Anticorpo che neutralizza i fattori inibitori coinvolti nella rigenerazione dei nervi porta a un miglioramento della funzione motoria dopo un infortunio acuto del midollo spinale
Traduzione a cura di Marisa Menna
19 dicembre 2024
Fonte: www.sciencedaily.com

(Illustration: Balgrist University Hospital)
Uno studio clinico multicentrico, il NISCI (Nogo-A Inhibition in acute Spinal Cord Injury Study), ha esaminato l’efficacia dell’anticorpo NG 101 (anti-Nogo-A), che neutralizza la proteina Nogo-A, responsabile dell’inibizione della rigenerazione delle fibre nervose danneggiate nel midollo spinale.
Il trattamento è stato testato su 126 pazienti, di età compresa tra 18 e 70 anni, affetti da lesioni acute del midollo spinale (tetraplegia) nella zona cervicale, che includono danni alle funzioni di braccia e mani. Di questi, 78 pazienti hanno ricevuto l’anticorpo, iniettato direttamente nel canale spinale, mentre 48 hanno ricevuto un placebo.
Ogni paziente ha ricevuto sei iniezioni durante un ciclo di trattamento parallelo a un trattamento ospedaliero completo. Lo studio è stato randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo.
I risultati, pubblicati sulla rivista The Lancet Neurology, hanno evidenziato che l’anticorpo non ha migliorato il recupero delle funzioni motorie nei pazienti con lesioni complete del midollo spinale. Tuttavia, nei pazienti con lesioni incomplete, si sono registrati miglioramenti significativi nell’attivazione volontaria dei muscoli paralizzati e nell’indipendenza funzionale nella vita quotidiana.
I pazienti trattati con l’anticorpo hanno mostrato un recupero maggiore nelle funzioni motorie di braccia e mani, essenziali per l’autosufficienza. L’anticorpo è stato generalmente ben tollerato, senza effetti collaterali rilevanti.
Questo studio è il frutto di anni di ricerca condotta sotto la guida dell’Ospedale Universitario di Balgrist e dell’Università di Zurigo, con la collaborazione di numerosi centri in Europa, tra cui in Germania, Svizzera, Spagna e Repubblica Ceca.
I risultati positivi emersi dallo studio, se confermati in studi futuri, potrebbero aprire la strada a nuovi trattamenti per i pazienti con lesioni incomplete del midollo spinale. Un follow-up con un anticorpo migliorato è previsto per dicembre 2024, con il coinvolgimento di sottogruppi di pazienti che si prevede risponderanno meglio al trattamento.
La produzione dell’anticorpo test è stata resa possibile nell’ambito del progetto CeNeReg attraverso la collaborazione con la Piattaforma della Tecnologia della Medicina Rigenerativa del Centro Traslazionale Wyss Zurich. Lo studio è stato finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, dalla Fondazione Svizzera per Paraplegici, dalla Wings for Life Research Foundation, e dal progetto CeNeReg del Wyss Zurich (Università di Zurigo e ETH Zurigo), tra gli altri enti.