da: A.D. – AfterDisclosure.com
Traduzione a cura della redazione di coscienza.org – Erica Dellago
Un’analisi speciale di Richard M. Dolan
Aprile 2011
Un mondo segretato
Fin dai tempi di Pericle, i difensori della libertà umana hanno sostenuto le virtù del dibattito aperto nella società, e la piena libertà dei cittadini di indagare il loro governo e il mondo. Che avvenga in famiglia, classe o nazione, un libero flusso di idee esaminate con spirito critico e discusse apertamente ci dà la migliore opportunità di crescita intellettuale e realizzazione personale.
Robert J. Oppenheimer, fisico leggendario, ha posto la questione in modo succinto. “Non ci devono essere barriere alla libertà di ricerca”, ha scritto l’uomo che guidò il Manhattan Project. “Nella scienza non c’è posto per i dogmi. Lo scienziato è libero, e deve essere libero di porre qualsiasi domanda, di dubitare qualsiasi affermazione, di ricercare ogni prova, di correggere qualsiasi errore”.
Oppenheimer, uomo di coscienza e intelletto a cavallo tra i mondi della libera ricerca e della sicurezza nazionale, era nella miglior posizione per capire il significato profondo delle sue parole.
Eppure, nonostante le meraviglie del web, nel nostro mondo la libera ricerca non costituisce la regola. E’ un mondo in cui la nostra realtà viene lucidata e colorata quotidianamente da interessi di potere globali, e in cui molto di ciò che accade veramente viene tenuto segreto.
Pensate. La Library of Congress aggiunge circa 60 milioni di pagine all’anno alle sue holding, un enorme deposito di informazioni per il pubblico. Tuttavia, sempre ogni anno, il Governo degli Stati Uniti nasconde circa dieci volte questo importo: si stimano 560 milioni di pagine di documenti. Per gli studiosi impegnati nel lavoro di archiviazione politico, storico, scientifico, o altro, la triste realtà è che la maggior parte delle attività del loro governo sono segrete.
L’aspetto più irritante è che la natura del moderno lavoro scientifico e accademico permette a tale segretezza di prosperare. Smentendo ciò che sono tenuti a fare, almeno secondo i sostenitori di una società aperta.
Una delle ragioni di questa triste situazione è dovuta semplicemente al modo in cui la scienza opera. Tutte le investigazioni scientifiche e accademiche si basano sulla possibilità di lavorare con fonti aperte e totalmente accessibili. Come compreso da Oppenheimer, la ricerca scientifica deve essere disponibile per verifica di osservatori e revisori esterni. La parola per questo è falsificabilità. Un concetto importante nella scienza. Se ti manca la possibilità di “falsificare” un’affermazione – cioè dimostrare che è sbagliata – allora non è valida. Potrebbe essere vera di fatto, ma filosoficamente parlando, non è valida.
L’enorme quantità di materiale segreto significa che la maggior parte delle attività del Governo degli Stati Uniti (e possiamo ritenere della maggior parte degli altri governi e principali enti) sono impossibili da verificare in un modo o nell’altro. Poiché quasi tutti gli scienziati e accademici sono costretti a fonti pubbliche per le loro ricerche, si finisce con una versione della realtà che esclude il mondo della segretezza.
Certo, la carriera di scienziati e studiosi universitari del secolo scorso conferma che non erano molto adatti a denunciare fughe di segreti. Perché lo hanno fatto poco.
A dire il vero, i giornalisti sono andati meglio. Ma non molto meglio, in realtà. In questi tempi, la maggioranza dei giornalisti ha adottato lo stesso stampo dei loro colleghi dei laboratori e torri d’avorio. Lavorano per grandi organizzazioni con una gerarchia definita, ricevono linee guida strettamente definite all’interno delle quali lavorare, e di solito seguono un ordine del giorno di altri.
