Le cellule staminali possono curare le malattie della cornea

Schwartz Report 04 giugno 2009

LEIGH DAYTON, giornalista scientifico – The Australian (Australia)

Traduzione a cura di Paola M.

Un ringraziamento a Damien Broderick, PhD.

cellule staminaliTre australiani hanno riacquistato la vista grazie alle proprie cellule staminali abbinate a comuni lenti a contatto.

I ricercatori hanno oggi dichiarato al giornale “Transplantation” che, sebbene la nuova tecnica sia stata usata per far regredire le malattie della cornea che provocano cecità, essa rappresenta un trattamento veloce, indolore ed economico anche per altre patologie della vista. Potrebbe rivelarsi utile anche per riparare la pelle danneggiata.

Il leader del gruppo di ricerca, lo scienziato di cellule staminali dell’UNSW Nick Di Girolamo, ha affermato: “Siamo piuttosto eccitati. Non sappiano ancora se (la correzione della vista) rimarrà stabile, ma se così fosse sarebbe fantastico”.

Secondo il membro del gruppo Stephanie Watson – chirurgo oftalmico presso il Prince of Wales Hospital di Sidney – due dei tre pazienti curati erano giuridicamente ciechi dall’occhio sottoposto al trattamento; ora possono leggere lettere di grandi dimensioni sulla tabella optometrica. Il terzo, che riusciva a leggere le primissime righe della tabella, è ora in grado di superare il test della vista per la patente di guida.

Sebbene siamo solo all’inizio, ha commentato Peter McCluskey, oftalmologo dell’Università di Sidney e direttore del Save Sight Institute, “penso che tutto ciò sia molto eccitante, innovativo e originale”.

Il dottor Di Girolamo ha raccontato che l’idea di abbinare le cellule staminali alle lenti a contatto proviene da un oftalmologo e co-autore del POWH, Minas Coroneo, che ha suggerito di inserire le cellule staminali della cornea, la parte anteriore dell’occhio, sulle lenti a contatto.

Per ottenere le cellule staminali, la dottoressa Watson ha prelevato meno di un millimetro di tessuto dalla cornea di ogni paziente. Assieme ai colleghi del POWH e dell’UNSW, ha poi coltivato le cellule staminali derivanti da questo tessuto su grandi lenti a contatto.

Le ha quindi applicate sulla superficie corneale dei pazienti e, nel giro di 10-14 giorni, le cellule staminali hanno iniziato ad attaccarsi alla cornea riparando le cellule danneggiate. Soddisfatta del lavoro svolto dalle cellule staminali, la dottoressa ha così rimosso le lenti e i pazienti hanno riacquistato la vista, effetto che dura ormai da 18 mesi.

Il dottor Di Girolamo ha dichiarato che il gruppo sta cercando forme di finanziamento per continuare il progetto, che secondo lui sarà ben accolto soprattutto nelle nazioni povere: “È una tecnica semplice e tollerabile, e non necessita di apparecchiature sofisticate, se non di un chirurgo oftalmico e di un laboratorio per la coltura delle cellule staminali”.


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