Visti i continui aggiornamenti e sviluppi, e considerato il nostro interesse verso i problemi riguardanti il nucleare, abbiamo deciso di inaugurare questa sezione dedicata agli ultimi avvenimenti nel mondo e alle conseguenze sulla nostra vita.
ARTICOLI
L’industria nucleare dopo Fukushima: avanti nonostante tutto?
MASSIMO ZUCCHETTI, gruppo “Deportazione mai più”, 5 gennaio 2012
Sono stato, nello scorso novembre, al grande Convegno dell’American Nuclear Society (ANS) tenutosi a Washington (http://www.new.ans.org/meetings/m_77). Ho partecipato con interesse, dato che c’è una sezione di protezione dalle radiazioni dove ho presentato alcuni miei lavori scientifici.
A Washington, in quei giorni, sono stato letteralmente catapultato in un mondo privo di dubbi ed ottimista sul futuro dell’energia nucleare, e volevo farne partecipe anche i lettori di “Rinnovabili” che ne saranno probabilmente stupiti: a valle di Fukushima, a valle del referendum, a valle della decisione di molti paesi di dire “stop” all’energia nucleare, cosa succede da altre parti?
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greenreport.it, 3 novembre 2011
Dopo che la Tokyo electric power (Tepco) ha rivelato i segni di una reazione nucleare a catena nel reattore 2 (Nella foto) della centrale di Fukushima Daiichi e la presenza di sostanze radioattive e xenon, con il rischio di ulteriori emissioni radioattive, il mondo si è nuovamente preoccupato per il disastro nucleare ancora in corso in Giappone. Anche se la Tepco e il governo ripetono che la situazione è sotto controllo, gli ambientalisti e gli scienziati dicono che le tracce di fissione nucleare dimostrano che la situazione a Fukushima è ancora molto rischiosa e che reazioni a catena potrebbero verificarsi negli altri reattori della centrale colpita dal terremoto/tsunami dell’11 marzo.
MARK WILLACY, Corrispondente Asia del Nord – Australian Broadcasting – Melbourne
Il governo giapponese dichiara che le aree altamente radioattive intorno alla falcidiata centrale nucleare di Fukushima rimarranno zona “no-go” per decenni dopo che l’impianto danneggiato sarà stabilizzato.
Le autorità dicono di aver pianificato lo stato di “arresto a freddo” dell’impianto nucleare colpito all’inizio del prossimo anno.
Ma con alcune aree in prossimità del complesso che continuano a mostrare elevati livelli di contaminazione radioattiva, il governo dice che inevitabilmente alcuni posti resteranno zona “no go”.
Il quotidiano giapponese The Daily Yomiuri riferisce che fonti governative hanno detto che potrebbero passare “diversi decenni” prima che la zona sia considerata sicura per entrarci.
RawStory.com, da Agence France-Presse
Martedì scorso la città giapponese di Fukushima ha dichiarato che distribuirà a 34mila bambini dei dosimetri per misurare la loro esposizione alle radiazioni, dalla disastrata centrale nucleare fino a circa 60km di distanza.
L’aggiornamento sulla situazione delle radiazioni e sugli interventi in corso intorno all’evento di Fukushima. – dallo SchwartzReport del 15 giugno 2011
TOKYO – Martedì scorso la cittàVisti i continui aggiornamenti e sviluppi, e considerato il nostro interesse verso i problemi riguardanti il nucleare, abbiamo deciso di inaugurare questa sezione dedicata agli ultimi avvenimenti nel mondo e alle conseguenze sulla nostra vita.
Il territorio intorno a Fukushima è ora Zona Morta radioattiva; assomiglia a un bersaglio colpito dalla bomba atomica
MIKE ADAMS, Redattore – NaturalNews.com
Il livello di radiazione del terreno a 12 miglia da Fukushima è ora superiore ai livelli considerati troppo pericolosi per viverci di Chernobyl. – dallo SchwartzReport del 2 giugno 2011
E’ a dir poco stupefacente che la catastrofe nucleare sulla quale a tutti noi è stato detto “non è un grosso problema” sia ormai degenerata nel peggiore disastro nucleare della storia della civiltà umana. E’ talmente grave adesso che i campioni di terreno prelevati al di fuori della zona di esclusione di 12 miglia (la zona considerata sufficientemente sicura dal governo Giapponese per permettere agli scolari di frequentare scuola) sono superiori al limite di 1,48 milioni di becquerel per metro quadrato che nel 1986 hanno portato all’evacuazione di Chernobyl.