Quei pochi che cercano di rendere pubblico il mondo segretato si trovano di fronte al problema dell’utilizzo di fonti che non sempre sono aperte, che non sempre sono falsificabili. Vale a dire, lo fanno usando le fughe di notizie, e svariate fonti che possono accennare a qualcosa – ma non sempre confermano. Per non parlare delle pressioni professionali ed anche della censura che spesso affrontano per fare il loro lavoro.
E questa, amici miei, è una delle ragioni per cui la segretezza è sempre stata e sempre continuerà a essere una prerogativa dei potenti.
Come si è sviluppata la segretezza
Il mondo della segretezza ci è sfuggito, oltre la capacità di analisi e critica dei liberi cittadini. Nel tracciare l’evoluzione di questa segretezza, è difficile individuare il momento preciso in cui le cose hanno cambiato direzione. Le cose vanno così da molto tempo. La segretezza moderna è una conseguenza non tanto sorprendente del nostro mondo burocratico, uno sviluppo con ogni probabilità trattato un secolo fa dal grande Max Weber (pur ammettendo che le mie affinate abilità del passato di Weberiano oggi sono un po’ offuscate, penso che il Grande ne avrebbe avute di cose da dire in merito).
Eppure, ci sono stati dei momenti che hanno accelerato il processo. Se avete dubbi, osservate le guerre. Nel 20mo secolo, le due guerre mondiali furono ovviamente importanti nel creare l’enorme stato di segretezza che avvolge il nostro mondo di oggi. Nel corso di quegli impegni furono create grandi comunità di intelligence, e una volta create, questo genere di cose hanno la pessima abitudine di restare incollate.
Ma gli studiosi della segretezza trascurano spesso uno dei creatori più importanti del mondo del “black budget”. Parliamo del fenomeno UFO.
Se dedicherete del tempo a questo tema, la connessione con gli UFO vi risulterà evidente. Immaginate di essere il Presidente Americano dopo la Seconda Guerra Mondiale. La vostra nazione è appena uscita vittoriosa dalla più titanica lotta della storia umana. Anche se ora siete al comando della più grande potenza militare ed economica del pianeta, la guerra ha impoverito un mondo che ora ha un disperato bisogno di riparare se stesso e andare avanti a vivere.
In questo contesto, venite a conoscenza che ci sono “altri” che sono qui. “Altri” con capacità di gran lunga superiori e al di là di qualsiasi cosa i vostri scienziati possano scandagliare. Questo è il motivo per cui, a partire dagli anni Quaranta e fino ai giorni nostri, gli Stati Uniti e altre rappresentanze militari hanno monitorato e cercato di intercettare oggetti aerei dalle capacità straordinarie e di origine sconosciuta. Inoltre, con ogni probabilità, venite a conoscenza di qualcos’altro: non solo “loro” sono qui, ma i vostri militari hanno recuperato qualcosa della loro tecnologia. [Quelli che desiderano maggiori informazioni possono rileggersi i miei due volumi di storia che documentano questa storia. Per una breve rassegna di alcuni documenti UFO chiave, vedi qui].
Dimenticate Orson Welles e il panico del 1938 – il panico potrebbe ben assalire l’intellighenzia che gestisce il paese e il mondo.
Cosa fareste?
Beh, una cosa che non fareste è dirlo al mondo. Avreste prima bisogno di informazioni. Chi sono questi esseri? Ci dobbiamo preoccupare? Che cosa possiamo imparare dalla loro tecnologia e scienza? Come facciamo a tenerlo nascosto ai nostri nemici (ad esempio all’Unione Sovietica)? Quanto negativo sarebbe il panico pubblico? Tutte le domande logiche.
Organizzereste le vostre migliori persone creando gruppi e protocolli per studiare e controllare queste informazioni. Potreste chiedere loro di condurre uno studio preliminare per stabilire la migliore linea d’azione.
Potreste inoltre decidere di non dirlo al Congresso, non importa quanto incostituzionale questo possa essere. Chiaro e semplice, il Congresso non manterrebbe il segreto. Per il momento, a ogni modo il Congresso non deve sapere, ecco come pensereste.
