SchwartzReport del 22.04.2008
Traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella
Un gruppo di ricercatori ha annunciato ieri di aver identificato circa 270 proteine umane di cui il virus dell’HIV avrebbe bisogno per infettare una persona. Ciò fornirebbe ai ricercatori nuove strategie per bloccare la diffusione del virus dell’HIV.
La ricerca, condotta da Stephen J. Elledge dell’Istituto di Medicina di Harvard, rappresenta uno dei migliori traguardi nella ricerca sull’HIV a cui si è giunti nell’ultimo decennio e apre molte prospettive nel campo della ricerca. Elledge si augura che questo risultato acceleri la ricerca di cure, per una problema che spesso rischia di essere dimenticato, mentre rappresenta ancora una questione umana di fondamentale importanza.
Come tutti i virus, l’HIV è incapace di crescere da solo, ma per potersi sviluppare ha bisogno di attaccare una cellula sana.
La ricerca, per scoprire tutte le proteine di cui l’HIV ha bisogno per attaccare le cellule, ha analizzato mediante un particolare scanner tutti i singoli geni umani, per verificare la capacità del virus di infettare una cellula. I ricercatori hanno scoperto 273 proteine di cui sembra che il virus abbia bisogno per infettare le cellule.
Gli scienziati, inoltre, hanno identificato anche delle proteine responsabili della permanenza dell’HIV nelle cellule umane, proteine che fino ad ora erano state scarsamente considerate. La principale spiegazione risiede nel fatto che l’HIV attacca il sistema immunitario, perché esso è composto da tutto ciò di cui l’infezione ha bisogno per attecchire e svilupparsi.