Schwartzreport martedì 2 febbraio 2009
JEANNA BRYNER, Senior Writer – LiveScience.com
Traduzione a cura di Paola M.
FONTE: La nuova scoperta è stata descritta dettagliatamente sul numero di questa settimana della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
I residui presenti su alcuni vasi antichi rappresentano le prime tracce della presenza di cacao nell’area a nord dell’attuale confine tra gli Stati Uniti d’America e il Messico.
Scoperti su frammenti di ceramica scavati in un grande “pueblo” (noto come Pueblo Bonito) del Chaco Canyon, nel Messico nord-occidentale, essi attestano che l’usanza di bere cioccolato si era diffusa dall’attuale Messico al Sud-Ovest americano circa 1000 anni fa.
Tracce, risalenti a più di mille anni fa, di rituali officiati con bevande liquide derivate dai semi di cacao avevano già permesso ali scienziati di avere notizie sul primo utilizzo del cioccolato nella Mesoamerica. (La Mesoamerica si estende dal Messico centrale all’Honduras e al Nicaragua.)
Il debutto del cioccolato
Ora, secondo i ricercatori un rituale simile potrebbe aver avuto luogo nei villaggi del Chaco Canyon.
Sui frammenti rinvenuti, Patricia Crown dell’Università del Nuovo Messico e Jeffrey Hurst dell’Hershey Center for Health and Nutrition hanno trovato tracce di teobromina, un alcaloide presente nella pianta del cacao (Theobroma) dai cui semi si produce il cioccolato. (L’Hershey Center è stato fondato dall’Hershey Company nel 2006.)
Crown e Hurst sospettano che i frammenti appartengano ad alcuni vasi cilindrici che misurano in media 25 cm d’altezza e 10 di larghezza. Solo 200 di questi vasi provengono dagli Stati Uniti sudoccidentali, e quasi tutti vengono da Pueblo Bonito.
Sulla funzione che dovevano avere i vasi, gli scienziati hanno fornito quattro spiegazioni plausibili, compresa quella che li vuole recipienti per conservare oggetti esotici come turquoise e tamburi (coperti di pelle).
“Se servivano per bere il cacao, ciò spiegherebbe il perché di una forma così specifica”, ha detto Crown, riferendosi ai vasi.
Nella Mesoamerica, gli abitanti avrebbero preparato le bevande macinando i semi di cacao e aggiungendovi acqua calda o fredda. Qualche volta vi avrebbero aggiunto altri ingredienti, come il miele per addolcire, la farina di mais e anche il peperoncino, ma i ricercatori non sono sicuri del fatto che nelle bevande del Chaco Canyon fossero mixati altri ingredienti.
Il commercio del cioccolato
Poiché la pianta di cacao è tropicale e non può essere coltivata nel Nuovo Messico e in altri luoghi degli Stati Uniti, i ricercatori pensano che i semi di cacao venissero dalla Mesoamerica, poiché è la fonte più vicina, trovandosi a circa 2.000 km dal sito di Chaco.
Inoltre, Crown e Hurst sperano di analizzare i bastoncini di legno trovati nel sito per verificare la presenza di residui di cioccolata anche su di essi. I bastoncini hanno dei cappi sul fondo, che secondo Crown erano utilizzati per mescolare le bevande e creare la schiuma.
“Nella Mesoamerica era importante agitare il liquido in modo da creare una schiuma al suo interno”, ha dichiarato Crown a LiveScience. “La schiuma era considerata la parte più gradevole della bevanda.”
La coppia di ricercatori vuole analizzare anche altro materiale proveniente da periodi differenti e dalle zone del Sud-Est.
“Questa è la prima traccia di cacao proveniente dalla zona a nord del confine messicano di cui siamo a conoscenza, e per quello che ne so l’unico cacao noto negli Stai Uniti prima del contatto”, ha detto Crown, riferendosi al periodo prima che gli europei si stabilissero nell’area. “Sfortunatamente è anche l’unico studio sui residui di cacao che abbiamo potuto fare utilizzando materiale americano, per questo abbiamo bisogno di scoprire quanto fosse diffuso il cioccolato nell’America sudoccidentale prima del contatto.”