Eppure, se vorrete che gli scienziati studino la tecnologia, se vorrete la leale collaborazione dei principali addetti ai lavori nel custodire il segreto, se vorrete una infrastruttura permanente per affrontare la sfida posta in atto da questi altri esseri – se vorrete tutte queste cose e innumerevoli altre associate alla gestione di questo problema – allora avrete bisogno di soldi, in definitiva, in enorme quantità. Tutto questo non sarebbe per niente economico. E gli stanziamenti dovrebbero rimanere segreti.
Così il fenomeno UFO, che cadde in grembo all’organizzazione di sicurezza nazionale degli Stati Uniti subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, divenne uno degli istigatori principali di quello che oggi chiamiamo “black budget”. Il “black budget” tuttavia, si rivelò essere solo l’inizio del problema della segretezza.
Una civiltà da cosa è fatta?
Per passione e per formazione, io sono uno storico. Di tanto in tanto, una particolare domanda riaffiora nella mia mente. Di limitato valore pratico, e certamente non qualcosa su cui gli storici più professionali scriverebbero, io la trovo intrigante per riflettere.
Cosa forma e definisce una civiltà distinta?
Sicuramente una delle domande più ampie e più difficili. Eppure, penso che abbiamo istinto per la materia. Sappiamo che l’America coloniale faceva parte di una civiltà differente, per dire, da quella bizantina del 6° secolo durante il regno di Giustiniano. O che noi oggi, pur vivendo in un mondo che deve molto al lascito degli Europei Occidentali dei secoli scorsi, viviamo tuttavia in un mondo che Voltaire avrebbe a stento sognato.
Per rispondere alla domanda, occorre considerare diversi fattori. Di evidente importanza sarebbero il livello della scienza e i tipi di tecnologia che utilizza, il modo in cui i suoi membri si organizzano tra di loro, la coerenza e l’indipendenza delle sue infrastrutture. Poi c’è l’aspetto mentale: in che modo le persone tendono a vedere loro stesse e il loro posto nel cosmo? Mi sembra che queste domande siano un buon inizio per far luce sulla questione.
Uno dei grandi temi dell’umanità degli ultimi cinque secoli è la nostra sempre maggiore connessione – la lenta ma continua fusione delle civiltà. La globalizzazione non è iniziata con i Rockefeller, i Rothschildes, il Gruppo Bilderberg, o gli Illuminati. E’ stata, in primo luogo, un inesorabile e inarrestabile processo tecnologico e economico; la politica è secondaria. Dai viaggi di Colombo e Magellano, è stato un mescolarsi dell’umanità. Ora, in un’epoca di transazioni elettroniche senza frontiere, cellulari, Google, Skype, Facebook e Youtube, questo processo – anche se non del tutto completo – è passato alla velocità massima.
Non avrei mai potuto immaginare, come fece Toynbee, di elencare tutte le differenti civiltà apparse sulla Terra nel corso della storia umana. Per il mio fine, è sufficiente questa domanda:
Dato che il nostro mondo sembra muoversi verso una (certamente incompleta) fusione delle civiltà, è possibile che qualcosa possa ancora opporsi a questa tendenza? E inoltre, che una cosa del genere possa accadere di nascosto?
Prima di scartare tale ipotesi, considerate che anche nel secolo scorso il nostro mondo ha visto esempi di grandi infrastrutture che sono state, se non totalmente occulte, quantomeno abbastanza isolate le une dalle altre e molto segrete. Prendiamo ad esempio la Guerra Fredda. Mentre gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica non erano realmente civiltà distinte, molte persone in quella fase le vedevano così. Le due società avevano un alto grado di autonomia l’una dall’altra. Le infrastrutture economiche erano decisamente separate. Sotto l’aspetto mentale, abitavano mondi separati con ideologie incompatibili. La segretezza nei confronti dell’altro era il fatto fondamentale della vita. Non solo gli scienziati americani e sovietici si nascondevano le ricerche reciprocamente, ma qualche volta intraprendevano strade completamente diverse, a volte raggiungendo livelli assurdi (come quando i biologi Sovietici furono costretti a rigettare la scienza fraudolenta di Trofim Lysenko).
