Una recente ricerca afferma che i raggi X sono responsabili per migliaia di tumori che provocano la morte ogni anno. La diagnosi fatta con tecnologie basate sui raggi X può essere molto utile ma si dovrebbe usare il meno possibile. Ammy Berrington dell’Università Oxford afferma che,l’impiego di questo metodo di diagnosi per rilevare i tumori è di enorme utilità e in questi casi il beneficio supera i rischi.

Peter Herzog dell’Università tedesca Ludwig Maximillians,afferma che piú di un terzo delle radiografie fatte con questa procedura sarebbe da escludere, valutando il rapporto rischi-benefici.

I raggi X sono una delle fonti piú nocive di esposizione alle radiazioni sia nel impiego radiologico che tomografico.Ammy Berington e Sarah Darby hanno condotto una ricerca per aggiornare quella precedente fatta da Dole e Peto nel 1981 sui rischi di esposizione ai raggi X e i risultati hanno rilevato che piú di 18500 casi di cancro segnalati in oltre 15 nazioni sono da attribuire a questo eccesso diagnostico.

Le percentuali variano da 0,6 in Gran Bretagna a 0,9 in USA e 3,2 in Giappone.

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