SchwartzReport del 16.02.2008
Traduzione a cura di Daniela Rita Mazzella
BILL GERTZ – Washington Times
Il piano del Pentagono di abbattere un satellite mancato mediante un intercettatore missile da difesa ha come obiettivo quello di impedire a del combustibile tossico di raggiungere terra. Ma i funzionari e gli esperti americani sostengono che le difese del missile americane possono essere utilizzate per respingere le armi strategiche anti-satellite della Cina.
La Cina ha condotto la sua prima prova di successo di armi anti-satellite (ASAT) l’11 gennaio 2007, rappresentando quello che i funzionari militari e della difesa definirono una nuova minaccia strategica per gli Stati Uniti.
La difesa nazionale americana coinvolta nelle discussioni relativa su piano di distruzione del satellite, sosteneva che un motivo per utilizzare il sistema di difesa del missile contro un obiettivo spaziale sarebbe quello di evidenziare il suo potenziale come arma ASAT. Il pentagono ha discusso sui modi per cercare di scoraggiare e controbattere l’arma ASAT cinese, che rappresenta una minaccia per le comunicazioni civili e militari americane, specialmente per i sistemi di controllo e di comando che implicano l’uso di satelliti.
Il satellite fallì poco dopo il lancio nel 2006. Esso contiene un grande serbatoio di combustibile tossico inutilizzato chiamato idrazina. Il combustibile rappresenta un rischio per la salute nel caso in cui il serbatoio sopravvivesse al rientro e atterrasse in una zona popolata. Inoltre esso si è spostato gradualmente più vicino all’atmosfera e in futuro potrebbe avvicinarsi maggiormente.
Dal momento che non è possibile spostare il satellite affinché cada nell’oceano, è necessario lanciare un intercettatore anti-missile Navy SM-3 nel Pacifico settentrionale, man mano che il satellite si avvicina all’atmosfera.
Sarà la prima volta che un intercettatore di difesa verrà utilizzato contro un satellite, qualcosa di intentato dagli anni ’80, quando il Pentagono provò un missile anti-satellite da un cacciareattore.
Alla domanda su cosa pensa il mondo di questo progetto, Jeffries, Consigliere americano per la sicurezza nazionale, ha risposto che indipendentemente da quello che le altre nazioni pensano, “la verità” è che lo scopo del missile è di impedire al serbatoio di idrazina di atterrare in una zona abitata.
Il Gen. James E. Cartwright, ha tuttavia spiegato che l’intercettatore della marina militare, progettato per colpire missili balistici quando transitano per lo spazio, sia stato scelto per la sua capacità di colpire obiettivi nello spazio. Si tratterebbe pertanto di una misura estrema per questo problema.
Per configurare il missile contro il satellite, il software SM-3 viene modificato per dirigere la sua testata non esplosiva verso il satellite, che sta viaggiando a circa 22.000 miglia all’ora. Tre missili saranno disponibili per colpire il satellite e se il tentativo andrà a buon fine, la maggior parte dei detriti bruceranno nell’atmosfera per alcune settimane o un mese.
L’arma ASAT cinese, al contrario, si è servita di un missile di terra per colpire un satellite in orbita nell’atmosfera cinese lasciando circa 2.500 pezzi di pericolosi detriti in una zona di 527 miglia.
I funzionari americani della sicurezza militare e nazionale sostengono che il test ASAT cinese rientra nelle capacità di guerra asimmetriche della Cina e rappresenta una nuova arma strategica che potrebbe danneggiare le forze armate americane in un futuro conflitto dando a Pechino la capacità di abbattere la maggior parte dei satelliti in orbita.
L’annuncio del progetto arriva nel momento in cui Cina e Russia hanno rinnovato lo sforzo internazionale per vietare armi nello spazio. John Tkacik, esperto cinese presso la Heritage Foundation, ritiene che l’accordo tra Cina e Russia, se imposto, potrebbe evitare l’attacco al satellite, che rappresenta un serio pericolo per la vita umana.