NewsAi.it, testi e immagini dell’intelligenza artificiale
Il primo news site italiano realizzato con contenuti generati dall’AI
Di Valter Darmon
Erano nate per aiutare gli uomini nel lavoro, stanno finendo per sostituirli. Le macchine sono prodotti degli uomini: ma può un prodotto rendere superfluo il produttore? È esattamente la prospettiva verso la quale ci stiamo incamminando, anzi ci siamo già dentro. Non si tratta di un giudizio morale, ma di una mera constatazione. Il più sofisticato dei prodotti umani, l’intelligenza artificiale, sta investendo le società tecnologicamente avanzate come uno tsunami.
Lo sviluppo e la diffusione dell’AI (OpenAI è forse il protagonista principale, ma certo non l’unico, della rivoluzione in atto) porterà presumibilmente alla scomparsa, o comunque al pesante ridimensionamento, di molte figure professionali: scrittori (sono già migliaia i libri scritti dai chatbot), fotografi, traduttori, disegnatori, copywriter, operatori del servizio clienti, solo per fare qualche esempio.
C’è un problema: questo cambiamento non può essere arrestato. C’è una risposta: deve essere gestito. La politica di buona parte delle nazioni del mondo appare però disinteressata e sembra concentrata sulle emergenze del momento, reali o artificialmente indotte, privandosi di una visione strategica a medio e lungo termine e di un investimento forte nell’educazione tecnologica rivolta a ogni fascia di età.
In mancanza di azioni concrete, in vista non c’è solo la perdita di molti posti di lavoro, ma anche l’ulteriore allargamento del divide, tecnologico e quindi economico, tra chi è in grado di utilizzare le nuove tecnologie e di guadagnare con esse, e chi rimarrà tagliato fuori. Ad attenderci non è solo l’esplosione dell’ennesima, e forse definitiva, bomba sociale, ma anche l’intensificarsi della più subdola e impunita delle discriminazioni, quella anagrafica.
NewsAI è il primo news site italiano realizzato con contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Il sito non ha fini di lucro, ma di denuncia. Mostra in concreto quel che abbiamo appena scritto: come un singolo professionista, in questo caso con competenze in ambito digitale e di scrittura, può, in tempi rapidissimi, fare il lavoro che in teoria dovrebbe essere gestito da un gruppo. Praticamente impossibile, se non ci fosse una pagina apposita a chiarirlo, accorgersi che non sono persone in carne ed ossa a lavorare in redazione, ma sistemi di intelligenza artificiale che in pochi secondi traducono in prodotti finiti gli input ricevuti dall’essere umano. I testi sono creati dai più diffusi chatbot, a partire da ChatGPT, le immagini dal “gemello” di ChatGPT per la parte visiva, DALL•E 2.
Ci fa piacere parlarne, anche perché l’ideazione e la realizzazione di questo esperimento editoriale sono di Germano Morosillo, che per Coscienza.org cura la sezione Filosofia. È lui stesso a spiegarci di cosa si tratta.
“Newsai.it (sottotitolo: notizie artificialmente intelligenti) nasce come una provocazione, che a ben vedere è una constatazione e anche un grido di allarme: rendere evidente che la presenza dell’essere umano, in questo come in altri settori del mondo del lavoro, è marginale e a breve potrà essere ininfluente. Il sito potrebbe essere ancora più curato graficamente, pubblicizzato e sponsorizzato. Ma non è per questo che è nato, ma per stimolare una riflessione”.
Come vengono creati i contenuti di NewsAI?
“Io, e solo quando necessario, mi limito a introdurre gli articoli con qualche riga di notizie di agenzia, rielaborandole. Altrimenti il chatbot fa tutto sa solo fin dal principio. Gli dico di quali argomenti si tratta e in pochi secondi scrive gli articoli. Oppure gli chiedo di inventare un racconto dandogli semplici indicazioni (ad esempio: “scrivi una storia ambientata in una piccola città che metta in risalto il potere della gentilezza”). I testi generati dall’intelligenza artificiale sono scritti con un linguaggio semplice, comprensibile a tutti e non necessitano di correzioni. Poi chiedo a DALL•E 2 di creare le immagini per accompagnare racconti e articoli, ad esempio “un disegno di donne in politica” o anche richieste più dettagliate come “un dipinto a olio che raffigura una tigre nascosta tra i cespugli in attesa della preda nello stile di Henri Rousseau”. Anche qui in pochi secondi si ottiene il risultato.”
Restiamo affascinati dai progressi della scienza e della conoscenza. Ci chiediamo però se demandare a un’intelligenza artificiale ciò che potremmo ottenere facendo ricorso alle nostre risorse, fantasia, intuito, talento, all’unicità che è propria di ciascuno di noi, sia un aiuto o piuttosto un ostacolo all’espressione delle nostre potenzialità. Non sta a noi fornire una risposta, ma è un interrogativo che vale la pena porsi.