In altre parole, il livello di radiazione del terreno a 12 miglia da Fukushima è ora superiore ai livelli considerati troppo pericolosi per viverci di Chernobyl. Questo è tutto ciò che emerge dal nuovo rapporto di ricerca scritto da Tomio Kawata, della Nuclear Waste Management Organization of Japan. Il rapporto rivela inoltre che le radiazioni si sono diffuse da Fukushima per oltre 230 miglia quadrate.
L’incubo nucleare
RALPH NADER – Nader.org
Ecco cosa i contribuenti (in questo caso statunitensi, ma utile da sapere) si ritrovano “sulle spalle” sovvenzionando l’industria nucleare. – dallo SchwartzReport del 22 marzo 2011
Il dispiegarsi della catastrofe di più reattori nucleari in Giappone sta provocando l’attenzione ritardata sui 104 impianti nucleari negli Stati Uniti – molti dei quali in fase di invecchiamento, molti vicini a faglie di terremoto, alcuni sulla costa occidentale esposta a potenziali tsunami.
Le centrali nucleari bollono l’acqua per produrre il vapore per attivare le turbine che generano elettricità. Il troppo complesso ciclo del combustibile delle centrali nucleari comincia con le miniere di uranio e termina con mortali scorie radioattive per le quali non esistono ancora impianti di stoccaggio permanente a contenerli per decine di migliaia di anni.
Michael McCarthy – The Independent (UK), 16 marzo 2011
Un articolo sul nucleare da The Independent (UK), con prefazione di Umberto Di Grazia. Un importante ed efficace riassunto della storia, le menzogne e i tentativi di occultamento nel corso degli anni da parte delle potenze mondiali su questa energia dalla forza letale.
E’ senza precedenti: quattro reattori atomici che hanno contemporaneamente problemi gravissimi, tre che minacciano di fondersi per il surriscaldamento, e un quarto colpito da un incendio all’interno della vasca di raccolta del combustibile radioattivo esausto.
Durante tutta la giornata di ieri, hanno continuato a circolare terribili rapporti sulla centrale di Fukushima Daiichi, che sta affrontando il disastro dopo che lo tsunami in Giappone ha messo fuori uso i suoi sistemi di raffreddamento. Qualcuno di loro si è rivelato falso: ad esempio, una voce, diffusa tramite sms, che le radiazioni dalla centrale si stessero propagando in Asia. Altri invece erano veri: che a Tokyo erano state rilevate radiazioni che superano 20 volte i livelli normali; che le linee aeree cinesi avevano cancellato i voli verso la capitale giapponese; che l’Austria aveva spostato l’ambasciata da Tokyo a Osaka; che un supermercato aperto 24 ore del distretto di Roppongi a Tokyo aveva esaurito radio, torce, candele e sacchi a pelo.
MIKE MARTIN – TechNewsWorld
Potremmo finalmente esserci con la fusione fredda. In caso affermativo, la conversione dal petrolio potrebbe avvenire in meno di un decennio. – dallo SchwartzReport del 2 marzo 2011
Un manipolo di intrepidi scienziati sta riaccendendo l’interesse in un lavoro respinto oltre vent’anni fa in quanto scienza spazzatura, affermando di aver trovato il modo di produrre più energia da meno. L’ultimo recente entusiasmo è stato generato dagli italiani Sergio Focardi e Andrea Rossi, che hanno mostrato un dispositivo che ha trasformato 400 watt di potenza termica in 12.400 watt. Se i loro risultati saranno riproducibili, le implicazioni potrebbero essere colossali.
La fusione fredda – l’ampiamente screditata scienza per produrre più energia da meno – potrebbe essere di ritorno.
Il mese scorso in Italia, dimostrazioni controverse ma di alto profilo pretendevano di dimostrare che un dispositivo a fusione fredda trasformava 400 watt di potenza termica in 12.400 watt.
Il moltiplicarsi 31 volte — noto anche come “effetto eccesso di calore” – spiega perché la fusione fredda sia considerata il “Santo Graal dell’indipendenza energetica” e la ragione per cui molti scienziati nutrono forti dubbi.
LINK
– Nucleare: gli ultimi incredibili aggiornamenti sulla situazione in Giappone, dal nostro sito. Tutti gli articoli sono in inglese
Maggio 2011: Alcuni articoli e opinioni da tutto il mondo che riportano le agghiaccianti verità sulla situazione in Giappone e sulle conseguenze sociali.