Ma dimenticate la Guerra Fredda con le sue infrastrutture segrete e divergenti. Oggi, gli Stati Uniti mantengono una massiccia infrastruttura segreta, dirottando su di lei, anno dopo anno, miliardi (o triliardi?) mai rivelati. In altre parole, sappiamo che il mondo segretato ha una quantità impressionante di denaro e una profonda riservatezza. Questa è una certezza. Ciò che vogliamo sapere è: quanto è avanzata la loro tecnologia? Quali innovazioni chiave potrebbero aver appreso?
A titolo di esempio, vi riporto il racconto di un ex scienziato della National Security Agency. In una conversazione privata, mi ha detto che nella metà degli anni Sessanta, alcuni computer della NSA funzionavano a una velocità di 650 MHz. Oggi, naturalmente, questa velocità è ben inferiore a quella di un PC di livello basico. Tenete a mente, naturalmente, che questa velocità è rimasta ineguagliata nel mercato al consumo fino al 2000 circa, una differenza di 35 anni. Di fatto, nel 1965 non esistevano computer nel mercato al consumo!
Inoltre, tenete conto che nel 1965, la NSA veniva a malapena menzionata dal pubblico. La sua stessa esistenza era stata nascosta sin dalla sua creazione nel 1952, e il suo nome menzionato per la prima volta, vagamente e di passaggio, in un manuale del governo del 1957. Solo nel 1964 è stata oggetto di discussione (molto parziale) in un libro pubblicato. In altre parole, la NSA aveva la tecnologia computeristica più avanzata al mondo, e quasi nessuno al mondo la conosceva.
Ora chiedetevi: dati (a) l’elevata segretezza, (b) le enormi somme di denaro, (c) i diversi decenni, (d) un numero sufficiente di geniali scienziati che lavorano per voi, e (e) la tecnologia extraterrestre o aliena da studiare, è possibile che avvengano scoperte chiave senza che il resto del mondo ne venga neppure a conoscenza? Innovazioni così sostanziali da creare nuove aree di studio scientifico, nuove tecnologie, nuove possibilità, nuove interazioni con questi “altri”, e come conseguenza una comprensione radicalmente nuova dell’umanità stessa e del cosmo in cui viviamo?
Questi cambiamenti potrebbero risultare così diversi in un mondo clandestino da poterlo qualificare come una civiltà a sé stante? Una civiltà che ha rotto con la nostra?
Penso che la risposta sia sì.
Ecco come il mondo segretato si è separato dal nostro
Torniamo ora agli UFO, e costruiamo lo scenario più probabile in base a ciò che sappiamo.
Una cosa è certa: qualche rappresentanza o gruppo ha operato con veicoli aerei dalle capacità ben superiori a qualsiasi aeromobile conosciuto. Jet militari degli Stati Uniti e di altre nazioni li hanno intercettati. Non assomigliano alle tipologie di veicoli conosciute. A un certo punto hanno invaso lo spazio aereo sensibile.
Che questi UFO siano “nostri” o “loro”, significa che deve esistere una infrastruttura avanzata e segreta, e che qualcuno sta applicando soluzioni avanzate nel campo della fisica.
Inoltre, c’è una forte probabilità che vari UFO siano stati recuperati da unità militari. Questa ipotesi si basa su svariate relazioni specifiche (la più famosa di Roswell, ma anche molte altre), così come su dichiarazioni di personale militare – non confermate al vertice (ma numerose) – che hanno tranquillamente trasmesso le loro conoscenze ai ricercatori. Queste includono descrizioni di corpi extraterrestri analizzati, dischi volanti studiati e riprodotti, e una vasta gamma di attività spaziali che stanno a indicare un programma spaziale segreto.
