Tra dieci anni gli organi dei suini saranno disponibili per il trapianto

Schwartzreport 7/11/2008 LEWIS SMITH, Science Reporter – The Times (U.K.)

organi dei suiniQuesta non è altro che una fase di transizione, un’armonica di ciò che sta per realizzarsi.

Ieri (6/11/08), Lord Winston ha dichiarato che gli organi dei suini potrebbero essere disponibili per i trapianti sugli umani nel giro di una decina d’anni.

I primi organi utili per il trapianto, sembra si tratti dei reni, dovrebbero essere pronti entro tre anni e, se i test avranno esiti positivi, potrebbero iniziare a essere utilizzati dal 2018.

Circa 50 suini sarebbero così usati come animali da riproduzione per fornire quegli organi necessari a organizzare e ridurre i tempi di attesa di centinaia di persone che necessitano di un trapianto.

Il professor Winston, dell’Imperial College di Londra, e il suo collaboratore Carol Readhead, del California Institute of Technology di Pasadena, stanno conducendo una ricerca sul trapianto di organi animali sugli umani.

Stanno allevando suini modificati geneticamente in modo che i loro organi possano essere accettati dagli umani, invece che essere immediatamente rigettati.

I sistemi immunitari degli umani reagiscono piuttosto velocemente ai “corpi estranei”, ma gli scienziati sono sicuri che presto riusciranno a modificare l’apparato dei suini in modo da “umanizzare” i loro organi e rendere possibili i trapianti “animale-umano”.

Il processo di umanizzazione degli organi dovrebbe essere realizzato allevando all’interno dei suini alcuni geni, probabilmente iniettati direttamente nei testicoli del verro, che provochino una risposta limitata nel sistema immunitario del paziente.

I pazienti in cui andrebbero trapiantati gli organi dei suini sarebbero costretti ad assumere delle sostanze inibitrici per il resto della loro vita, ma non più di coloro che hanno subito trapianti di organi umani.

Il dottor Readhead ha dichiarato che è stato relativamente facile apportare questa modificazione genetica nei felini, ma il processo è molto più complesso nei suini e negli altri animali di grandi dimensioni.

Per la ricerca sono stati selezionati “mini suini” del peso di 100kg perché, mentre sono grandi un quarto della maggior parte dei suini allevati per l’industria della carne, sono abbastanza grandi per avere organi simili a quelli di un umano adulto.

Si stima che i suini siano ideali per il trapianto dall’animale all’umano, lo xenotrapianto, e per altre ricerche in virtù della somiglianza del loro apparato fisiologico e perché si ammalano delle stesse patologie, come il diabete.

Il dotto Readhead ha dichiarato: “Il nostro obbiettivo è di realizzare dei suini transgenici per la ricerca biomedica, in modo da capire meglio le malattie degli umani e cercare finalmente di rendere i loro organi utilizzabili per lo xenotrapianto”.

Il professor Winston ha affermato che “gli organi utili per il trapianto” dovrebbero essere pronti entro “tre anni” e, poiché la ricerca sta procedendo senza intoppi, dovrebbero ottenere l’autorizzazione ed essere testati entro dieci anni. Ha inoltre dichiarato che i suini utilizzati per ottenere la “prova del principio” dovrebbero essere allevati il prossimo anno.

Due mesi fa, il ricercatore si era lamentato delle lungaggini burocratiche che stavano bloccando il progresso della loro ricerca in Gran Bretagna. Le norme britanniche e comunitarie avevano interdetto il suo staff dal fare accoppiare e poi allevare suini transgenici. È probabile che ora la ricerca nello sviluppo dei suini transgenici si trasferisca negli Stati Uniti, dove i sistemi di regolamentazione sono più elastici.

Lo sviluppo della nuova razza suina per i prossimi cinque anni, che una volta realizzata dovrebbe conservare le sue modificazioni genetiche di generazione in generazione, richiederebbe 3 milioni di sterline.

Il ricercatore ha dichiarato che il trapianto rappresenta solo uno dei possibili benefici di questa ricerca. Altri includono le sostanze, che oggi vanno testate sugli umani dopo essere state sperimentate sugli animali, che evitano le reazioni come quelle osservate durante le prove al Northwick Park Hospital nel 2006, quando circa sei volontari morirono. Il dottor Readhead ha dichiarato che i reni saranno probabilmente i primi organi dei suini che i ricercatori tenteranno di trapiantare in un umano. “Il rene è davvero un ottimo candidato”, ha detto. “Ce ne sono davvero pochi di umani disponibili per i trapianti, e questo farebbe la grande differenza.”

Traduzione a cura si: Paola Mas

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