Schwartzreport 5/ 11/ 08
L’acido folico e altri tipi di vitamina B non aiutano a prevenire il cancro
SERENA GORDON, Reporter – HealthDay News/Washington Post
Alcune ricerche recenti hanno dimostrato che l’uso dell’acido folico o di altri integratori a base di vitamina B non giocano un ruolo significativo nella prevenzione del cancro, contrariamente a come la ricerca aveva finora sostenuto.
Il Dr. Shumin Zhang, che ha coordinato la ricerca, sostiene che nelle donne esposte al rischio di malattie cardiovascolari, l’acido folico e le vitamina B6 e B12 non avrebbero alcun tipo di effetto sul rischio di ammalarsi di cancro, né benefico né dannoso.
La scoperta che dei livelli adeguati di acido folico nelle donne aiuterebbero a prevenire anomalie congenite, aveva fatto in modo che il governo autorizzasse sin dal gennaio 1998 l’aggiunta di acido folico ad alimenti come cereali e pane.
Attualmente circa 1/3 della popolazione americana adulta assume quotidianamente integratori multivitamici a base di acido folico e vitamine B6 e B12. Da un lato alcune ricerche avevano dimostrato che tali sostanze potrebbero aiutare a proteggere il nostro organismo dal rischio del cancro, mentre dall’altro uno studio aveva ipotizzato che tali integratori possono addirittura aumentare le possibilità di ammalarsi.
Per far fronte alle crescenti preoccupazioni, Zhang e i suoi colleghi ricercatori hanno riesaminato tutti i dati osservando circa 5.000 donne di età superiore ai 42 anni, tutte con preesistenti malattie cardiache o esposte a tale rischio.
Alle donne che partecipavano all’esperimento furono somministrati in maniera casuale integratori contenenti 2,5 mg di acido folico, 50 mg di vitamina B6 e 1 mg di vitamina B12 oppure un placebo. L’esperimento è durato più di 7 anni, da aprile 1998 a luglio 2005.
Durante tale periodo, 379 donne hanno sviluppato un tumore invasivo, di cui 187 appartenenti al gruppo del trattamento attivo e 192 a quello a cui veniva somministrato il placebo. Tra le donne ammalatesi di cancro, 154 furono colpite da tumore al seno, 70 sottoposte al trattamento medico e 84 al placebo. Nessuna di queste differenze fu considerata statisticamente rilevante.
Tuttavia, quando i dati furono suddivisi in base all’età, i ricercatori notarono che tale fattore era ciò che aveva protetto le donne sottoposte al trattamento con gli integratori. Secondo Zhang la risposta starebbe nel fatto che le donne più anziane hanno solitamente un bisogno maggiore di questo tipo di nutrienti. Questo risultato va però interpretato con molta cautela perché la ricerca non è realizzata basandosi sulle differenze d’età. Per dimostrare l’importanza di questo fattore, sono necessari ulteriori studi.
Il Dott. Zhang sostiene che l’acido folico rappresenta sicuramente un elemento essenziale per le donne, soprattutto per quelle che hanno in programma una gravidanza, perché è stato provato che tale sostanza contribuisce a ridurre i rischi di anomalie congenite. Ma per quanto riguarda il collegamento che potrebbe esserci tra l’età delle donne e i rischi di ammalarsi di tumore, l’acido folico e le vitamine B non sembrano avere alcun effetto né positivo né negativo.
Traduzione a cura di: Rita Mazzella