Se, come credo, alcune dichiarazioni di ritrovamento di UFO sono vere, vorrebbe dire che è esistito un piano per studiarli e riprodurli. Come potrebbe essere altrimenti? Nessuna agenzia – con un UFO abbattuto o diversamente caduto – starebbe semplicemente a guardarlo con le mani in mano per 60 anni.
No, farebbe tutto ciò che è possibile, non importa quanto oltre la scienza attuale possa essere. Il gruppo che lo controllerebbe lo terrebbe segreto a tutti i costi, sotto molti strati di inganno e di negazione. Tutto questo è chiaro. Ma dopo cosa succederebbe?
Strada facendo, si può ipotizzare, si verificherebbero scoperte, anche se i manufatti alieni non potessero essere replicati. Sepolti sotto la protezione di una struttura di sicurezza nazionale ampiamente privatizzata, chi può realmente tracciare le storie dietro alcuni brevetti chiave della Guerra Fredda? Penso che un buon numero di sviluppi relativi all’elettronica allo stato solido, alle fibre ottiche, e ad altre tecnologie utili potrebbero ben essere stati ispirati dallo studio dei freebee esotici.
Tali scoperte significano attraenti investimenti, lauti guadagni, e una motivazione sotto lo zero a rivelare la “gallina dalle uova d’oro”. Ma spingiamoci oltre nello scenario. Cosa succederebbe se venissero raggiunte comprensioni e scoperte ancor più sconvolgenti? Una miglior fonte di energia, un sistema di propulsione che funziona a elettrogravità o una biotecnologia capace di eliminare alcune malattie?
Senza dubbio, a scoperte di questo tipo verrebbe impedito di raggiungere il mondo esterno. Una nuova fonte di energia, soprattutto se fosse “libera” o quasi, distruggerebbe l’industria petrolifera, mentre certi sviluppi delle biotecnologie potrebbero minacciare la Big Pharma. Due tra le più grandi industrie al mondo.
Scoperte importanti minaccerebbero anche di destabilizzare la società e minaccerebbero la struttura del potere. L’energia a basso costo e portatile, come implicano i dischi volanti, rivoluzionerebbe il nostro mondo in modo così totale che nessuno può veramente immaginare come sarebbe il mondo una volta rese disponibili. Lo stesso dicasi per le tecnologie che potrebbero permettere alle persone di vivere per 150 anni o più.
Ma solo perché alcune scoperte e invenzioni verrebbero tenute segrete, non significherebbe aver smesso di studiarle. Abbiamo visto che nella metà degli anni Sessanta, l’estremamente segreta NSA aveva una tecnologia informatica incredibilmente avanzata per l’epoca; è possibile che i progressi nel campo della propulsione siano avvenuti negli anni Sessanta se non prima? Queste sono state le affermazioni da fughe di notizie e le voci nel corso degli anni. Se così fosse, allora plausibilmente avremmo avuto una piccola flotta di dischi volanti da un certo punto in poi.
Con una flotta segreta di veicoli che utilizzano il campo di propulsione e sono in grado di esplorare aldilà dell’orbita terrestre, è facile immaginare come la squadra di persone coinvolte in un programma del genere svilupperebbe nuove prospettive di esperienza e immaginazione.
Questo gruppo continuerebbe a essere finanziato segretamente e di nascosto da un insieme di fondi pubblici e privati. In effetti, costituirebbe un impero invisibile, con una tecnologia superiore al resto del mondo, in grado di esplorare aree del nostro mondo inaccessibili al resto di noi. Probabilmente avrebbe costruito un’importante infrastruttura, probabilmente sotterranea e “fuori rete” sotto molti aspetti. Potrebbe anche avere interazioni o incontri con intelligenze non umane oltre il fenomeno UFO. Quasi sicuramente sarebbe occupato in qualche modo nel gestire il problema degli “altri” qui sul Pianeta Terra. Tutto questo potrebbe indicare che i membri del gruppo potrebbero avere intuizioni scientifiche e cosmologiche più profonde.