– “Nucleare, terza generazione: “avanzata”?” del Prof. Aurelio Ascoli – dal Giornale dell’Ingegnere del 15 marzo 2011
– “L’abbraccio del nucleare è un abbraccio di morte” su MegaChip.info
– “Interruzione dell’alimentazione: bisogna imparare la lezione dalla Saga nucleare finlandese”, dal nostro sito, seguito da un interessante commento e articolo (in inglese)
– “Il problema dell’Uranio “impoverito”” dalla rubrica Scienza a cura di Mario Bruschi nel nostro sito
– “Il problema del Plutonio” dalla rubrica Scienza a cura di Mario Bruschi nel nostro sito
– sulla fusione fredda consigliamo inoltre il caso 3 (pag.4) del documento “Incredulità patologica” di Brian D. Josephson
ALTRO
24 Maggio 2011
Lettera alla Redazione
Globe and Mail (Canada)
Egregi Signori,
Vi scrivo per esprimere la mia costernazione circa l’assenza di informazione nei nostri media canadesi riguardo le radiazioni del disastro di Fukushima che si spingono e vagano al di sopra del Nord America e in particolare sulla West Coast canadese (Costa Occidentale). Non solo, Health Canada non ha postato alcuna informazione sulle attuali radiazioni sulla sua pagina “Avvisi, avvertenze e richiami” per Marzo e Aprile, anche se vari mezzi di comunicazione in data 18 Marzo riferivano dell’aggiunta di ben 9 stazioni di monitoraggio in BC (NdT British Columbia).
Tuttavia, diverse fonti indipendenti hanno documentato il percorso e la direzione del vento e la forza delle particelle radioattive nate da acqua e vento dal Giappone verso la nostra costa, nonché la persistente situazione disastrosa a Fukushima. La notizia non ispira speranza né per il breve né per il lungo termine.
Come la Dottoressa Rosalie Bertell, biometrista e epidemiologa ambientale, (“Nessun Pericolo Immediato: Prognosi per una Terra Radioattiva”) ha insegnato al mondo che le radiazioni ionizzanti sono dannose e nocive in qualsiasi quantità, così la Dottoressa Helen Caldicott ha recentemente lanciato l’allarme sugli effetti delle radiazioni (causate) da reattori nucleari danneggiati. Come la Dottoressa Caldicott ha scritto:
* “La radiazione interna, al contrario, emana da elementi radioattivi che entrano nel corpo per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo. Pericolosi elementi radioattivi rilasciati nel mare e nell’aria intorno a Fukushima si accumulano ad ogni gradino delle varie catene alimentari (ad esempio, nelle alghe, crostacei, piccoli pesci, pesci più grandi, e poi negli esseri umani; o nella terra, erba, carne e latte di mucca, e poi negli esseri umani ). Entrando nel corpo, questi elementi – chiamati trasmettitori interni – migrano verso organi specifici come la tiroide, il fegato, le ossa e il cervello, irradiando di continuo piccoli volumi di cellule con alte dosi di radiazioni alfa, beta e/o gamma, e per molti anni spesso provocano il cancro. Inoltre, molti rimangono radioattivi nell’ambiente per lunghi periodi [a volte per centinaia di migliaia di anni], costituendo pericolo per le generazioni future”.
Il pubblico viene cullato a credere che tutto va bene. Tuttavia, la tragedia giapponese ha il potenziale di travolgere gli effetti sulla salute di Chernobyl. Vergognosamente, i Regolatori internazionali hanno spinto verso l’alto i livelli consentiti di radiazione. Quanti milioni e milioni di persone nel mondo moriranno di cancro e altre malattie acute e croniche nei prossimi 20 e 40 anni – e le autorità faranno finta di non conoscerne la causa? Il plutonio, il cesio 137 e lo iodio radioattivo sono i nucleotidi mortali che minacciano la nostra salute. Il governo ha fallito nel mettere in guardia e ha fallito nel proteggere i suoi cittadini. I feti, i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, e quelli col sistema immunitario compromesso sono particolarmente a rischio.
Credo che il pubblico abbia bisogno di conoscere le conseguenze di ciò che sta accadendo ora e la probabilità che il disastro non verrà risolto né contenuto. Scienziati e cittadini della comunità mondiale devono unirsi per offrire soluzioni agli incidenti nucleari e a come pianificare tutte le circostanze e eventualità. Il primo passo potrebbe essere, penso, fermare tutte le costruzioni di centrali nucleari e il loro funzionamento, ma questo è oggetto per un’altra conversazione.
Distinti saluti,
Nina Westaway
* Fonte della citazione (Un articolo della Dottoressa Illya Sandra Prelingieri su globalresearch.ca)
Inviata anche a:
Agora
Georgia Straight
Lumby Valley Times
Kelowna Daily Courier