richiamando il movimento perpetuo, la ruota mette gli uomini di fronte al fatto che le cose sembrano apparentemente ripetersi.
L’eternità può essere conquistata passando dalla circonferenza al centro, l’uomo deve camminare lungo i raggi per passare da movimento convulso alla pienezza interiore raggiungendo il centro.
La rappresentazione che ne da Oswald Wirth è ricreata grazie al simbolismo di Eliphas Levi.
La carta ha due ruote centrali, una blu all’interno di una ruota rossa, che girano in direzione opposte, l’una rispetto all’altra. I raggi delle due ruote sono sette come sette erano in origine i pianeti astrologici.
Perfettamente al centro della carta vi è una manovella gialla che ha il potere di mettere in moto questa ruota del Tempo, accompagnando l’Uomo dalla giovinezza fino alla fine della Vita.
L’intera struttura è retta da due navicelle, una rossa e una verde, fluttuanti sul Caos primordiale a forma di mezzaluna di Iside, la Madre di tutti gli esseri.
All’interno della carta sono illustrate 4 figure: il Serpente, l’uomo-cane, la Sfinge, il Tifone.
Iniziando dal basso incontriamo i due Serpenti che si ergono dalle due navicelle e rappresentanti con colori differenti, il principio maschile, il rosso, il movimento e il principio femminile, il verde, la sensibilità. Sono la base per reggere l’intera struttura in movimento, senza il loro equilibrio l’intero meccanismo rischia di affondare.
Anubi è la figura ascendente. E’ una divinità egizia dei riti funerari e guida le anime nell’aldilà, qui ha in mano il caduceo ermetico. La sua forza è una forza creatrice e luminosa.
La Sfinge: Tutto il movimento della ruota è governato dalla sfinge, che rappresenta il principio di equilibrio. La sua forza stabile impugna la spada della Giustizia, necessaria per portare equilibrio tra le forze che si contengono spazi e tempi.
La Sfinge rappresenta lo Zolfo per gli Ermetisti perché ha quattro colori differenti, come quattro zone del corpo diverse l’una dall’altra e anche per questo la figura rappresenta l’insieme dei 4 elementi e dei 4 comandi della Tavola Smeraldina: Sapere – Tacere – Volere – Osare.
Wirth fa riferimento anche ai 4 animali della visione di Ezechiele che sono i simboli dei 4 evangelisti: San Giovanni – l’Aquila, San Matteo – l’Uomo, San Luca – Toro, San Marco – il Leone. La Sfinge è qui padrona dei segreti più ancestrali, resta in perfetto equilibrio nonostante tutti i movimenti opposti e contrari l’uno all’altro che avvengono navigando nel grande oceano della Vita.
Il Tifone, figura discendente, richiama gli abissi profondi e le forze passive per la sua struttura e per come è illustrato. Evoca l’inverno, la lentezza della società nello svilupparsi e nel risvegliarsi. La sua posizione è opposta a quella di Anubi come opposti sono anche i colori con cui sono illustrati. Qui Tifone è la forza repressa che quando è pronta ad esplodere riposta il tutto al Caos originario. Rappresenta il periodo più temibile, assimilabile al fallimento, alla caduta e alla regressione.
Secondo la filosofia ermetica in questa carta è necessario comprendere che bisogna tenersi al di fuori della corrente che trascina le folle, l’ermetista sa il momento in cui deve agire, sente il segnale che ordina l’azione e arriva al momento giusto.
Questa carta promette riuscita nella vita pratica a chi sa applicare le facoltà intuitive.
La composizione e la descrizione che ne da Aleister Crowley è altamente avanzata. In primo luogo la carta è attribuita a Giove che rappresenta non solo la fortuna ma in modo più approfondito il fattore incalcolabile. Troviamo raffigurato l’Universo in tutto il suo aspetto di continuo cambiamento.
Nella riproduzione troviamo le stelle del firmamento in alto completamente diverse tra loro nella forma ma ben bilanciate nel loro apparente disordine, da cui scaturiscono fulmini che sono capaci di distruggere ma anche di generare. Anche qui troviamo una ruota al centro della carta su cui ci sono le tre figure (Ermanubi, la Sfinge, e il Tifone) che governano il movimento completo dei fenomeni.
Crowley associa le tre figure a ciò che il sistema induista definisce Gunas: Sattva, la calma, l’intelligenza e l’equilibrio, Raja, l’energia, il fuoco, l’agitazione, e Tama, l’oscurità, l’ignoranza e la morte. Uno dei più importanti aforismi della filosofia induista è, non a caso, “I Guna ruotano”, ciò significa che nulla può rimanere in qualsiasi fase in cui uno di questi Guna è predominante.
I Guna sono rappresentati nella filosofia occidentale dallo zolfo (la Sfinge), dal mercurio (Ermanubis) e dal sale (Tifone).
Al centro di tutto questo vi è la ruota sospesa a dieci raggi come il numero delle Sephirot, l’essere umano passando attraverso i dieci raggi deve raggiungere la stella posizionata al centro della ruota. La stella rappresenta il raggiungimento di tutti gli equilibri, la comprensione delle materie e dei sensi “altri”, la luccicanza del vero Sapere.