Sì, tutto questo potrebbe qualificarli come una civiltà separata, che si è allontanata.
Questo gruppo avrebbe una grande indipendenza dal sistema consolidato di potere e controllo, anche se avrei dubbi sul fatto che i suoi membri vivano in un ambiente completamente separato tutto il tempo, come in uno scenario “Alternativa 3”. Molto probabilmente avrebbero bisogno di lavorare nel “nostro” mondo, se non altro perché la Terra è il luogo dove l’azione si svolge. Probabilmente si muoverebbero dentro e fuori le diverse realtà del loro mondo profondamente nascosto e la realtà ufficiale che il resto di noi vive. Indubbiamente non una vita facile.
Cosa stanno facendo? Qual è la fine del gioco?
Agli americani della mia generazione e precedenti è stato insegnato che viviamo in un paese libero. Avevamo eletto i nostri leader, e se non ci fossero piaciuti, avremmo potuto cacciarli ed eleggere qualcun altro. Il Governo era responsabile verso il popolo. Si sono verificati segreti e delitti naturalmente, ma finché il sistema ha funzionato, i malfattori potevano essere esposti e consegnati alla giustizia.
La maggior parte delle persone ora riconoscono questa convinzione come fantasia idealizzata. Una delle componenti chiave di una società libera è la libertà d’informazione, e in larga misura quel sistema all’interno degli Stati Uniti è finito. Nella mia ricerca e nei meandri lungo la strada della segretezza, mi sono imbattuto in alcuni nomi che popolano questo mondo profondamente clandestino. Uno di loro, secondo me almeno, dovrebbe essere famoso in virtù della sua carriera, al vertice del NORAD. Di diritto, molti altri nomi che ho incontrato dovrebbero essere famosi. Chissà, forse un giorno lo saranno. Ma oggi, di nessuno di loro c’è traccia su qualsiasi ricerca sul web. Semplicemente non esistono.
Naturalmente, questa è una storia risaputa per coloro che lavorano nel mondo dell’intelligence, ma penso sia particolarmente vero per i membri della civiltà separata. Imparare a conoscere loro e il loro mondo, perciò, non accadrà probabilmente mai, fino a quando la verità sulla realtà degli UFO verrà di per sé esposta – cosa che avverrà un giorno – e le informazioni rilevanti saranno forzate da un’azione pubblica. Nel frattempo, ho speculato sulle vite vissute dai membri di questo mondo.
Chiedetevi: se si venisse a sapere che sono stati qui diversi gruppi di “altri” dalle capacità straordinarie, hanno avuto una profonda comprensione del nostro mondo, e sono stati guidati da ordini del giorno ancora sconosciuti o non confermati, cosa direbbe il mondo segretato?
Quello che segue deriva da una combinazione di logica e di conversazioni confidenziali che ho avuto nel corso dei miei viaggi in questo campo, così come da discussioni con altri ricercatori che stanno scoprendo lo stesso scenario generale. Pacificamente, stiamo facendo il possibile per aiutarci a vicenda e conoscere in modo migliore e più approfondito tutto questo.
Credo che i membri della civiltà separata siano reclutati tra i militari di diverse nazioni. Sembra che la Marina degli Stati Uniti sia uno dei principali fornitori di personale. Ma indipendentemente dalla loro provenienza, lavorano sotto profonda copertura, sotto diversi strati di negazione. Quelli con famiglia non danno alcun cenno ai loro coniugi e figli di ciò che realmente fanno, che è monitorare e in qualche modo gestire la presenza di questi altri esseri. Ovviamente, queste persone sono ufficiali di carriera. Anche in pensione, non ne sono mai veramente fuori.
