[Grazie al lettore Russell Targ per avermi inviato questo articolo.]

di ANAHAD O’CONNOR The New York Times

Per la maggior parte delle persone che prendono antidepressivi, il rischio di avere un calo di desiderio sessuale sembra un sacrificio meritevole per i benefici dei farmaci. 70 % dei pazienti che prendono antidepressivi rapportano effetti collaterali sessuali e il numero è aumentato da quando il Prozac è stato presentato nel 1980. L’anno scorso, secondo le statistiche, i medici americani hanno prescritto antidepressivi a 213 milioni di persone.

La domanda è se quello che viene considerato come effetto collaterale dei farmaci, e dovrebbe essere poco più di un fastidio, avrebbe conseguenze più serie, facendo perdere anche l’abilità di sperimentare l’amore romantico?
Il Dott. Helen E. Fisher, un antropologo a Rutgers, suggerisce che gli antidepressivi impiegati per aumentare i livelli di serotonina nel cervello possono disgregare i circuiti neurali coinvolti con il desiderio, con l’amore romantico e l’affetto. “Sappiamo che nascono dei veri problemi sessuali associati con i farmaci che migliorano i livelli di serotonina. Quando un farmaco riduce in una persona il desiderio sessuale sta mettendo in pericolo anche la sua capacità di innamorarsi ”ha detto Dott. Fisher, autore del libro “Perché Amiamo: La Natura e la Chimica del Amore Romantico” (2004).
Il Dott. Fisher ed un suo collega, il Dott. Anderson J. Thomson Jr., hanno studiato il cervello delle persone innamorate e analizzato attentamente il fenomeno in una ricerca fatta negli ultimi 25 anni sulla base neurologica dell’amore romantico. Il fenomeno coinvolge tre sistemi del cervello, tutti collegati, dicono i ricercatori, con il controllo del desiderio, dell’attrazione e dell’affetto. Ciascuno adopera un set diverso di ormoni. Il desiderio è alimentato da androgeni ed estrogeni. L’affetto è controllato dalla ossitocina e vasopressina. E l’attrazione, dicono loro, è guidata dai livelli alti di dopamine e nor-efinefrina, così come dai livelli bassi di serotonina. Di conseguenza, l’aumento dei livelli di serotonina provocato dagli antidepressivi può paralizzare il desiderio sessuale ma può anche aggiustare uno squilibrio fra i tre sistemi.
Il Dott. Fisher e il Dott. Thomson pubblicheranno i risultati scientifici della loro ricerca sull’argomento entro la fine di questo anno.
Ci sono due linee di pensiero su questo argomento, ha detto Dott. Thomson, psichiatra del Virginia University.
“La prima è la frequenza bene-documentata di effetti collaterali sessuali. Quando si parla con i pazienti che sono affetti dal calo di desiderio e si chiede loro come avviene il fenomeno, si scopre che questo ha un’enorme impatto sulla loro vita romantica”. Spesso, il cambio è sottile. I medici sottolineano il caso delle persone che trovano gradualmente una diminuzione delle loro emozioni e dell’abilità di vedere le caratteristiche attraenti degli altri. I ricercatori fanno anche l’esempio dei casi estremi delle persone che perdendo il desiderio sessuale perdono all’improvviso anche l’interesse romantico.
“Ognuno è diverso. Certe persone sono così legate che sicuramente in questo caso per loro non cambierà niente. Comunque si deve essere consapevoli del fatto che questi farmaci smussano le emozioni, incluse quelle positive che hanno come componente centrale l’amore romantico” afferma il Dott. Fisher.

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