L’uso eccessivo di terminali mobili sembra aumentare i rischi di tumore al cervello, a riaccendere il dibattito scientifico è l’Istituto Nazionale del Lavoro di Stoccolma.
La comunità scientifica svedese ha già prodotto ben tre studi piuttosto inquietanti su questo argomento decisamente scottante.
Tutti gli studi svedesi, finora, sono stati “smentiti” dai ricercatori americani e britannici. Ad esempio la Dr. Lydia Zablotska, epidemiologa presso la prestigiosa Columbia University, è convinta che “le ricerche sui danni dei cellulari vanno di moda”. La Zablotska sostiene che “in questo preciso periodo storico, tutti quanti puntano il dito sui telefonini”, incalza, “e le ricerche in questo ambito vengono fortemente influenzate da questo tipo di pregiudizi”. I risultati dell’ultima ricerca è stata condotta su due gruppi di 2200 soggetti: un gruppo era costituito da pazienti affetti da neoplasie cerebrali, l’altro da individui completamente sani.
Gli scienziati sebrerebbero avere trovato un nesso tra tumori e l’uso intensivo di telefonini cellulari: il 10% dei soggetti con tumori maligni utilizza cellulare in maniera costante da almeno 10 anni. “Circa un decimo degli individui malati”, sottolinea Kjell Mild, autore dello studio, “condividono una particolarità: utilizzano il cellulare con molta intensità”.
Per molta intensità ed uso eccessivo lo studio indica una media di un’ora di chiamate al giorno. Questa esposizione aumenterebbe il rischio di tumori cerebrali del 240% nei soggetti sani e favorirebbe lo sviluppo di neoplasie nell’emisfero del cervello corrispondente all’orecchio solitamente utilizzato durante la chiamate telefoniche. Precedenti studi hanno dimostrato come l’utilizzo del telefono cellulare causi delle zone calde nel cervello, ad essere imputata è infatti la distanza del cellulare al cervello: infatti la potenza delle onde elettromagnetiche diminuisce con il quadrato della distanza.
“La migliore soluzione a questi rischi”, dice Mild in un’intervista rilasciata a Reuters, “è l’uso di auricolari”.
I bambini, inoltre, sarebbero i “soggetti più vulnerabili” ai rischi cancerogeni legati alla telefonia mobile.
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3972