dallo SchwartzReport del 10 aprile 2011

Traduzione a cura della redazione di coscienza.org – Erica Dellago

E’ il classico biofeedback, guidato dalle intuizioni più recenti della neuroscienza della coscienza. Questa tendenza avrà come risultato il collegamento tra scienza e spiritualità per la creazione di una nuova via verso la coscienza non locale.

Stephan A. Schwartz

BASIL WAUGH – University of British Columbia

Mentre gli esseri umani incontrano sempre maggiori distrazioni nella loro vita personale e professionale, i ricercatori della University of British Columbia hanno scoperto che le persone possono raggiungere un maggiore controllo del pensiero grazie al feedback del cervello in tempo reale.

Lo studio rappresenta la prima indagine al mondo sul come il feedback fMRI- risonanza magnetica funzionale – in tempo reale da parte della regione del cervello responsabile per i pensieri di ordine superiore, tra cui l’introspezione, influenza la nostra capacità di controllare questi pensieri. I ricercatori hanno scoperto che il feedback del cervello in tempo reale migliora significativamente la capacità delle persone di controllare i loro pensieri e “allena il loro cervello” in modo efficace.

“Proprio come gli atleti in allenamento beneficiano della guida dell’allenatore, il feedback che arriva dal nostro cervello può aiutarci a essere più consapevoli dei nostri pensieri” dice la co-autrice Professoressa Kalina Christoff, Dipartimento di Psicologia presso la UBC. “I risultati mostrano che la capacità di controllare il nostro pensiero migliora quando sappiamo come si sta comportando la corrispondente area nel nostro cervello”.

Durante lo studio, pubblicato nell’ultima edizione della rivista NeuroImage, i partecipanti hanno eseguito compiti che alzavano o abbassavano l’introspezione mentale in intervalli di 30 secondi nel corso di quattro sessioni di sei minuti. La tecnologia fMRI ha monitorato l’attività in tempo reale nella corteccia rostrolaterale prefrontale (RLPFC), la regione del cervello coinvolta nei pensieri di ordine superiore.

I partecipanti con accesso al feedback fMRI in tempo reale potevano vedere aumentare la loro attività RLPFC (corteccia rostrolaterale prefrontale) mentre facevano introspezione e la vedevano diminuire nel corso di pensieri non-introspettivi, come le attività mentali che si concentravano sulle sensazioni del corpo. Per guidare i loro pensieri, i partecipanti hanno usato il feedback, che ha notevolmente migliorato la loro capacità di controllarli e eseguire con successo i compiti mentali. Al contrario, i partecipanti che hanno ricevuto feedback inesatti o nessun feedback, non hanno raggiunto alcun miglioramento nella regolazione del cervello.

“Quando i partecipanti vedevano il loro cervello reagire ai loro pensieri, sapevano se stavano svolgendo il compito bene o male, e potevano di conseguenza adeguare i loro pensieri”, dice il co-autore Graeme McCaig, un laureato del dipartimento della UBC specializzazione in “Electrical and Computer Engineering Human Computer Interaction”. Come risultato, i partecipanti che hanno ricevuto il feedback in tempo reale sono stati in grado di concentrarsi in modo più coerente sul compito mentale”.

Secondo il team di ricerca – che comprende Matt Dixon, Kamyar Keramatian e Irene Liu -, lo studio mostra la possibilità di migliorare la nostra vita quotidiana grazie ai progressi supportati dalla fMRI rispetto alla nostra capacità di concentrare la mente su questioni personali o professionali.

Le scoperte fanno sperare anche per i trattamenti clinici delle condizioni che possono trarre beneficio da una più elevata consapevolezza e regolazione dei propri pensieri, tra cui depressione, ansia e disturbi ossessivo-compulsivi, dicono i ricercatori. Ad esempio, con una maggiore disponibilità della tecnologia fMRI, il feedback del cervello in tempo reale rappresenta un complemento potenzialmente importante del feedback di un terapeuta o della capacità di auto-monitoraggio del paziente.

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