Tecniche della Ruota, il Sacro nelle arti marziali occidentali.
Le tecniche sono state tramandate oralmente e mai scritte.
Personalmente le ho trovate in “certe memorie” della tradizione antica occidentale ed orientale ed, alcune, osservate durante i miei viaggi nei luoghi più “genuini e non facili da raggiungere” del mondo..
Si basano, come tutte, sull’equilibrio della mente e di tutte le possibili energie che si conoscono, che sono, appunto, BEN OLTRE CIO’ CHE SI CREDE. Il lavorare sulle potenzialità altre è il primo punto di differenza rispetto a sistemi di difesa conosciuti.. ma è anche consenquenziale che la tradizione e la ricerca psichica mi sono state di grande aiuto.. e lo sarebbero per tutti coloro che vogliono seriamente percorrere questa disciplina.
In questo, il lavoro continuo sull’intuito e sul “pilotare i sogni”, ha dato importanti contenuti di percezione, osservazione e memoria, sino a ridestare alcune “geometrie” dei movimenti correlati prima ancora che vengano fatti da un aggressore. Anche il sentire prima che un pericolo sta per arrivare – presente nella tradizione sciamanica e sia negli ultimi studi sui campi elettromagnetici del cuore e del cervello- ha portato al massimo dei risultati.
Le Tecniche della Ruota, hanno questa denominazione per molti movimenti circolari o a spirale o con geometrie curvilinee.
che hanno in se stesse, che dopo sono spontanei, che permettono di “lanciare l’avversario oltre le sue abitudini del muoversi e del pensare. Arrivati ad alti livelli di preparazione è difficile, indipendentemente dalle dimensioni dei muscoli e del corpo, essere aggrediti come se la mente del violento di turno percepisse dei segnali che lo fanno desistere (migliaia di esperimenti fatti “sul campo” negli anni). L’aggressore rimane un vigliacco che istintivamente attacca chi “percepisce” più debole ed impaurito.
Altro elemento significativo è che in un pericolo reale, comunque la forza e la velocità di reazione aumenta, si percepisce il lato debole dell’eventuale avversario, e gli eventi sono vissuti come rallentati migliorando l’eventuale giusta reazione di difesa.” Questi sono alcuni frammenti e da sempre il cercare sui piani sottili e spirituali,secondo anche la mia e nostra esperienza, passa anche dal non temere un possibile ostacolo e il ricercare “lo spirituale” (come si dice comunemente) non deve essere una nicchia per rifugiarsi avendo paura del contatto con esseri confusi e/o violenti.
Per noi e gli esseri in equilibrio, le arti marziali sono una via per essere centrati e liberi da paure interne indotte..con molta generosità..da un sistema ancora primitivo e banale che distrugge per possedere…!
Umberto di Grazia