I loro interessi comprendono non solo la propulsione avanzata e le armi, seppur importanti. La mia migliore ipotesi è che comprendano altre diverse aree, off-limits per la scienza rispettabile: valorizzazione psi, gestione della memoria e gestione dello spazio-tempo. Penso che almeno alcune persone che si dice siano state “rapite dai militari” siano state prese e utilizzate in questo modo – chiaramente non dai settori militari standard. No, questa è un’operazione di cortesia del nostro gruppo “nascosto”, che opera sotto copertura militare. Queste attività sono necessarie dal loro punto di vista, sapendo che questi “altri” operano in un modo che può influenzare la realtà spazio-tempo. Potrebbero quindi decidere di aver bisogno di una loro squadra per “vedere” e influenzare le cose attraverso lo spazio-tempo.
La civiltà separata probabilmente non è unificata. Senza dubbio, rivalità e competizione abbondano nell’arena della intelligence statunitense e globale. Probabilmente qui non è diverso, e non c’è ragione di supporre che l’incarnazione originale della “MJ-12” sia l’unico gioco in città. All’interno della struttura tentacolare della intelligence Americana ci sono molte opportunità per gruppi di furfanti o quantomeno per gruppi divergenti. Credo che questo valga per la civiltà separata, e la logica lo sostiene. Il premio, dopo tutto, è sostanziale: la conoscenza delle più avanzate tecnologie e concetti scientifici immaginabili. La stessa diversità, per inciso, sembra applicarsi agli “altri”. Non tutti questi esseri potrebbero cooperare tra di loro, ma che tra loro ci siano o no ostilità attive non ne ho idea.
La mia ipotesi si basa su una combinazione di fatti noti e di pezzi ulteriori che mi hanno raggiunto. Se ho ragione, allora dietro le quinte esiste una rete di atteggiamenti e alleanze. In questa situazione, sarebbe davvero prezioso disporre di una documentazione accurata. Tuttavia, devo sottolineare che, al momento attuale, non posso provare questo scenario. Lo considero una teoria funzionante.
Dovrei pensare che i membri della civiltà separata potrebbero perdere ogni speranza di educare il resto dell’umanità su ciò che sta succedendo. La loro realtà è probabilmente così ben oltre la nostra, che potrebbero legittimamente chiedersi, come potrebbero portarci fino alla loro velocità senza causare un crollo psicologico a livello mondiale? Ma, come ho sentito per qualche tempo, né loro né gli “altri” sono l’unico gioco in città. La grande variabile nell’equazione della segretezza siamo proprio noi. Cioè, la civiltà umana tradizionale che sta attraversando la più radicale trasformazione nella sua storia. In un solo secolo siamo passati da una società con cavalli che trainavano carri ad una con computer avanzati e viaggi nello spazio. Come detto in diverse lezioni, la maggior parte degli esperti nel campo dell’intelligenza artificiale pensa che siamo distanti una sola generazione dal giorno in cui il vostro computer vi parlerà, affermando di essere una entità cosciente. Si potrebbe ben accettare tale affermazione. Poi c’è il futuro delle nanotecnologie, delle biotecnologie e dell’informatica quantistica. Così come Voltaire non avrebbe riconosciuto il nostro mondo di oggi, noi facciamo fatica a immaginare il mondo che esisterà a un solo mezzo secolo da ora.
A meno che non deragli, questo treno ha una destinazione inevitabile: quella in cui dimostriamo apertamente e con certezza che il fenomeno UFO è reale e che altre intelligenze sono coinvolte.
Nulla che valga la pena raggiungere è mai facile. Eppure, un giorno, l’umanità forzerà la porta della prigione. Sarà un giorno di gioia, ma anche agrodolce – perchè ci renderemo conto che la lotta per la verità non è finita. Si dovrà combattere per nuove verità e vincere. E’ il prezzo che dobbiamo inevitabilmente pagare per aver vissuto così a lungo sotto il pesante fardello di una tale pervasiva menzogna.
Solo allora potremo iniziare il lungo processo di reintegrazione dell’umanità nella luce del giorno. E solo allora – poi finalmente – potremo assurgere pienamente all’altezza delle sfide poste, nel bene e nel male, da questi altri esseri.
Richard M. Dolan è uno storico e autore di “UFOs and the National Security State”, un materiale di riferimento modello sul tema.
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