SchwartzReport del 22.01.2008 – (traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella)
GEOFFREY LEAN, Environment Editor – The Independent (U.K.)
Nuovi studi hanno evidenziato come le radiazioni provenienti dai telefoni cellulari ritardano e riducono il sonno oltre a causare mal di testa e senso di confusione.
La ricerca, finanziata dalle stesse compagnie telefoniche, mostra che l’uso del telefono cellulare prima di andare a letto fa sì che si impieghi molto tempo prima di riuscire a raggiungere uno stadio di sonno profondo e che tale stadio dura molto meno.
Le scoperte sono particolarmente allarmanti per bambini e adolescenti, molti dei quali utilizzano abitualmente il telefono cellulare fino a tarda notte e sono la categoria che ha maggiormente bisogno di riposo. La mancanza di riposo può causare cambiamenti di umore e di personalità, sintomi del Disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività, depressione, mancanza di concentrazione e scarso rendimento scolastico.
Lo studio condotto dagli scienziati del Karolinska Institute, dell’Università di Uppsala in Svezia, della Wayne State University in Michigan, negli USA è quello più esaustivo in questo ambito.
Pubblicato dall’Istituto del Massachusetts del Simposio per il Progresso tecnologico nella ricerca elettromagnetica e finanziato dal Forum dei produttori di telefonia mobile, che rappresenta le principali aziende produttrici, tale studio ha sollevato forti preoccupazioni tra gli esperti del sonno, uno dei quali ha affermato che “è ormai chiaro” che le radiazioni “danneggiano profondamente il sonno”.
Gli scienziati hanno osservato 35 uomini e 36 donne tra i 18 e i 45 anni. Alcuni sono stati esposti a radiazioni che simulavano esattamente quelle provenienti dall’uso dei telefoni cellulari; altri sono stati esposti alle stesse precise condizioni, ma senza ricevere del tutto le radiazioni.
Le persone che avevano ricevuto le radiazioni impiegavano più tempo per raggiungere uno stadio di sonno profondo e, una volta raggiunto, tale stadio durava molto meno. Gli scienziati hanno potuto così concludere che “lo studio indica che durante l’esposizione in laboratorio a segnali wireless da 884 MHz, i componenti del sonno considerati importanti per il recupero dal logorio giornaliero subiscono un’influenza negativa.”
Il Forum dei produttori di telefonia mobile, in notevole imbarazzo, ha cercato di minimizzare i risultati, sostenendo l’inconcludenza dei risultati dello studio.
Il Pr. Bengt Arnetz, tuttavia, che ha condotto lo studio, afferma “che i risultati evidenziano gli effetti notevoli che l’esposizione ai telefoni cellulari possono avere sul cervello.”
Egli ritiene che le radiazioni possono attivare il sistema di tensione del cervello, “aumentando la concentrazione delle persone ma diminuendo la loro capacità di ridurla e addormentarsi”.
Circa la metà delle persone osservate ritiene di essere “elettrosensitiva”, riportando sintomi come il mal di testa e una ridotta funzione cognitiva dall’uso dei telefoni mobili. Tuttavia hanno dimostrato di non essere capaci di affermare se siano o meno stati esposti alle radiazioni nel corso del test.
Ciò rafforzerebbe le conclusioni dello studio, escludendo che la consapevolezza dell’esposizione possa influenzare i modelli. Le industrie produttrici sostengono che le radiazioni non avrebbero effetti misurabili.
Alcune di esse, in uno studio ampiamente pubblicizzato presso la Essex University, avrebbero scoperto che le persone che sosterebbero di essere elettrosensitive non sarebbero in realtà in grado di distinguere se in laboratorio siano stati sottoposti alle radiazioni o meno e questo pertanto significherebbe che non ne avrebbero subito le conseguenze.
I critici hanno attaccato la metodologia degli studi ma le nuove scoperte assestano loro un serio colpo, perché dimostrano in modo piuttosto evidente che le radiazioni hanno sicuramente un effetto anche se le persone non sono in grado di dire se abbiano subito o meno l’effetto delle radiazioni.
Tale studio, inoltre, si aggiunge ad altre ricerche recenti. Una di esse, basata sull’osservazione per circa un anno di 1.656 adolescenti di origine belga, ha dimostrato che la maggior parte di loro utilizza il telefono cellulare dopo essere andati a letto. Lo studio conclude che quelli che avrebbero quest’abitudine più di cinque volte a settimana hanno molte più probabilità di essere “molto stanchi” di quelli che lo farebbero per una volta a settimana.
Il Dr. Chris Idzikowski, responsabile dell’Edinburgh Sleep Centre, afferma che “ormai è chiaro che l’esposizione ai telefoni cellulari un’ora prima di andare a letto influenza notevolmente la nostra capacità di riposare.”
Il Dr. William Kohler del Florida Sleep Institute ha poi aggiunto che “tutto quello che disturba l’integrità del nostro sonno ha delle potenziali conseguenze negative nella vita diurna, come il lamentarsi, difficoltà di concentrazione e, nei bambini, iperattività e problemi di comportamento.”
David Schick, direttore generale di Exradia, che produce dispositivi di protezione contro le radiazioni, si è rivolto ai ministeri per lanciare una “indagine pubblica formale” sugli effetti della telefonia mobile.