Interpretazione della carta
Questa carta consente ampie interpretazioni e dipendono tutte sia dall’esperienza del consultante sia dalle carte che circondano la Lama X, è importantissimo quindi osservare il disegno delle carte nella sua complessità, i colori che preponderanti, le sensazioni che si ricevono, i numeri rappresentati e le figure.
L’obiettivo della ruota è creare il giusto movimento attraverso l’unione degli aspetto materiali, emozionali e intellettuali che sostengono il ciclo vitale. Solamente attraverso questo movimento si raggiungerà l’equilibrio che porterà al successo.
Nella decima Tavola Smeraldina di Thot è scritto:
“Io scoprii che il tempo si muove lungo strane direzioni..Io scoprii che solo movendomi verso l’alto e nel modo giusto avrei potuto essere libero dal tempo e dal movimento. Io tornai indietro fuori del mio corpo, movendomi nel mondo che col tempo mi cambiò. Strane visioni ebbi nei miei viaggi, molti misteri che mi si aprirono allo sguardo. Sì io vidi la nascita dell’uomo, imparai dal passato che non c’è niente di nuovo. Cerca, O uomo, di imparare il sentiero che conduce attraverso gli spazi che si sono formati indietro nel tempo. Non dimenticare, O uomo, con tutte le tue ricerche che la Luce è il traguardo che devi cercare di raggiungere…Cerca la sorgente, la fine della tua meta.”
E ancora: “La conoscenza è magia ed è la sola legge. Non abbiate paura del potere dentro di voi poiché esso segue la Legge come le stelle nel cielo.”
L’interpretazione della carta richiama il rinnovamento, l’enigma, la soluzione, lo sblocco.
Attitudine alle invenzioni e alla creazione. Iniziativa, acume, riuscita grazie al saper afferrare le opportunità che il destino ci pone davanti. Spontaneità. Fortuna, ambizione invenzioni, scoperte.
Questa lama promette riuscita nella vita pratica a chi sa applicare le facoltà intuitive apprese grazie alla lama della Papessa.
Conclusione
La Ruota invita a riflettere sull’inesorabile alternarsi di successi e ricadute, allegria e amarezza, ci posta al cambiamento e all’accettazione del vero cambiamento.
Il centro della Ruota rappresenta l’eternità, tutto ruota intorno a questo nucleo, il centro raffigura il punto di partenza per il cambiamento.
La ruota rappresenta anche il cerchio della vita, tutto quello che finisce, inizia e tutto quello che inizia finisce. I cambiamenti veri quando avvengono s’innescano improvvisamente e repentinamente, dobbiamo attendere pazienti e comprendere ciò che sta accadendo prima di, eventualmente, decidere di agire.
La Ruota del Destino è il raggiungimento dell’unione degli opposti, il raggiungimento dell’Opera alchemica della trasmutazione da pietra grezza in Oro, esser riusciti quindi ad aver preso la forza necessaria per la trasformazione nella vera essenza dell’intelligenza splendente.
BIBLIOGRAFIA
Chiavi Maggiori e Clavicole di Salomone, Elifas Levi, Edizioni Atanòr;
Dizionario dei Simboli dei Miti e delle Credenze, Corinne Morel, Giunti Editore;
Dogma dell’Alta Magia, Eliphas Levi, Edizioni Atanòr;
Esegesi sui Tarocchi, Leonardo Scotto Di Fraca;
Enciclopedia dei Simboli, Hans Biedermann, Garzanti;
Frammenti di un insegnamento sconosciuto, P. D. Ouspensky, Astrolabio-Ubaldini Editore;
I numeri sacri della tradizione pitagorica massonica, Arturo Reghini, Casa Editrice Ignis;
I Tarocchi, Oswald Wirth, Edizioni Meditarrenee;
Il castello dei destini incrociati, Italo Calvino, Oscar Mondadori;
Il gioco dei tarocchi, Antoine Court de Gébelin;
Il Simbolismo Ermetico, Oswald Wirth, Edizioni Mediterranee;
Il Tarocco, il simbolo, gli arcani, la divinazione, Joseph Maxwell;
Il Tarocco egizio, Aleister Crowley;
Introduzione allo studio del tarot, di Paul Foster Case;
L’Apprendista, di Oswald Wirth, Edizioni Atanor;
La simbologia massonica, Jules Boucher, Atanor;
La Via dei Tarocchi, Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa, Feltrinelli Editore;
Simboli della scienza sacra, René Guénon, Adelphi Editore;
Storia della Magia. Dalle origini ai giorni nostri. Richard Cavendish, Armenia Editore;
Tarocchi, A.E.Waite, Lo Scarabeo;
Tavole Smeraldine di Thot;
Tecniche dell’unione e del Risveglio®, di Umberto Di Grazia
The book of Symbol, Reflections on Archetypal Images, Taschen.
Leggi anche:
Tarocchi, I – Il Mago
Tarocchi, II – La Papessa
Tarocchi, III – L’Imperatrice
Tarocchi, IV – L’Imperatore
Tarocchi, V – Il Papa
Tarocchi, VI – L’Innamorato
Tarocchi, VII – Il Carro
Tarocchi, VIII – La Giustizia
Tarocchi, IX – L’Eremita